Quando s'incontra LUI

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Quando s'incontra LUI

Messaggioda brunodb2 » dom nov 09, 2008 8:24 pm

Claudia Koll a Servigliano (prima parte)


Claudia Koll a Servigliano (seconda parte)


Ciao

Bruno
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brunodb2
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Re: Quando s'incontra LUI

Messaggioda GrisAdmi » dom nov 16, 2008 4:22 pm

Davvero bella questa testimonianza di una grande convertita.
Trianello

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GrisAdmi
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Re: Quando s'incontra LUI

Messaggioda brunodb2 » lun nov 24, 2008 3:27 pm

Claudia Koll: bricolage dalla rete.

Claudia Colacione, in arte Koll, è nata a Roma il 17 maggio 1965 ha frequentato il Liceo Classico e quattro anni di studi in Medicina all'università di Roma, voleva diventare Psichiatra.
Quando ha deciso di dedicarsi alla carriera artistica, Claudia Koll ha frequentato il Drama Course con Susan Strasberg e con Geraldine Baron, "Le Coq School" di mimi con Yves Le Breton, ha preso lezioni di Danza professionale e di canto.
Ha il suo primo ruolo di attrice protagonista nel film erotico di Tinto Brass "Così fan tutte" del 1992 che fa scalpore, ma che le dona un'improvvisa celebrità e le spalanca le porte della fiction televisiva.
La carriera di Claudia Koll si snoda poi tra il cinema, il teatro e la televisione.
È’ stata fra i protagonisti dello sceneggiato "Il Giovane Mussolini", a fianco di Antonio Banderas, nel 1992 su Rai Due.
Nel 1996, assieme a Pippo Baudo ed Anna Falchi, conduce una fortunata edizione del Festival di Sanremo.
Sempre in TV continua la fortunata serie "Linda e il brigadiere" con "Linda e il brigadiere 2", accanto a Nino Manfredi.
Nel 2001 gira "Impero", fiction Mediaset in cui recita accanto a Claudio Amendola, è interprete di "Cuore di Ultrà", nella parte di Rachele Mussolini ed ha condotto il programma "L'Angelo", su Canale 5.
A teatro Claudia Koll si cimenta con "Uomini sull'orlo di una crisi di nervi" di Alessandro Capone, "La professione della Signora Warren" di Patrick Rossi Gastaldi, al fianco di Anna Proclemer e "Ninotchka" di Filippo Crivelli, "Alle volte basta un niente" portata sulle scene insieme a Gianfranco Jannuzzo
Negli ultimi anni, Claudia Koll è stata protagonista di un'altra fortunata fiction tv, questa volta su Canale 5: "Valeria Medico Legale"
Appassionata di tango, è anche interprete dello spettacolo teatrale Teatro Fantastico di Buenos Aires.

Da alcuni anni a questa parte la bella attrice si occupa di volontariato e di eventi a sfondo benefico per i bambini dell'Etiopia, Claudia Koll, già attrice che ha fatto parlare di se per film e foto non troppo castigate, è oggi presidente onoraria e madrina dell'Associazione italiana celiachia ed è volontaria al Centro Don Bosco di Dilla in Etiopia oltre a sostiene la campagna di adozione a distanza dei bambini Saharawi celiaci promossa dall'Aic (Associazione Italiana Celiachia). È testimonial della ong VIS (Volontariato Internazionale per lo Sviluppo) in una campagna d'informazione sulla scolarizzazione nel sud del mondo. Lo spot televisivo, ideato gratuitamente dall'agenzia BGS D'Arcy e realizzato dalla casa di produzione Harold, racconta di bambini in uno dei tanti paesi del sud del mondo che "giocano" ad andare a scuola, e lentamente il gioco si trasforma in realtà.

E' noto ormai da tempo il cammino intrapreso dall'attrice Claudia Koll verso il ritrovamento della fede. Svolta che ha cambiato molto anche le sue scelte professionali.
In alcune interviste l'attrice, che non ha mai nascosto questo suo percorso, che ha così spiegato: "Quando sono nata mia mamma si è ammalata ed io sono stata affidata alla nonna, una donna molto devota. L'instabilità affettiva mi ha portata a peccare e sono cresciuta con la paura di non essere amata abbastanza. Ho commesso tanti errori e per questo ho rischiato di morire, ma Gesù ha avuto compassione di me. Ho cercato Dio in chiesa e l'eucaristia mi ha ridato le forze. Mi accorgevo che il mio cuore stava cambiando, così ho cominciato a mettere in ordine la mia vita, ho modificato i miei comportamenti e i miei modi di fare".

Alcuni recenti articoli:

Claudia Koll: «Gesù mi ha liberata»
Fonte: http://www.mentelocale.it/societa/conte ... rint_16997

L'attrice ha cambiato vita e lo ha raccontato ai giovani. Nuovo look, nuovo tono di voce e un nuovo modo di recitare. Il rapporto con Dio

di Francesca Baroncelli
GENOVA, 08 GENNAIO 2007

Claudia Koll è cambiata, e questo lo si sapeva: lei non ne ha fatto mistero, partecipando a trasmissioni televisive e raccontandosi ai giornalisti dei settimanali. Alcuni eventi dolorosi l'hanno portata ad abbracciare la religione e a dedicarsi al prossimo, rinunciando a tutto ciò che è show business. Ma che a questo cambiamento interiore corrispondesse anche una radicale trasformazione esteriore proprio non me l'aspettavo: domenica 7 gennaio 2007 una Claudia irriconoscibile - piumino bianco, pantaloni neri e un viso acqua e sapone, ma chi conosce i trucchi del make up sa come fare per apparire struccata senza esserlo... - è stata protagonista di un incontro rivolto ai giovani genovesi dal titolo Attrice e Missionaria.
Organizzata dal Centro San Matteo, in collaborazione con i Carmelitani Scalzi, la serata ha visto la Sala Quadrivium di piazza Santa Marta gremita di gente di ogni età.

La Koll non ha rinunciato semplicemente al rossetto e alle scollature, ma ha addirittura cambiato il tono della propria voce, che oggi è dolce e remissivo, forse un po' "costruito". Ma di certo la parlantina non le manca: l'attrice è stata presentata da Don Nicolò, assistente della Pastorale Giovanile: «questo sarà un incontro-testimonianza. Speriamo non sia un'isola, ma l'inizio di un nuovo percorso».
Claudia inizia il suo racconto da lontano: «quando sono nata mia mamma si è ammalata ed io sono stata affidata alla nonna, una donna molto devota». Ma questo non ha portato l'attrice a seguirne il percorso: «l'instabilità affettiva mi ha portata a peccare», confessa infatti. «Sono cresciuta con la paura di non essere amata abbastanza. Non sapevo amare e quindi tradivo. Ma il Signore mi ha trasformata: non avrei mai potuto farcela da sola. Ho commesso tanti errori - confessa Claudia come si trovasse in un confessionale - e per questo ho rischiato di morire, ma Gesù ha avuto compassione di me».

E così, 5 anni fa, è iniziata per lei la conversione. Mentre parla mi chiedo se sia davvero così necessario condividere un dolore personale con un pubblico curioso, abituato a vederla nei panni - pochi, in genere - dell'attrice ben poco castigata.
Ma lei continua: «Ho cercato Dio in chiesa e l'eucaristia mi ha ridato le forze. Mi accorgevo che anche il mio cuore stava cambiando, così ho cominciato a mettere in ordine la mia vita: ho modificato i miei comportamenti e i miei modi di fare. Tutto questo mi ha portata verso le persone che soffrono, prima una casa-famiglia per malati di AIDS, poi un ospedale per i bambini leucemici, infine l'Africa».
Claudia è partita e ha conosciuto un mondo che non avrebbe mai potuto immaginare: «bambini al limite della sopravvivenza, la siccità, la povertà. Noi viviamo in un mondo ovattato, ci lamentiamo per poco, ma non ci ricordiamo che cosa c'è dall'altra parte...». Vero.

Ma per la Koll i cambiamenti sono arrivati anche sul lavoro. Tanto che l'attrice ha deciso di non accettare più ruoli che non rispecchiassero la sua nuova personalità: «capisco la responsabilità del mio mestiere e non voglio essere portatrice di valori negativi». Ma all'inizio chi l'aveva vista nei panni discinti di Così fan tutte di Tinto Brass continuava ad offrirle ruoli che poco avevano a che fare con la sua nuova e morigerata vita: «oggi le cose sono cambiate. Ho avuto offerte interessanti: dalle letture delle poesie di Giovanni Paolo II fino a quelle del Cantico delle creature», afferma con soddisfazione, «a teatro sto portando in scena Prigioniero della seconda strada, una commedia di Neil Simon (a Genova l'abbiamo vista al Teatro Stabile dal 27 dicembre 2006 al 7 gennaio 2007, n.d.r.).
La storia parla di un uomo che perde il proprio lavoro a 50 anni ed entra in crisi. Sua moglie, allora, si rimbocca le maniche e va a lavorare al posto suo. Ma il carattere della protagonista era duro, scontroso: non avrei potuto interpretarlo perché non si addiceva a me». E allora Claudia che fa? D'accordo con il regista Attilio Corsini rielabora il personaggio e lo trasforma: «le battute non sono cambiate, solo il modo di recitarle è diverso», dice lei spiegando che in questo modo vuole portare Gesù dentro lo spettacolo.

5 anni di trasformazioni hanno portato infine alla nascita di un'associazione, Le opere del Padre, che si occupa di chi ha più bisogno: Claudia visita gli ospedali, le carceri, chi si sente solo: «vogliamo riportare in chiesa queste persone. La nostra attenzione è rivolta anche verso l'Africa: è importante sostenere l'evangelizzazione del paese. I progetti a cui collaboriamo sono molti: dalla costruzione di un orfanotrofio in Burundi ad una casa di riposo per i sacerdoti anziani o malati; e poi la nascita di un piccolo teatro per i giovani e quella di una sala parto. In Tanzania verranno costruiti dei pozzi e noi stiamo raccogliendo il denaro necessario per comprare una trivella. Prossimamente andrò personalmente in Congo».

La fede di Claudia Koll

24/09/2008

L'attrice Claudia Koll, che prima di raggiungere la fama internazionale debuttò sul grande schermo, nel 1992, con la pellicola “Così fan tutte” di Tinto Brass, racconta la sua conversione al cristianesimo. Fino a qualche tempo fa pensavo di essere una donna che amava e che amava molto, passionale e consumavo le storie perché non mi bastava mai. Non ero soddisfatta in realtà”.Ho dovuto fare esperienze di amore per capire la differenza”.Quando proprio non lo meriti, il Signore entra nella tua vita e ti ricostruisce con la grazia, ti rimette in piedi e ti dà una nuova vita. Quello commuove profondamente. L'amore gratuito commuove”.Questo amore, spiega, non l'ha cambiata solo a livello personale:"Ha cambiato la mia vita professionale perché sono cresciuta umanamente. Dall'incontro con Dio sono cresciuta come persona".Ho capito che l'amore che avevo sempre cercato per strade sbagliate era quell'amore che io desideravo nel cuore perché é l'amore che tutti i cuori desiderano, è la presenza di Dio”.Allora ho cominciato ad assaporare la vita a capire che il Signore mi spingeva a vivere e a vivere senza paura perché Lui mi era accanto”.Attualmente la Koll continua a lavorare nel teatro, nel cinema e nella televisione muovendo da una nuova prospettiva che punti al valore artistico dell'opera e alla dignità della persona umana. Partecipa, attraverso l'associazione Le Opere del Padre, ad attività di volontariato e di apostolato in Africa, a favore dei bambini malati di cancro e di altre opere di evangelizzazione.Fa inoltre parte dello staff degli insegnanti della Star Rose Academy, una nuova Accademia di Spettacolo nata a Roma, che si dedica alla formazione artistica professionale di giovani di talento.

Fonte: http://www.h2onews.org/_page_videoview. ... 4&lang=it#

Con video-intervista.



Così Claudia Koll narra il suo ritorno alla fede
La mia conversione nasce in un momento di sofferenza, in cui non mi potevano aiutare il denaro, il successo, gli amici potenti. Ho gridato al Signore e Lui mi ha risposto, mi ha aiutata. Ho compreso che il suo amore è più grande, l'ho avvertito su di me. Cerco di testimoniarlo agli altri. Dio misericordioso è grande perché perdona e ci ricrea. Sono una nuova Claudia, rinnovata dalla grazia di Dio. La mia conversione è avvenuta recitando il Padre nostro e tenendo in mano una croce. E grazie a quella croce mi sono sentita riconciliata con il Padre. Quando ascolti quella frase: «Chi vuol venire dietro a me, prenda la propria croce e mi segua» all'inizio può apparire forte, ma poi scopri la dolcezza della croce, una cosa grande: è l'amore, l'amore vero.



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Re: Quando s'incontra LUI

Messaggioda Sandro » lun nov 24, 2008 5:57 pm

Verissimo, cari Trianello e Bruno, le storie di questi "miracoli" sono sempre edificanti.
E tuttavia noi, come "grissini", che è quanto dire impegnati a scoprire ed evidenziare le fondamenta di una fede solida che creda in realtà e non in illusioni, dobbiamo spingere la gente a non affidare il sostegno della propria fede primariamente a questi fenomeni ma a ben altro.
Questi fenomeni di conversioni infatti avvengono nei confronti di qualsiasi fede. Abbiamo gente che si converte al cattolicesimo e gente che dal cattolicesimo diventa buddista o Testimone di Geova o altro ed è prontissima testimoniare, e in tutta sincerità, di aver finalmente trovato ciò che il suo cuore bramava e come il Signore li ricolmi di dolcezza in quella nuova credenza.

Fin quando restiamo sul piano psicologico, emotivo, esistenziale, esperienziale, ovvero sul piano del cuore più che della mente (proprio della testimonianza), noi abbiamo che ogni fede vale l'altra. E di solito vince chi sa coinvolgerti meglio, cioè chi sa reclamizzare meglio il proprio prodotto e convicerti che il suo detersivo lava più bianco del tuo. A questo livello il cattolicesimo che offre nientemeno che la croce, potrebbe benissimo essere surclassato da "Forza per vivere", la religione dei Vip; o da The Family (già Bambini di Dio, Già famiglia dell'amore), o dall'ufologia di Vorillon che, tra le altre cose, solletica il libero erotismo.

Ciò che dà fondamento alla fede, mettendone in luce la verità del Credo professato e quindi fornisce una speranza che non può deludere, è l'analisi critica della attendibilità della fonte rivelante e della congruenza interna del suo credo, sia in ciò che promette di beatitudine definitiva per l'uomo sia nella coerenza tra le singole dottrine che compongono il castello di fede.
E' su questo piano che si può superare il relativismo e raggiungere una fede che meriti di essere presa sul serio ed è su questo piano che il cristianesimo non ha rivali e, al suo interno il cattolicesimo, ha la pienezza del Credo rivelato.
«In patientia vestra possidebitis animas vestras»... aliorumque. (Lc 21,19)
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Re: Quando s'incontra LUI

Messaggioda Generale Specifico » sab nov 29, 2008 12:15 am

Questi fenomeni di conversioni infatti avvengono nei confronti di qualsiasi fede. Abbiamo gente che si converte al cattolicesimo e gente che dal cattolicesimo diventa buddista o Testimone di Geova o altro ed è prontissima testimoniare, e in tutta sincerità, di aver finalmente trovato ciò che il suo cuore bramava e come il Signore li ricolmi di dolcezza in quella nuova credenza.


Anche questo, in effetti è un dato di cui bisogna tener conto.
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Re: Quando s'incontra LUI

Messaggioda francocoladarci » sab nov 29, 2008 11:14 am

"Questi fenomeni di conversioni infatti avvengono nei confronti di qualsiasi fede. Abbiamo gente che si converte al cattolicesimo e gente che dal cattolicesimo diventa buddista o Testimone di Geova o altro ed è prontissima testimoniare, e in tutta sincerità, di aver finalmente trovato ciò che il suo cuore bramava e come il Signore li ricolmi di dolcezza in quella nuova credenza.”.

Senza dubbio per il convertito la sua fede è “ la vera fede”, ma ciò non basta a dimostrare che la nuova fede abbracciata poggia sul fondamento di Cristo, continuando il suo argomento, Sandro chiarisce molto bene l’aspetto centrale di queste conversioni nelle varie organizzazioni religiose.

"Ciò che dà fondamento alla fede, mettendone in luce la verità del Credo professato e quindi fornisce una speranza che non può deludere, è l'analisi critica della attendibilità della fonte rivelante e della congruenza interna del suo credo, sia in ciò che promette di beatitudine definitiva per l'uomo sia nella coerenza tra le singole dottrine che compongono il castello di fede.”

Quando i “vari credo” vengono esaminati sul fondamento di Cristo, spesso risultano fallaci, in quando essi stessi non poggiano su tale fondamento (vedi TdG e altre), ma al contrario sono in opposizione ad esso, lasciando al convertito di fondare la sua fede su congetture umane e non divine.
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