differenza tra Sacramenti e Magia

Si suppone la conoscenza della Dottrina Cattolica in linea di massima. Qui si dà spazio al chiarimento di punti che rimanessero lacunosi per alcuni utenti.

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differenza tra Sacramenti e Magia

Messaggioda predestinato74 » sab mag 02, 2009 10:56 am

mi pongo questa domanda:

La magia si ha quando si ritiene di poter ottenere un effetto confidando nelle formule o nei riti o negli oggetti, aldilà dell'atteggiamento interiore.
Va contro il Primo Comandamento perchè implicitamente si spodesta Dio dal suo trono e ci si fa dio da se stessi.

Nel Sacramento, mettiamo l'Eucaristia, si hanno comunque: formule, riti ed oggetti e si ottiene (secondo la fede) un effetto (transustanziazione).
Questo aldilà dell'atteggimento interiore del celebrante che potrebbe a rigore essere anche un assassino.

In cosa differiscono allora i Sacramenti dagli atti di Magia?

Grazie a chi vorrà schiarirmi le idee
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Re: differenza tra Sacramenti e Magia

Messaggioda algoritmo70 » dom mag 03, 2009 3:54 pm

A tale proposito mi permetto consigliarle il testo del CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA,e anche il testo della CEI LA VERITA' VI FARA'LIBERI, sul testo del catechismo c'è a pag. 527Divinazione e Magia che spiega perfettamente il perchè non usare certe cose .Detto ciò non vedo che cosa voglia dire riguardo la persona del Sacerdote che comunque fosse una realtà da lei prospettata riguarderebbe solo il Sacerdote e il suo Vescovo che potrebbe prendere le precauzioni del caso,secondo il Canone.E comunque un sacerdote anche sospeso a Divinis il Sacramento dell'Ordine non si cancella.Comunque sarebbe buono per lei inserirsi in un gruppo parrocchiale di ascolto della Parola certamente potrebbe aiutare a risolvere molti suoi dubbi.Algoritmo70.
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Re: differenza tra Sacramenti e Magia

Messaggioda Sandro » mar mag 05, 2009 1:06 pm

Nei sacramenti, l'Agente della grazia e della santificazione è Dio tramite l'umanità di Gesù che crea il collegamento tra il visibile e l'invisibile, il tempo e l'eternità, il naturale e il soprannaturale.
La funzione del sacerdote (che al limite può anche non essere in stato di grazia) nella amministrazione dei sacramenti è solo strumentale subordinata. La Causa efficiente, ripeto, è Dio in persona, o meglio nella sua Tripersonalità, giacché le azioni "ad extra" della Trinità sono tutte in comune alle tre persone divine.

La differenza con la magia quindi non dipende dall'atteggiamento interiore, o dalle disposizioni d'animo di onestà o imbroglio. Dipende dal credere che, tramite gesti, oggetti, formule, create e quindi naturali, si possa causare un effetto sopra-naturale che appunto solo il Padrone della soprannatura può provocare.
Si vuole cioè bypassare Dio appropriandosi, illusoriamente, dei suoi poteri, attribuendoli alle "cause seconde" e scimmiottando le funzioni esclusive del Creatore.

E' la differenza che, analogamente, c'è tra un gioiello autentico e la paccottiglia. Solo il primo ha vero valore. La seconda è un imbroglio commerciale senza valore, anche se imita alla perfezione - ma appunto solo esteriormente - il gioiello autentico.

Va notato che la ragione ultima per cui il cristiano rifiuta la magia, oltre al fatto razionale di sapere che è un teatrino inefficace, non risiede nella proibizione di Dio, ma nell'abbandono fiducioso a Dio che se comanda una cosa lo fa come Padre amoroso che vuole evitarci dei guai. Dio dice ai suoi figli: "Fate come vi dico non perché ve lo ordino ma perché è il meglio per voi", pefino dal punto di vista economico visto che la grazia è sempre data... gratis.
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Re: differenza tra Sacramenti e Magia

Messaggioda predestinato74 » mar mag 05, 2009 1:54 pm

molto chiaro, grazie! :!:
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Re: differenza tra Sacramenti e Magia

Messaggioda alenis » mar mag 05, 2009 2:30 pm

c'è però da dire che, chiedere l'intervento di alcune forze soprannaturali può essere pericoloso;

suggerisco

"un esorcista racconta" di padre Amorth
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Re: differenza tra Sacramenti e Magia

Messaggioda predestinato74 » mar mag 05, 2009 8:00 pm

alenis ha scritto:c'è però da dire che, chiedere l'intervento di alcune forze soprannaturali può essere pericoloso;

suggerisco

"un esorcista racconta" di padre Amorth


sulla stessa linea Padre Verlinde nel suo "Attacco al Cristianesimo" anche se in realtà non si tratta di soprannaturale (che concerne l'azione di Dio) ma di preternaturale concernente l'azione dei demoni, abili a nascondersi e a farsi passare come messaggeri di luce e di amore.
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Re: differenza tra Sacramenti e Magia

Messaggioda predestinato74 » sab set 05, 2009 8:57 am

Sandro ha scritto:
La differenza con la magia quindi non dipende dall'atteggiamento interiore, o dalle disposizioni d'animo di onestà o imbroglio. Dipende dal credere che, tramite gesti, oggetti, formule, create e quindi naturali, si possa causare un effetto sopra-naturale che appunto solo il Padrone della soprannatura può provocare.
Si vuole cioè bypassare Dio appropriandosi, illusoriamente, dei suoi poteri, attribuendoli alle "cause seconde" e scimmiottando le funzioni esclusive del Creatore.
.


ho da poco finito di leggere il libro "La Magia nel mondo antico" di Fritz Graf e in effetti sottoscrivo quello che affermi.
L'autore del libro contesta l'idea tipica di Platone, che chi pratica la Magia, lo fa perchè vuole costringere gli dèi a fare ciò che vuole lui e fa pertanto di se stesso 'Dio'.
A riprova egli cita episodi in cui fin dall'antichità i maghi e stregoni supplicavano gli dèi anche con preghiere per ottenere ciò che chiedevano. Certo poi capitava anche che se non ottenevano l'oggetto del desiderio, arrivassero ad usare sottili minacce ed altri sotterfugi, ma ciò che gli preme dire, è che non si può giudicare chi pratica la Magia come qualcuno che vuole mancare di rispetto alla divinità e si erge sopra di essa. Vi sono anche di coloro (almeno in antichità) che la praticavano, con la più totale sottomissione alla divinità.

Per questo l'autore non accoglie il modo classico di distinguere Magia e Religione.

Di più, in epoca imperiale, il pantheon degli dèi diventa estremamente gerarchizzato per cui in cima alla scala abbiamo "il grande dio", "il grande nome, AOTH, che ciscun dio venera, che ciascun demone teme, cui ciscun ànghelos, ciascun messaggero divino, obbedisce" (Karl Preisendanz, Papyri Graecae Magicae. Die griechischen Zauberpapyri, XII, 117 sg.).

In epoca imperiale, questo dio supremo, mai viene assoggettato al volere del Mago, questo avviene con gli altri dèi.
La Magia di quest'epoca, diventa una tecnica che si avvicina alla ricerca gnostica e neoplatonica del sapere che deriva dall'esperienza della divinità.

Mi sono quindi fatto proprio l'idea che ciò che distingue Magia da Religione, un atto magico dal culto legittimo, sia proprio l'andare ad attingere acqua, laddove acqua non c'è per usare una metafora dell'A.T.
L'uomo che cerca la grazia divina usando le vie che Dio stesso ci ha donato (sacramenti) e nella consapevolezza della propria creaturalità, ottiene la grazia sacramentale promessa.
L'uomo che cerca usando riti, formule e quant'altro, che non hanno in Dio la loro origine, ma sono invenzioni di uomini, finisce oltre che col peccare, anche coll'entrare in contatto con altre creature che con Dio nulla hanno a che fare.

Insomma, Dio stesso ci ha indicato le vie per entrare in comunione con lui, se noi le rifiutiamo e ci costruiamo le nostre vie, pur essendo ben intenzionati, finiamo col praticare un atto Magico che nulla ha a che fare con Dio.

Ma ho l'impressione , scrivendo, che qualcosa non torna nel ragionamento, qualcosa mi sfugge ...... :cry:
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Re: differenza tra Sacramenti e Magia

Messaggioda bestap » mar dic 15, 2009 2:05 pm

La differenza tra Sacramento e Magia è semplice.

Cos'è la magia?
è un'alterazione della realtà, cioè un'illusione più o meno prolungata, più o meno evidente, ma comunque una distorsione se non altro per il suo fine ultimo: quello di aggirare un "soggettivo" o "oggettivo" ostacolo.

Il Sacramento è Azione di Dio mediante lo Spirito Santo(a tal proposito, non esiste sacramento che non doni lo Spirito Santo). In quanto dono, non parte dall'uomo, e l'azione principale è quella della Epiclesi; il gesto che ne consegue è un rito esplicativo, cioè si rende presente ciò che la Chiesa ha pregato.

Saluti a tutti.
bestap
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