Crowley, Aleister

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Crowley, Aleister

Messaggioda Amministratore » ven mag 22, 2009 6:02 pm

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Aleister Crowley (1875-1947) è stato un poeta, romanziere ed esoterista britannico. Amava farsi chiamare la “Grande Bestia 666”. E' stato uno dei personaggi di maggior peso del revival occultistico occidentale della prima metà del secolo XX.
In molti sensi Crowley incarnò alcune delle più profonde tensioni dell'Inghilterra vittoriana nel suo complesso. Figlio di un predicatore di un movimento puritano, è stato sicuramente uno dei personaggi più dissoluti che la storia abbia mai conosciuto, dedicandosi ad ogni forma di eccesso (soprattutto di tipo sessuale) in una ricerca spasmodica di tabù da infrangere. Il suo nome di battessimo era Edward Alexander Crowley, nome mutato in Aleister quando studiava presso il Trinity College di Cambridge dietro suggestione di una poesia di Shelley dal titolo “Alastor, o, Lo Spirito della Solitudine”.
Avendo ereditato, ancora in giovane età, una grossa somma, egli ebbe modo di dedicare tutto il suo tempo alle sue due più grandi passioni: la poesia e l'alpinismo. Durante i suoi viaggi in India e Sri Lanka, Crowley ebbe modo di avvicinarsi al Buddhismo e all'Induismo, fino ad arrivare a pubblicare la prima opera in lingua inglese dedicata al Raja Yoga.
La prima iniziazione di Crowley al mondo dell'occultismo avvenne nel 1898, anno in cui fu introdotto nell'associazione esoterica nota con il nome di “Golden Dawn”, la quale basava le proprie dottrine sua una bizzarra miscela che faceva propri elementi del rosacrocianesimo, della massoneria e della cabala ebraica. Fu però nel 1904 che Crowley, secondo la sua testimonianza, ricevette la sua prima grande rivelazione personale e la consapevolezza di essere l'araldo di una nuova era della storia del mondo. Secondo il suo stesso racconto, il suo angelo guardiano, Aiwass, gli parlò attraverso sua moglie in stato di transe, dettandogli “Il Libro della Legge”. Questo testo annunciava l'alba del terzo eone della civiltà umana: il primo era stato l'età di Iside, dominata dal matriarcato e dal culto della dea-madre; il secondo è stato l'età di Osiride, dominata dalla tradizione patriarcale incarnata dal giudeo-cristianesimo; il terzo sarebbe stato invece l'era di Orus, caratterizzata dalla volontà del singolo individuo quale legge suprema. L'unica legge della terza era sarebbe stata quella del Thelema (parola derivante dal termine greco che sta per “volontà”), la quale suona pressappoco così: “fai ciò che vuoi sia tutta la tua legge”.
Le pratiche rituali elaborate da Crowley si focalizzano attorno alla magia (parola che egli, in inglese, rendeva con “magick”, al fine di distinguerla dalla “magic”, la magia popolare). Secondo Crowley la magia è la scienza o arte di fare in modo che gli eventi si svolgano secondo la propria volontà. In parte influenzato dalla “volontà di potenza” di Nietzsche, Crowley vedeva la volontà come la forza più potente dell'universo, la quale, se dovutamente diretta, può realizzare ogni desiderio dell'individuo.
Uno dei motivi di scandalo che da sempre circondano la figura di Crowley è rappresentato dalla centralità che la magia sessuale aveva nella sua attività di mago ed esoterista. Rifiutando il rigido moralismo vittoriano nel quale era stato educato, Crowley identificava il sesso come la più potente espressione della volontà e come la più copiosa sorgente di energia magica. Quasi compiaciuto dalla sistematica violazione dei tabù sociali, durante i suoi riti egli dava sfogo ad ogni tipo di pratica e perversione sessuale, dalla masturbazione, ai rapporti omosessuali a quelli con animali. A partire dal 1910 Crowley aderì al gruppo esoterico noto come Ordo Templi Orientis (OTO), i cui gradi più alti impiegavano una vasta gamma di riti di carattere sessuale ricavati da una lettura abbastanza distorta del Tantra hindù.
L'apice della carriera magica di Crowley si ebbe negli anni successiva al 1920, con la fondazione un proprio movimento esoterico noto con il nome di Abazia di Thelema, con sede presso Cefalù, in Sicilia. In questa località egli creò una sorta di comunità esoterica nella quale ad ogni desiderio era permesso di avere sfogo attraverso la libera sperimentazione di ogni eccesso, l'uso di droga e di alcool. Durante questo periodo egli scrisse il suo famoso libro “Diario di un tossicomane”. Su ordine delle autorità fasciste, Crowley fu però espulso dal territorio italiano tre anni dopo il suo arrivo in Sicilia. Tale evento pose fine all'Abazia di Thelema ed ai suoi eccessi.
A partire dai primi anni Quaranta, la salute di Crowley (a causa della sua vita che sarebbe eufemistico definire disordinata) andò sempre più peggiorando. Spese gli ultimi anni di vita in una piccola pensione londinese, ormai completamente sul lastrico e dipendente dall'eroina.
Sarebbe difficile sopravvalutare l'influenza esercitata da Crowley a dei suoi scritti sulla maggior parte delle correnti esoteriche e neo-pagane contemporanee. Il fondatore della Wicca, Gerard Gardner, fu un grande estimatore di Crowley e molti dei rituali descritti nelle sue opere sono un libero adattamento di quelli del secondo, d'altro canto, l'opera del mago inglese ha avuto un'influenza capitale anche sull'insorgenza in Occidente di molti dei movimenti di ispirazione tantrica nati negli ultimi decenni.
Possiamo ben dire che Crowley ha incarnato una delle componenti culturali più importanti dell'Europa della prima metà del secolo XX. Con la sua enfasi sul potere della volontà del singolo individuo, il suo ideale di una sessualità libera e selvaggia, e la sua attesa di una nuova era che avrebbe cancellato il Cristianesimo. La sua stessa fine ingloriosa come tossicomane spiantato è lo specchio più efficace dell'autodistruttività degli ideali “faustiani” dell'Europa alle soglie della Seconda Guerra Mondiale.
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