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Paola86 ha scritto:... in questo topic intendo affrontare un argomento un po’ particolare ma estremamente di attualità oltreoceano:
come i mormoni usano la comunicazione mediatica e come, attraverso di essa, riescano a fare proselitismo, in particolare nella fascia d’età tra il 20 e i 30 anni.
... Far parte della Chiesa mormone vuol dire essere Santi, quindi anche essere bellissimi. ...
Negli USA fa più paura che qui (ho vissuto lì per un periodo e, si capisce, mi sta a cuore l’argomento) ma anche qui non stento a credere che potrebbe affiorare il medesimo problema.
...Chiudo solo raccontandovi quanto mi è successo tempo fa: una ragazza poco più piccola di me, cattolica non praticante mi ha scritto raccontandomi la sua storia. Ha conosciuto la chiesa e sta avendo colloqui con i missionari e altre ragazze nella chiesa. Ne è affascinata ma allo stesso tempo non sa cosa desidera nel suo cuore.
Ha concluso la sua lettera dicendomi: “In cuor mio non faccio altro che chiedermi… perché la Chiesa cattolica non si comporta allo stesso modo?”
Io, sinceramente, non ho saputo cosa risponderle su questo.
Hermes ha scritto: Io vivo all'estero in un paese molto cattolico. Purtroppo la parrocchia salesiana in cui vivo fa attività solo per giovanissimi, i gruppi di studio della Bibbia sono solo per pensionati... anche per questo nonostante conosca gli aspetti negativi del culto mormone, li frequento ancora.
Generale Specifico ha scritto:Purtroppo, molti uomini di Chiesa (in qualche modo vittime, anche loro, del pensiero debole imperante) si sono persuasi che l'unico modo di fare "apologetica" e di "formare" i fedeli sia attraverso la testimonianza personale.
Molti, poi, sono addiritura restii a coinvolgere i laici direttamente nella attività parrocchiali. Capita, allora, che i credenti cattolici non abbiano praticamente nessuna vera e propria formazione dottrinale e, al contempo, non si sentano veramente coivolti nella propria comunità religiosa. Per cui la tentazione di rivolgersi a delle altre realtà che, apparentemente, sembrano offrire un cibo più solido di quello offerto dai cattolici diventa spesso difficile da evitare.
Una curiosità: in che senso frequenti ancora la Chiesa Morome?
Ho letto nella tua presentazione che sei un ex-mormone battezzato ed ordinato nel sacerdozio di aronne. Se continui a frequentare la Chiesa, devo dedurne che in qualche modo non hai abiurato uffcialmente il tuo errore. Mi risulta che i mormoni non ci vadano terneri, infatti, con gli "apostati".
Hermes ha scritto:Negli USA fa più paura che qui (ho vissuto lì per un periodo e, si capisce, mi sta a cuore l’argomento) ma anche qui non stento a credere che potrebbe affiorare il medesimo problema.
Paura in che senso? Per l'efficacia della propaganda?
Hermes ha scritto:Su questo si potrebbe pure aprire un nuovo thread. La promozione del ruolo dei laici, come responsabilizzazione ma anche coinvolgimento e valorizzazione, è uno di quei temi del Concilio che poi ha avuto attuazioni non sempre felici. Il risultato lo vediamo... gran parte del successo dell'opera di proselitismo di tdg, mormoni ecc. dipende proprio dalla loro capacità di valorizzare il ruolo dei singoli membri, che poi trovano gratificazione nel servizio che fanno.
Paola86 ha scritto:Su questo mi trovi assolutamente d'accordo, anzi, vi racconto la mia esperienza diretta.
Quando mia madre (cattolica) ha scoperto che mi interessavo alla chiesa mormone ha avuto una brutta reazione.
Non aveva idea di chi fossero i mormoni (nè il nome suona bene, diciamocelo!) e si è preoccupata, ha temuto che fosse una setta e che chissà cosa mi sarebbe successo. Rassicurarla fu inutile, la sua prima reazione fu di contattare, tramite la parrocchia, i missionari passionisti (che il parroco riteneva i più adatti a parlarmi sull'argomento).
La realtà era che già numerose volte avevo parlato dei miei dubbi sia in confessione che fuori e non mi sentivo così a rischio come mia madre lasciava intendere.
Ad ogni modo questi passionisti furono molto duri con me. E questa cosa mi ha segnato, non lo nego.
Purtroppo non erano persone preparate sul punto, basta dire che avano confuso i mormoni con la setta di moon (che neanche io so bene cosa sia), e quando ho spiegato loro mi hanno accusato di essere solo una ragazza "viziata" (cit.) perchè queste chiese puntano sul far sentire speciale il singolo per i più svariati motivi (compattare il gruppo, spillarti i soldi ecc) quando la chiesa cattolica e il messaggio di cristo è solo di comunità (si prega il padre nostro e non personalmente, la messa è comunitaria e altri esempi che conosciamo bene).
E' chiaro che quell'approccio mi inibì molto. Mi sentivo offesa, in primis e poi incompresa e frustrata. E sola.
Ovviamente non lasciai che questo fatto scalfisse il mio attaccamento alla mia chiesa e andai avanti, confrontandomi con altri sacerdoti... però si, questo è per dire che è vero che i singoli finiscono per esser assorbiti dalla chiesa ..il chè è anche giusto... ma se non ne è spiegato il perchè (e difficilmente viene spiegato) ha un forte potere dissuasivo.
Trianello ha scritto:Paola86 ha scritto:Su questo mi trovi assolutamente d'accordo, anzi, vi racconto la mia esperienza diretta.
Quando mia madre (cattolica) ha scoperto che mi interessavo alla chiesa mormone ha avuto una brutta reazione.
Non aveva idea di chi fossero i mormoni (nè il nome suona bene, diciamocelo!) e si è preoccupata, ha temuto che fosse una setta e che chissà cosa mi sarebbe successo. Rassicurarla fu inutile, la sua prima reazione fu di contattare, tramite la parrocchia, i missionari passionisti (che il parroco riteneva i più adatti a parlarmi sull'argomento).
La realtà era che già numerose volte avevo parlato dei miei dubbi sia in confessione che fuori e non mi sentivo così a rischio come mia madre lasciava intendere.
Ad ogni modo questi passionisti furono molto duri con me. E questa cosa mi ha segnato, non lo nego.
Purtroppo non erano persone preparate sul punto, basta dire che avano confuso i mormoni con la setta di moon (che neanche io so bene cosa sia), e quando ho spiegato loro mi hanno accusato di essere solo una ragazza "viziata" (cit.) perchè queste chiese puntano sul far sentire speciale il singolo per i più svariati motivi (compattare il gruppo, spillarti i soldi ecc) quando la chiesa cattolica e il messaggio di cristo è solo di comunità (si prega il padre nostro e non personalmente, la messa è comunitaria e altri esempi che conosciamo bene).
E' chiaro che quell'approccio mi inibì molto. Mi sentivo offesa, in primis e poi incompresa e frustrata. E sola.
Ovviamente non lasciai che questo fatto scalfisse il mio attaccamento alla mia chiesa e andai avanti, confrontandomi con altri sacerdoti... però si, questo è per dire che è vero che i singoli finiscono per esser assorbiti dalla chiesa ..il chè è anche giusto... ma se non ne è spiegato il perchè (e difficilmente viene spiegato) ha un forte potere dissuasivo.
Qui si tocca un altro tasto dolente. Il GRIS studia i MRA (anche) al fine di intervenire proprio in circostanze come la tua. Purtroppo molti parroci non sanno nemmeno dell'esistenza del GRIS e questo non è presente nemmeno in tutte le diocesi.
Paola86 ha scritto:Hermes ha scritto:Su questo si potrebbe pure aprire un nuovo thread. La promozione del ruolo dei laici, come responsabilizzazione ma anche coinvolgimento e valorizzazione, è uno di quei temi del Concilio che poi ha avuto attuazioni non sempre felici. Il risultato lo vediamo... gran parte del successo dell'opera di proselitismo di tdg, mormoni ecc. dipende proprio dalla loro capacità di valorizzare il ruolo dei singoli membri, che poi trovano gratificazione nel servizio che fanno.
Su questo mi trovi assolutamente d'accordo, anzi, vi racconto la mia esperienza diretta.
Quando mia madre (cattolica) ha scoperto che mi interessavo alla chiesa mormone ha avuto una brutta reazione.
Non aveva idea di chi fossero i mormoni (nè il nome suona bene, diciamocelo!) e si è preoccupata, ha temuto che fosse una setta e che chissà cosa mi sarebbe successo. Rassicurarla fu inutile, la sua prima reazione fu di contattare, tramite la parrocchia, i missionari passionisti (che il parroco riteneva i più adatti a parlarmi sull'argomento).
La realtà era che già numerose volte avevo parlato dei miei dubbi sia in confessione che fuori e non mi sentivo così a rischio come mia madre lasciava intendere.
Ad ogni modo questi passionisti furono molto duri con me. E questa cosa mi ha segnato, non lo nego.
Purtroppo non erano persone preparate sul punto, basta dire che avano confuso i mormoni con la setta di moon (che neanche io so bene cosa sia), e quando ho spiegato loro mi hanno accusato di essere solo una ragazza "viziata" (cit.)
perchè queste chiese puntano sul far sentire speciale il singolo per i più svariati motivi (compattare il gruppo, spillarti i soldi ecc) quando la chiesa cattolica e il messaggio di cristo è solo di comunità (si prega il padre nostro e non personalmente, la messa è comunitaria e altri esempi che conosciamo bene).
E' chiaro che quell'approccio mi inibì molto. Mi sentivo offesa, in primis e poi incompresa e frustrata. E sola.
Ovviamente non lasciai che questo fatto scalfisse il mio attaccamento alla mia chiesa e andai avanti, confrontandomi con altri sacerdoti... però si, questo è per dire che è vero che i singoli finiscono per esser assorbiti dalla chiesa ..il chè è anche giusto... ma se non ne è spiegato il perchè (e difficilmente viene spiegato) ha un forte potere dissuasivo.
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