i 41 credo della wt

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Re: i 41 credo della wt

Messaggioda Citocromo » mar mar 06, 2012 7:20 pm

6. CRISTO MORI' SU UN PALO, NON SU UNA CROCE

Per l'analisi di questo articolo del credo geovista non c'è alcun bisogno di leggere le "ragioni scritturali". Bisognerebbe interrogare la storia e l'archeologia. A parte questo, i termini che troviamo nella Scrittura sono due: σταυρός e ξύλον. Prendiamo un qualunque vocabolario greco-italiano, quale il Liddell e Scott, il Rocci, il Montanari, e cerchiamo i due lemmi. Un ginnasiale del primo anno sa che, per tradurre un termine, non deve fermarsi al primo significato dello stesso termine riportato dal vocabolario, ma deve trovare quello che è adatto al contesto del brano che sta traducendo. Quindi, invece di fermarsi alla prima riga, che riporta le accezioni attestate in Omero (sono più di una!), deve andare più giù fino a quando non trova l'accezione giusta, che è questa: "... la croce, NT" (ossia, la croce nel Nuovo Testamento). E questo vale sia per σταυρός sia per ξύλον.
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Re: i 41 credo della wt

Messaggioda Citocromo » mer mar 07, 2012 10:05 pm

8. L'UNICO SACRIFICIO DI CRISTO FU SUFFICIENTE

RAGIONI SCRITTURALI

Romani 6:10 Poiché [la morte] che egli subì, la subì riguardo al peccato una volta per sempre

Ebrei 9: 25,28 E non è per offrire se stesso spesso, come in realtà il sommo sacerdote entra nel luogo santo di anno in anno con sangue non suo. Altrimenti, egli avrebbe dovuto soffrire spesso dalla fondazione del mondo. Ma ora si è manifestato una volta per sempre al termine dei sistemi di cose per togliere il peccato per mezzo del sacrificio di se stesso. E come agli uomini è riservato di morire una volta per sempre, ma dopo ciò un giudizio, così anche il Cristo fu offerto una volta per sempre per portare i peccati di molti; e la seconda volta apparirà indipendentemente dal peccato e a quelli che premurosamente lo cercano per la [loro] salvezza.


A questo articolo ho già dato una risposta nell'analisi dell'articolo n. 7. Il sacrificio di Cristo non solo fu sufficiente, ma ha un valore infinito. Dal Figlio abbiamo ricevuto grazia su grazia, dice Giovanni. Paolo, come abbiamo visto, dice che la grazia ha sovrabbondato; san Tommaso d'Aquino dice che bastava una sola goccia del suo sangue per lavare il mondo da tutti i peccati di tutti gli uomini. Ma oltre ad essere sovrabbondante in quantità, il sacrificio di Cristo fu sovrabbondante anche in qualità. Infatti, san Leone Magno, citato al n. 312 del CCC, scrive: "L'ineffabile grazia di Cristo ci ha dato beni migliori di quelli di cui l'invidia del demonio ci aveva privati".
Dando una lettura alle "ragioni scritturali" riportate dalla WT, a mio parere, questo articolo del credo geovista fa implicitamente una critica alla Santa Messa. Perciò mi sento di chiarire che il sacrificio eucaristico, celebrato nella Messa, non è una ripetizione del sacrificio di Gesù, come se il suo sacrificio non sia stato sufficiente e ci sia bisogno di ripeterlo ogni giorno, ma è "memoriale nel senso che rende presente e attuale il sacrificio che Cristo ha offerto al Padre, una volta per tutte, sulla Croce in favore dell'umanità. [...] Il sacrificio della Croce e il sacrificio dell'Eucaristia sono un unico sacrificio. Identici sono la vittima e l'offerente, diverso è soltanto il modo di offrirsi: cruento sulla Croce, incruento nell'Eucaristia." (dal Compendio del CCC, Il Sacramento dell'Eucaristia, n. 10). Più chiaro di così!
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Re: i 41 credo della wt

Messaggioda Citocromo » ven mar 09, 2012 11:59 am

9. CRISTO FU DESTATO DAI MORTI COME IMMORTALE PERSONA SPIRITUALE

RAGIONI SCRITTURALI
1Pt 3:18 Infatti, anche Cristo morì una volta per sempre in quanto ai peccati, un giusto per ingiusti, per condurvi a Dio, essendo messo a morte nella carne, ma essendo reso vivente nello spirito.

Rm 6:9 Poiché sappiamo che Cristo, ora che è stato destato dai morti, non muore più; la morte non lo signoreggia più.

Riv 1:17,18 Ed egli pose su di me la sua mano destra e disse: “Non aver timore, io sono il Primo e l’Ultimo, e il vivente; e fui morto, ma, ecco, vivo per i secoli dei secoli, e ho le chiavi della morte e dell’Ades.


Per analizzare dettagliatamente questo articolo del credo geovista, bisogna spiegare ogni parola, soprattutto per chi non conosce il linguaggio usato dalla WT e che noi chiamiamo geovese. Cerchiamo di spiegare, quindi, i singoli termini.
1) Cristo. La WT insegna che l’uomo Gesù, dopo la sua morte sul palo di tortura, è tornato nello stato di inesistenza, tant’è che Russell senza peli sulla lingua scrisse che l’uomo Gesù “è morto, morto per sempre”. Quindi, l’uomo Gesù non esiste più. Inoltre, Geova, per evitare che il suo corpo diventasse oggetto di adorazione, lo fece sparire.
2) Fu destato. Anche in questo caso dobbiamo decodificare il linguaggio. “Fu destato” è un’espressione equivalente a “fu risuscitato”, che non vuol dire che Gesù è tornato in vita con il suo corpo, ma che Geova, avendo in memoria il ricordo della sua composizione, ha creato dal nulla una copia di Michele arcangelo. Inoltre, la WT insegna che Michele risuscitato aveva bisogno di materializzare corpi diversi per farsi riconoscere dai discepoli, poiché il corpo spirituale, che Geova gli aveva dato, è invisibile.
3) Dai morti. Anche in questo caso la WT usa un linguaggio figurato, poiché i morti non esistono più, sono nello stato di inesistenza. Essi sono solo una raccolta di dati nella “comune tomba del genere umano”, ossia nella memoria di Geova.
4) Immortale persona spirituale. Vuol dire che Geova ha dato al nuovo Michele un “corpo spirituale”, poiché il corpo di Gesù è sparito e la sua forza vitale umana, l’energia che lo teneva in vita, si è spenta. Quindi, Geova ha creato Michele-2, dandogli un nuovo corpo spirituale e una forza vitale angelica. Altrove, ad esempio nella TOR 15-09-2005, scrivono che oggi “Gesù” (metto le virgolette perchè si dovrebbe dire “Michele-2”) è “una potente creatura spirituale che domina in qualità di Re”. Cosa significa “potente creatura spirituale”? Abbiamo visto cosa significa "creatura spirituale"; vediamo ora cosa significa “potente”. Per spiegare bene il concetto, partiamo dalla concezione che la WT ha della divinità. Per i cristiani il termine “Dio” è un sostantivo che indica la natura divina, la divinità, invece, secondo la WT, il termine “Dio” è un'apposizione, cioè un titolo simile a dottore, professore, re, principe, ecc..., che significa semplicemente “potente”. Ecco perchè si parla di “Geova Dio”: Geova è il nome proprio, Dio è il titolo. Inoltre, dato che, sempre secondo la WT, ci sarebbero molti dèi e molti signori, il termine dio (con la d minuscola, come in Gv 1:1 della TNM) è applicato anche a Gesù/Michele, satana, re, ecc..., ossia a tutti quei personaggi biblici che sono “potenti”. Perciò, bisogna stare attenti quando si parla con loro di “Dio”. E' chiaro che non avrebbero alcuna difficoltà a dire che Gesù è dio (un dio), ma precisano che Geova è l'Iddio Onnipotente. Ricordo che hanno anche scritto (cito a senso, dovrebbe essere la wp09 05/01-I, p. 20) che Geova è “il più potente di tutti gli esseri spirituali”. Ora, decodificando il linguaggio, cos'è che vogliono dire? Vogliono dire questo: Geova è il più potente di tutti i potenti. Ma cosa vuol dire “potente”? Potente = dio. Ergo, Geova è il più dio di tutti gli dèi. No comment!
5) Per quanto riguarda le ragioni scritturali, nella terza Gesù dice di essere il Primo e l’Ultimo, titolo divino attribuito sempre in Ap al Padre e al Figlio.

Ora i foristi più volenterosi trovino le citazioni biliche che smentiscono tutta questa impalcatura. Suggerimenti:
a)Gesù ha detto ai giudei di distruggere il tempio del suo corpo poiché in tre giorni Egli lo avrebbe risuscitato. Infatti, Egli ha il potere di dare la propria vita e di riprenderla di nuovo.
b) Gesù risorge con il suo corpo (ma trasfigurato), che conserva i segni della passione. Si fa vedere dai discepoli increduli e li invita a vederlo, toccarlo, pizzicarlo, a mettere il dito nelle sue piaghe, ecc…, dicendo di non essere un fantasma, ma lui in persona. E per dimostrare di essere vivo chiede loro se hanno qualcosa da mangiare.
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Re: i 41 credo della wt

Messaggioda opepo » ven mag 04, 2012 12:23 am

6…CREDO:

LA VITA UMANA DI CRISTO FU PAGATA COME RISCATTO PER GLI UOMINI UBBIDIENTI

RAGIONE SCRITTURALE:

Matteo 20:28
appunto come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti».

1Timoteo 2:5-6
5 Uno solo, infatti, è Dio e uno solo il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù, 6 che ha dato se stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza egli l'ha data nei tempi stabiliti,

1Pietro 2:24
Egli portò i nostri peccati nel suo corpo
sul legno della croce,
perché, non vivendo più per il peccato,
vivessimo per la giustizia;



Dio che tanto ha amato il mondo... prende un uomo e lo sacrifica..dimenticandosi che ad Abramo insegnò che Lui non vuole sacrifici umani.
Però... non può venir meno alla sua stessa legge...occhio per occhio..vita per vita..ed è così che la wt trasforma una legge di misericordia... che eliminò la vendetta indiscriminata... in una legge che doveva soddisfare l'offesa fatta a Geova..che nel frattempo...tramite la sua prima creatura :? ...faceva sapere agli uomini che chi veniva percosso sulla guancia destra... doveva porgere anche quella sinistra. :roll:
La wt non si è ancora accorta che Dio ha preso la sberla ..e Gesù... Dio nostro...porge l'altra guancia ...sacrificandosi....
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Re: i 41 credo della wt

Messaggioda GrisAdmi » dom mag 06, 2012 3:37 pm

Questa è una delle cose che più mi "irritano" della "pagana" teologia dei TdG. Per loro Dio è una sorta di Boss mafioso che, per dimostrare che è il meglio fico del biconcio, ordina al più fidato dei suoi scagnozzi di fare un lavoretto per lui... sic...
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Re: i 41 credo della wt

Messaggioda Sandro » gio mag 24, 2012 3:24 pm

Trianello ha scritto:Questa è una delle cose che più mi "irritano" della "pagana" teologia dei TdG. Per loro Dio è una sorta di Boss mafioso che, per dimostrare che è il meglio fico del biconcio, ordina al più fidato dei suoi scagnozzi di fare un lavoretto per lui... sic...


Splendido! Possiamo dire che questa riflessione costituisce una ulteriore prova della divinità di Cristo.
Infatti solo se Cristo è Dio stesso (anche se persona "altra" da quella del Padre) noi abbiamo che Dio non ha sacrificato altri, ma è venuto Lui stesso di persona a sacrificarsi. L'Amore sussistente non poteva che risolvere così il dilemma del "riscatto sufficiente" sufficiente alla dignità divina* e sufficiente a far sì che Dio resti Amore e non sfruttatore della sua creatura. Gesù, come uomo, è sì creatura, ma non è soggetto-persona umana. Il soggetto che adopera quella natura, che ha reso propria per unione personale, è la Persona divina del Verbo.
Quindi possiamo dire che Dio ha risolto il problema del "debito" dicendo: me lo pago da me. E comunque lo pago per insegnare all'uiomo quanto il peccato mi sia rivoltante e inammissibile.
Analoga considerazione si può fare in relazione alla Immacolata concezione di Maria. Il grembo che doveva accogliere il santo dei Santi, non poteva essere che esentato anche dalla minima macchia di peccato.
____________________________________
* «Qual mai, tra i nati all'odio,
qual era mai persona
che al Santo inaccessibile
potesse dir: "Perdona!"
Far novo patto eterno,
al vincitore inferno
la preda sua strappar?»

(Manzoni, Il Natale)
«In patientia vestra possidebitis animas vestras»... aliorumque. (Lc 21,19)
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