La religione di AVATAR? - Avvenire 30 Gen. 2010

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La religione di AVATAR? - Avvenire 30 Gen. 2010

Messaggioda Leonardo » mer feb 03, 2010 5:58 pm

IL CASO

La religione di Avatar? È nata in Piemonte di Massimo Introvigne

Il film di James Cameron Avatar unisce a una tecnologia prodigiosa e apprezzabile solo in 3D e sul grande schermo, davvero in grado di riportare al cinema chi si nutre di solo Internet e televisione, una trama tutto sommato molto semplice e un’ideologia discutibile. I Na’vi, i pacifici abitanti del pianeta Pandora attaccati da mercenari terrestri al soldo di una multinazionale, sono infatti un’ovvia metafora di tutti i «diversi»: e il messaggio è che i «diversi» sono sempre e comunque migliori di noi. Se si trattasse solo di una critica di quello che Giulio Tremonti chiama il «turbocapitalismo» delle multinazionali – compreso il suo scarso rispetto per la cultura e per l’ambiente - non ci sarebbe niente da obiettare. Ma il fatto – come hanno notato molti critici cristiani negli Stati Uniti - è che la superiorità morale dei Na’vi deriva dalla loro religione, che lo spettatore è indotto ad ammirare e condividere.

Questa religione è superiore a quelle dei terrestri, insegna il film, perché non divide ma unisce. Perché non è dualista, ma monista, non distingue fra Creatore e creature e venera Eywa, la Madre o il Tutto, una sorte di mente collettiva dell’universo che lo rivela come una rete fittissima di interconnessioni. Tutto è collegato con tutto, e le sciamane Na’vi compiono prodigi, guarigioni comprese, perché riescono a penetrare in queste linee di collegamento e ad entrare in sintonia con Eywa. Il nome classico di questa religione – non usato nel film di Cameron – è panteismo: ma si tratta di un panteismo rivisitato in salsa ecologistica e New Age. Il riferimento al New Age è ovvio, e convince di più dell’ipotesi - che in India è arrivata fino alla prime pagine dei quotidiani - di vedere nella religione dei Na’vi una variante neppure troppo modificata dell’induismo. L’espressione «New Age» indica tuttavia un genere, non una specie. I gruppi New Age sono moltissimi, e abbastanza diversi tra loro.

Chi ha qualche familiarità con questo mondo di fronte ad Avatar non può fare a meno di notare che il gruppo New Age che si avvicina di più alle idee dei Na’vi non sta negli Stati Uniti ma in Italia, in provincia di Torino. È Damanhur, il centro «acquariano» fondata nel 1976 in Valchiusella da Oberto Airaudi, famosa per il suo grande tempio sotterraneo e che, per quanto i suoi «cittadini» – come preferiscono farsi chiamare – non amino questa etichetta rappresenta la più grande comunità New Age del mondo. L’ipotesi secondo cui Cameron potrebbe essersi ispirato a Damanhur non è peregrina. Libri e video in inglese su Damanhur sono molto diffusi nel circuito New Age americano, e la storia del tempio sotterraneo che la comunità è riuscita incredibilmente a tenere segreto fino al 1992 ha affascinato anche i grandi quotidiani. Le somiglianze sono sorprendenti. Come il tempio sotterraneo di Damanhur, il centro del potere e della spiritualità dei Na’vi è nascosto: in un enorme albero.

Come i damanhuriani, i Na’vi hanno una loro lingua sacra, il cui uso sia nel film di Cameron sia a Damanhur in Valchiusella aiuta a segnare la differenza con chi non fa parte della comunità. Sia i Na’vi sia i cittadini di Damanhur sottolineano il valore dell’appartenenza un «popolo» che non è solo etnica ma iniziatica e – come dimostra il caso stesso del protagonista del film – volontaria. I damanhuriani si salutano, riconoscendo la comunione profonda che regna fra loro, con le parole «Con te», non con il consueto buongiorno; lo stesso fanno i Na’vi dicendo «Ti vedo». A Damanhur ogni fedele stabilisce uno speciale legame – bilaterale – con un animale, di cui prende il nome. Tra i Na’vi ogni guerriero o guerriera diventa tale scegliendo un animale alato da cavalcare ed essendone nel contempo scelto.

Il cittadino di Damanhur, scrive il fondatore Airaudi, diventa «goccia cosciente di sé e di tutte le altre gocce formanti il mare dell’Essere». I Na’vi sarebbero d’accordo. Sia i Na’vi sia i damanhuriani credono panteisticamente in un grande Tutto dove ogni manifestazione della natura e della vita è in collegamento con tutte le altre. Come i Na’vi, i damanhuriani cercano di interagire con queste connessioni – anche attraverso l’uso di speciali simboli – ottenendone, o così dicono, risultati anche in campo terapeutico.Si capisce – negli Stati Uniti e altrove – la diffidenza delle Chiese e comunità cristiane, per cui il panteismo e la negazione della differenza ontologica fra il Creatore e il creato sono nemici secolari che oggi ritornano con il New Age. Ma finora non sono stati in molti a vedere l’origine di questa nuova religione hollywoodiana molto vicino a casa nostra, in Valchiusella.

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Re: La religione di AVATAR? - Avvenire 30 Gen. 2010

Messaggioda GrisAdmi » gio feb 04, 2010 12:12 am

Ho visto il film in oggetto e sono stato indotto allo stesso genere di considerazioni che esprime Introvigne in questo articolo.
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Re: La religione di AVATAR? - Avvenire 30 Gen. 2010

Messaggioda predestinato74 » gio feb 04, 2010 11:19 pm

già, anche io dopo l'entrata in scena dei na'vi ho esclamato alla mia ragazza "ma è tutto New Age!", anche la mia ragazza da parte sua prima della mia esclamazione, stava recitando delle Ave Maria :D
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Re: La religione di AVATAR? - Avvenire 30 Gen. 2010

Messaggioda Roby_r0m@ » ven feb 05, 2010 6:08 pm

Mi dispiace solo che sia stato pubblicato da Avvenire e quindi destinato ad un grande pubblico, perché mi sembra che, come al solito, si cerca di dire qualcosa di giusto su qualcosa che, forse, non si è neanche visto. Questo modo di demonizzare l'ultima moda facendo affermazioni imprecise non fa altro che aumentare il solco comunicativo che divide le generazioni, perchè se si danno giudizi frammisti ad imprecisioni questi possono essere usate contro gli stessi sostenitori della tesi e diventare come boomerang.
Ora seguono le imprecisioni di Introvigne sul film (che io ho visto):
una sorte di mente collettiva dell’universo che lo rivela come una rete fittissima di interconnessioni
non è vero perché l’interconnessione è solo a livello del mondo vegetale ed animale, interconnessione che avviene fisicamente e che quindi è relegata al solo pianeta, Pandora.
il centro del potere e della spiritualità dei Na’vi è nascosto: in un enorme albero.
Qui si confonde il grande albero, all’interno del quale vivevano i Na’vi e che viene poi distrutto, con l’albero che “raccoglie” gli spiriti dei morti ed al quale fanno riferimento le scene “religiose” del film, che è un albero di dimensioni normali, sembra un grosso salice piangente luminescente.
i Na’vi hanno una loro lingua sacra,
non c’è nessuna scena dove la lingua dei Na’vi sembri differire dalla stessa lingua Na'vi usata in ambito rituale.

Sono imprecisioni che sembrano irrilevanti ma che inducono a far pensare che l’autore non ha neanche visto il film, e allora di che parla? O ha solo tradotto qualcosa che ha letto, magari in America? Concludo affermando che il film è un gran bel polpettone New Age con una storia manco tanto originale* ma con una nuova tecnologia (la 3D) molto impressionante. Un film che è già al primo posto per incassi (nella storia del cinema) e che sarà sicuramente fra i più visti di sempre, specialmente fra il pubblico giovane.

P.S. Nel film i pupazzi Na’vi (è un film di fantascienza) hanno una spiritualità (primitiva) ma ce l’hanno, gli umani non ne hanno nessuna, allora forse propone una riscoperta dei valori religiosi, e non solo, c’è chi riesce a trovare qualcosa di positivo in Nietzsche figuriamoci in un film così.

P.P.S. Scusate lo sfogo ma mi da molto fastidio quando si attacca qualsiasi cosa di nuovo che viene fuori, spesso legata al mondo giovanile, invece di trovare quello di buono che c'è. Ciò non toglie il dovere di dire le cose come stanno e segnalare le varie spiritualità evidenti o nascoste. Quello che non amo sono quei personaggi tuttologhi che etichettando tutto quello che esce lo ghettizzano ed impediscono il dialogo fra le persone, facendo, alcune volte, passare la Chiesa per retrogada quando invece è tutto il contrario, vedi il caso internet.

* Io ho visto riferimenti ad Alien (omaggio a Sigourney?) per la parte mineraria ecc., Matrix per il discorso degli avatar, poi tanta fantasy già vista, sia animata che no.
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Re: La religione di AVATAR? - Avvenire 30 Gen. 2010

Messaggioda GrisAdmi » ven feb 05, 2010 7:10 pm

Il richiamo a Damanhur sembra in effetti un po' gratuito. Ciò non toglie che tutta la filosofia soggiacente al film è smaccatamente New Age.
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Re: La religione di AVATAR? - Avvenire 30 Gen. 2010

Messaggioda Roby_r0m@ » ven feb 05, 2010 7:40 pm

concordo al 1000% (leggasi mille).
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Re: La religione di AVATAR? - Avvenire 30 Gen. 2010

Messaggioda GrisAdmi » ven feb 05, 2010 7:49 pm

Qui è possibile leggere un intervento estremamente critico relativamente a questo articolo di Introvigne:

http://www.mondoraro.org/2010/02/03/la- ... colossale/
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