Convegno GRIS a S. Giov. Rotondo sulle Rivelazioni Private

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Convegno GRIS a S. Giov. Rotondo sulle Rivelazioni Private

Messaggioda Amministratore » gio apr 16, 2009 11:22 pm

Il GRIS nazionale, unitamente alle Arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo e di Taranto svolgerà nei giorni sabato 18 (inizio alle 15,30) e domenica 19 aprile (fine alle 18,00) un Convegno sulla seguente tematica:

"Rivelazioni private e fenomeni straordinari
tra senso ecclesiale e superstizione
"

La partecipazione è gratuita e aperta a tutti.
Per prenotazioni d'albergo rivolgersi al
Centro di Spiritualità Padre Pio
Via Anna Frank - 71013 San Giovanni Rotondo (FG)
Tel: 0882 418094 - Fax 0882 418087

Camera doppia € 126.00
Camera singola € 83,00

La quota comprende: pernottamento e cena del sabato, colazione e pranzo della domenica.
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Re: Convegno nazionale GRIS a S. Giovanni Rotondo.

Messaggioda Generale Specifico » sab apr 25, 2009 3:33 pm

Purtroppo non ho potuto partecipare a questo convegno, ma spero che qualcuno degli utenti lo abbia fatto ed abbia voblia di parlarci un poco del suddetto. :)
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Re: Convegno nazionale GRIS a S. Giovanni Rotondo.

Messaggioda Sandro » gio apr 30, 2009 11:26 am

Generale Specifico ha scritto:Purtroppo non ho potuto partecipare a questo convegno, ma spero che qualcuno degli utenti lo abbia fatto ed abbia voblia di parlarci un poco del suddetto. :)


Ecco il "qualcuno"!
Lo faccio io, ma solo per accenni-flashes, giacché un giorno, anche se non vicino, il GRIS nazionale ne pubblicherà gli ATTI.

LA POSIZIONE DELLA CHIESA
1. E’ stato chiarito-ribadito che la Chiesa Cattolica ha, nel suo Credo, la persuasione che la rivelazione di Dio, riportata dalla Tradizione Apostolica, di cui la Bibbia è uno dei fattori “trasmittenti”, sia di tipo pubblico, cioè data per tutta l’umanità, e sia terminata con la morte dell’ultimo degli Apostoli.

2. Essa ha anche il carattere della definitività e completezza, caratteri derivanti dal fatto che in Gesù il Padre ha detto tutto ciò che ci serve per la salvezza e che Gesù è il più perfetto rivelatore del pensiero divino in quanto Figlio-Logos-Verbo-Parola del Padre e Persona divina egli stesso. (cf il documento “Dominus Iesus”)

3. Per questo motivo non è possibile aspettarsi altra rivelazione pubblica proveniente da Dio oltre quella già data. E’ la rivelazione stessa, cioè Dio in persona, che ha garantito nunc et pro semper questo impegno al silenzio da parte dell’Altissimo (cioè non siamo, come ci accusano i "rivelazionisti", noi umani che pretendiamo legare le mani a Dio!), silenzio che durerà fino al secondo avvento di Cristo giudice alla fine del mondo. (così ancora nella “Dominus Iesus”, che del resto non fa che ribadire conoscenze di Magistero Ordinario perenne e perciò dotato di infallibilità).

4. Prima conseguenza ovvia di tale situazione è che Gesù non può essere assolutamente livellato al piano di altri personaggi storici di cui Dio si è servito per parlare “molte volte e in vari modi” (Vaticano II) all’umanità. Lui è il top. E tutti i rivelatori della storia vanno in quadrati come parziali e in funzione della pienezza che Lui avrebbe portato.

5. Seconda conseguenza è che le rivelazioni private, che Dio si riserva di fare a chi vuole, siano persone sante siano peccatori, quando sono reali, cioè quando vengono da Dio o da suoi agenti (Santi e Angeli):
a) Non devono dire nulla di nuovo. Non aggiungere cioè alcun articolo di fede a quelli ricavabili dalla rivelazione pubblica;
b) Non devono dire nulla di diverso né di contrario;
c) Devono restare nell’ambito esortativo, rammemorativo, rimproverativo, o che comunque conferma la fede già conosciuta e spinge ad osservarla con fedeltà, eroismo ecc…

6. Questa inquadratura permette ipso facto di scartare tutte quelle sedicenti rivelazioni private, trasmesse nei modi più disparati, le quali pretendessero appunto di non rispettare questa normativa. Esse sarebbero certamente inautentiche e dannose per la fede, dirottando le persone dai mezzi normali della grazia, dalla comunione con il Magistero, e inquinandola o decurtandola o aggiungendo pesi indebiti ai “figli di Dio”. Senza contare che, come accade pressoché sempre, avrebbero un carattere divisivo di elitarietà lacerando il “Corpo mistico di Cristo” dividendolo in privilegiati e inferiori.

7. Per alcune di esse anche le modalità con cui vengono presentate è indice di inautenticità, non corrispondendo allo “stile”millenario usato da Dio nella storia della Chiesa. Come è noto, autentiche rivelazioni sono avvenute: in sogno, tramite apparizioni, tramite locuzioni interiori ecc… Mentre quelle inautentiche si servono di scrittura automatica, registrazioni magnetofoniche, sedute spiritiche, channeling, segnali criptici che un medium decodifica ecc… (cf più avanti a proposito di Vassula Ryden).
(segue)
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Re: Convegno nazionale GRIS a S. Giovanni Rotondo.

Messaggioda Sandro » mar mag 05, 2009 12:53 pm

IL FENOMENO DELLE APPARIZIONI E NUOVE RIVELAZIONI
8. Nel nostro tempo esiste una inflazione di sedicenti “Rivelazioni private e fenomeni straordinari”. Il convegno ne ha scelto un campionario che rappresentano: 1) quelle su cui la Chiesa si è pronunciata negativamente; 2) quelle su cui la Chiesa non si è ancora pronunciata (poiché sono allo studio e alla prova del tempo e della realizzazione di fenomeni promessi); 3) ha rilevato anche la strumentalizzazione e la contraffazione di figure di Santi, e di rivelazioni o fenomeni straordinari riconosciuti dalla Chiesa; 4) e infine ha toccato anche il fenomeno delle rivelazioni di tipo ufologico e della “galassia” rappresentata dal New Age.

9. Con ciò non si è certamente esaurito il campionario delle modalità che registra un crescendo di diffusione sia in Italia che all’estero.
In breve, e riferendosi ai fenomeni certamente e facilmente inquadrabili come inganni di malizia e interesse umano o come manovre del Maligno – manovre che, anche se rare, non vanno escluse a priori - si può dire che oggi l’Avversario di Dio e dei figli di Dio sta utilizzando la strada opposta a quella percorsa in passato per danneggiare la fede dei credenti.
Cioè, mentre in passato faceva di tutto per distaccare le persone dal sacro, inducendole all’ateismo teorico (=militante) o pratico (=indifferentismo), oggi, venuto a scemare l’ateismo militante e diffondendosi la persuasione che tra scienza e fede non esiste incompatibilità o conflitto reale, percorre di preferenza la strada di proporre alle persone in cerca di nuovi stimoli religiosi, una indigestione di spiritualità e pseudo religiosità.
E questo lo fa sia attraverso le “religioni fai da te” ovvero tramite il supermercato delle nuove fedi, sette, e movimenti religiosi alternativi alla fede cattolica (ma anche proponendo l’adesione a religioni storiche importate dall’Oriente); sia con la moltiplicazione di quello che potremmo definire “apparizionismo” e “contattismo” con il mondo soprannaturale o fantomatici mondi paralleli.

10. Il problema più insidioso comunque non è rappresentato da sedicenti guru, avatar, profeti, carismatici che propinano messaggi apertamente contrari alla fede cristiana e cattolica; i quali si autosqualificano da sé per la loro aperta ostilità e proposta di distacco totale dalla fede già professata. Il problema è piuttosto rappresentato da quei movimenti, gruppi, santoni, veggenti, carismatici & Co. che propongono una “doppia appartenenza”, asserendo ingannevolmente che l’adesione alle nuove verità è compatibile con il continuare a professare la fede di sempre. E soprattutto da coloro che pretendono di situarsi all’interno della stessa fede già professata, proponendo nuove verità che sono o borderline, o sostitutive di verità credute, o oculatamente e gradualmente fagocitatrici del Credo professato che viene sostituito da altre “verità” e atteggiamenti. Insomma può accadere che aderiscano a queste realtà spiritualmente devianti e/o inquinanti persone che nella semplicità del loro cuore non si rendono conto che stanno “servendo a due padroni”.
(segue)
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Re: Convegno nazionale GRIS a S. Giovanni Rotondo.

Messaggioda Sandro » mer mag 06, 2009 11:18 am

METODOLOGIE DI PERSUASIONE E APPOGGIO
11. E’ interessante annotare gli espedienti utilizzati dalle varie “Dirigenze” per vanificare gli avvertimenti critici che inducano alla prudenza o mettano in allarme per il pericolo a cui si va incontro.
- Se la relativa Curia vescovile tarda a pronunciarsi, si fa notare che questo è indice di autenticità, poiché nel caso di evidente negatività, essa si pronuncerebbe subito denunciando e vietando;
- Se invece si ricorda che una certa Curia si è pronunciata negativamente, si farà notare che in passato è accaduto che autentici nuovi rivelatori-guru-santi-guaritori ecc… sono stati dapprima osteggiati e poi confermati nella loro validità (cf la bocciatura di P. Pio da parte di P. Gemelli, di P. Peyramale nei confronti di Bernadette Soubirous, S. Teresa d’Avila definita dal Vescovo “femmina irrequieta e vagabonda”, le "disavventure" occorse a Galileo, S. Giovanna D'Arco, Don Milani ecc…). Si opera affrettatamente un parallelo tra le manifestazioni nuove, che stanno a cuore ai soggetti, e queste vicende storiche per livellarle indistintamente e ricavarne la certezza che anche per queste novità odierne ci sarà un ripensamento e una rivalutazione futura da parte della Chiesa;
- Si chiama in causa l'opposizione del Maligno ricordando che tutte le opere di Dio hanno ricevuto opposizioni e incontrato ostacoli d'ogni tipo, non esclusi quelli della diffidenza da parte della Gerarchia;
- Si distingue tra gerarchia "alta" (Papa e Vescovi) da gerarchia "bassa" (Curie) supponendo che i Superiori maggiori non vengono bene informati e che le decisioni frenanti vengano loro in certo modo estorte dagli ambienti curiali;
- Si fa leva anche sulla bontà dei frutti spirituali apportati dal praticare quella forma di devozione;
- Si trova incoraggiamento e appoggio notando che al movimento hanno aderito sacerdoti, Vescovi, Cardinali (il che crea un evidente imbarazzo e… pericolo a chi vuol fare opera critica perché verrà osteggiato dai suoi stessi fratelli di fede);
- Si fa in modo che certi personaggi siano confermati e approvati da altri personaggi la cui autenticità e stima è già consolidata (es. una Madonna che appare in un luogo si ricollega – e lo direbbe lei stessa! - alle apparizioni avvenute altrove confermandone il valore);
- Si insiste sul fatto che la gente non fa null’altro che pregare, che torna edificata e confermata nella fede; una fede che magari prima era vissuta senza slancio;
- Si additano vari fenomeni di guarigioni e grazie, presunte o reali, ottenute e testimoniate con determinazione e persuasione (anche se spesso sono anonime);
- Ci si appoggia al parere favorevole di esperti nel campo (es. Vassula è stata coonestata da P. Laurentin);
Eccetera… Insomma si escogita di tutto pur di difendere la propria legittimità ed attaccamento alla novità da cui si è stati affascinati.

12. Del possibile danno abbiamo già detto. Esso è evidente: a) nei casi di imbroglio umano; b) nei fenomeni realizzati dal Maligno; c) e perfino in quelli su cui la Chiesa si è pronunciata negativamente (perché è un fatto che, anche in questi casi, ci sono “fedeli” che, testardamente e in aperta disobbedienza al Vescovo, continuano a coltivare quella devozione (è il caso di Vassula, di Don Gatti e Marisa ecc…).
Meno evidente lo è nei casi su cui la Chiesa ha dubbi o attende a pronunciarsi. Allora il danno può essere più o meno marcato e si concretizza in pratica:
1) Nel sentirsi speciali, privilegiati, e quindi elite rispetto alla massa esclusa;
2) Nella illusoria facilitazione della vita interiore che si lascia guidare da messaggi vari distaccandosi dal percorso “crocifiggente” dell’acquisto delle virtù, dell’ascesi, del dominio del proprio io nell’umiltà e nell’obbedienza;
3) Nell’accantonamento e rinnegamento di quella che è la via che la Chiesa propone come normale e universale per tutti i fedeli (Parola di Dio, preghiera, sacramenti, fiducia nella Provvidenza, accettazione della volontà di Dio ecc…);
4) Nel disinteresse all’ascolto della voce della Chiesa, cioè dei legittimi pastori (si vive di… messaggini e ci si priva del cibo sostanzioso dato attraverso i Documenti del Magistero);
5) Nella perdita della comunione con il resto del popolo di Dio (ci si isola anche dalle celebrazioni normali della parrocchia. Fino a celebrare due volte la veglia pasquale!);
6) Nel pericolo, tutt’altro che remoto, di cadere nel fanatismo che rende “Vangelo” tutto ciò che viene dalla bocca della guida-guru-carismatico-profeta;
7) Nel pericolo di un danno economico, quando un trasporto poco prudente spinge a fare donazioni per il progresso del movimento, ecc…

Naturalmente alcuni di questi “pericoli” possono non realizzarsi nei vari soggetti. C’è anche, grazie a Dio e a San… Criterione, chi può tenere le redini della propria libertà interiore ed “esaminare tutto per ritenere ciò che è bene”. Queste situazioni però non sono state elencate a caso, ma raccolte da concrete manifestazioni e comportamenti che sono o del tutto derivanti dalla psicologia (debole e culturalmente indifesa) dei soggetti o favorite e fomentate con autorità e “intimidazione” da chi è a capo di queste manifestazioni e gruppi.
(segue)
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Re: Convegno nazionale GRIS a S. Giovanni Rotondo.

Messaggioda Maria Carla Frison » ven mag 08, 2009 11:29 am

Grazie, Sandro, per le tue note accurate che permettono di cogliere l'orientamento della Chiesa circa le rivelazioni private.
Approfondendo la spiritualità cristiana ho incontrato tante situazioni, analoghe a quelle che sembrano emergere oggi.
Penso sia utile, a questo riguardo, riprendere la lettura dei mistici e riconoscere, nella loro vita, i criteri di autenticità che li hanno resi fari luminosi dello Spirito Santo. Maria Carla Frison
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Re: Convegno nazionale GRIS a S. Giovanni Rotondo.

Messaggioda Sandro » ven mag 15, 2009 6:08 pm

13. La cosa che più ci interessa, dal momento che la Chiesa giustamente avoca a sé, il diritto e il dovere di vagliare l’autenticità o meno di “visioni” e “apparizioni”, è conoscere quali sono i criteri che essa segue per tale valutazione. In tal modo capiremo anche il perché della sua estrema cautela e lentezza nel pronunciarsi sia pro che contro, e non pretenderemo da essa mosse affrettate e superficiali che diverrebbero lesive della sua serietà e competenza.
Il punto fondamentale da ricordare è ovviamente la coscienza che essa ha, e che esige che i suoi fedeli figli condividano perché rientra nella modalità stretta di fede, circa la funzione di… contorno di tali fenomeni. Cioè che tali fenomeni non possono avere nulla da aggiungere o da modificare alla “pietanza” consistente nella rivelazione pubblica che il Signore ci ha dato da sempre e che, provenendo dal Figlio, è completa, infallibile, irreformabile… insomma rappresenta il TOP di ciò che la ricerca religiosa mondiale dell’uomo di ogni tempo ha agognato nei lunghi e bui secoli che hanno preceduto l’incarnazione ed è anche il meglio di qualsiasi altra utile intuizione avvenire possa venire in mente a personaggi che si sentano investiti della missione di svelare il senso della vita umana e di tutto l’essere cosmico in funzione di essa.

14. Eccoci dunque a riportare quanto scritto da Padre Salvatore Perrella (Docente di dogmatica e di mariologia presso la Pontificia Facoltà Teologica “Marianum” a Roma) su L’Osservatore Romano del 7 Maggio 2008, p. 7 – articolo “Apparizioni e visioni, i criteri della Chiesa”). Va rimarcato che P. Perrella è stato il relatore più prestigioso del Convegno perché era presente come “rappresentante della Congregazione per la Dottrina della Fede” e si è detto molto contento del lavoro svolto dal GRIS nel campo della ricerca e della informazione su questa tematica.

L’Autore, tra l’altro, nell’articolo (che è stato distribuito in copie al Convegno) riporta e condivide la distinzione tra visioni e apparizioni elaborata dal gesuita Giandomenico Mucci, che ha scritto: «con il termine “visione” s’intende la percezione soprannaturale di un oggetto, che è naturalmente invisibile per l’uomo, e col termine “apparizione” la manifestazione sensibile di una persona o di un essere la cui presenza, nelle precise circostanze nelle quali si produce, non può essere spiegata secondo il corso ordinario della natura.
La visione, dunque, non implica necessariamente l’esperienza reale, ossia la presenza attuale, del suo oggetto. L’apparizione la suppone, sicché appartiene alla sua nozione il fatto che l’oggetto si manifesti ai sensi esterni.»
E subito dopo precisa: «Le apparizioni e le visioni, comunque, fanno parte delle cosiddette “rivelazioni private” che non appartengono al depositum fidei.» Quindi riporta il pensiero di Karl Rahner espresso nel volume Visioni e Profezie che dice: «Le rivelazioni private “o particolari”) non possono essere messe sullo stesso piano della Rivelazione fondatrice divina data dal Cristo, riportata nella Scrittura e trasmessa dalla tradizione della Chiesa. Esse non sono nemmeno superflue ripetizioni celesti di tale Rivelazione pubblica oppure un aiuto intellettuale per conoscere qualcosa che fondamentalmente potrebbe essere anche conosciuta senza quest’aiuto… Le rivelazioni private sono nella loro natura un imperativo di condotta, un comando, di come dovrebbe agire la cristianità di fronte a una determinata situazione storica.»
«Pur essendo relative – prosegue P. Perrella ancora al seguito di Rahner – in rapporto alla Rivelazione divino-biblica, esse vanno lette e interpretate nel contesto non banale della teologia dei carismi, che, come insegna il Vaticano II nella costituzione dogmatica De Ecclesia, sono doni da “accogliere con gratitudine e consolazione” (Lumen Gentium, 12)».
Insomma potremmo dire né disprezzo né sopravvalutazione. Di qui la loro problematicità.

15. Ma proseguiamo ora riportando di peso quanto segue dell’articolo…
«Procedura di verifica ecclesiastica
(…) Recentemente la Congregazione per la Dottrina della fede , dopo quattro anni di studio a partire dal novembre 1974, ha redatto, il 25 febbraio 1978, un documento ad interim e sub secreto, a firma del cardinale prefetto Franjo Seper, da utilizzare dalle competenti autorità ecclesiastiche dal titolo: Normae S. Congregationis pro Doctrina Fidei de modo procedendi in iudicandis praesumptis apparitionibus ac revelationibus.
Per quanto riguarda la procedura di verifica, ilk dicastero vaticano pretende:
- informazione accurata dei fatti tramite l’osservazione e la raccolta di testimonianze degne di fede;
- esame del messaggio sotteso all’evento soprannaturale, che non deve essere in contrasto con la fede cristiana;
- diagnosi medico-psicologica per appurare la salute e la normalità del veggente, anche per scartare la possibilità di fenomeni allucinatori;
- grado di istruzione del veggente, la sua conoscenza della dottrina, la sua vita spirituale e sacramentale, il suo grado di comunione ecclesiale;
- frutti spirituali, quali ritorno alla fede dei lontani, moralità ed ecclesialità dell’esistenza, cooperazione all’evangelizzazione del mondo, delle culture e dei costumi;
- eventuali guarigioni miracolose che si ricevono a ragione della asserita rivelazione privata;
- il giudizio della Chiesa.

Rispetto al passato le commissioni ecclesiastiche sottopongono i veggenti a scrupolosi esami spirituale, cercando di stabilire “la verità” dei fenomeni straordinari. A questo fine essi sono interrogati e descrivono gli eventi miracolosi, poi i membri delle commissioni ascoltano i testimoni e infine ricercano le conferme dei fenomeni se l’evento sostenuto resta ancora in un “campo di incertezza” (inascoltato, inafferrabile ecc.). Nei tempi passati si usava un trattamento benevolo e veniva data più considerazione al sensus fidelium e alla vox populi che alle perizie degli esperti, come invece avviene nei tempi attuali.
Di fronte a tutte queste manifestazioni, che si sono moltiplicate a dismisura nel XX secolo, la Chiesa giustamente assume un atteggiamento cauto, rigoroso e riflessivo arrivando a pochissimi riconoscimenti canonici ufficiali – è da annotare, a quanto ci consta, che la Chiesa ha approvato durante il corso della storia 11 apparizioni su 295 sottoposte a indagine – di cui la dodicesima è proprio quella riguardante Nostra Signora di Laus, approvata pubblicamente il 4 maggio 2008.
Le apparizioni costituiscono un argomento sempre attuale e suscitano sempre vivo interesse tra persone di ogni estrazione sociale e culturale; esse, inoltre, sono ancora oggi dono per la fede e sfida per la ragione. Il magistero ecclesiale davanti a fenomeni apparizionistici opera con una triplice criteriologia con relativo giudizio:
- il “criterio positivo”, secondo cui “consta la trascendenza” (constat de supernaturalitate);
- il “criterio attendista”, secondo cui “non consta la trascendenza” (non constat de supernaturalitate);
- il “criterio negativo”, secondo cui “consta la non trascendenza” (constat de non supernaturalitate).

Una volta verificate e autenticate dalla autorità ecclesiastica, le manifestazioni straordinarie consentono libertà di adesione, in quanto la fede si presta solo alla Rivelazione pubblica di Dio conclusa con la morte dell’ultimo degli Apostoli.»

16. P. Perrella conclude riferendosi alle sole apparizioni mariane.
«In ogni caso, le vere mariofanie, quelle che hanno avuto il placet delle competenti autorità della Chiesa, declinano in modo loro proprio la presenza materna e la missione evangelica della Vergine gloriosa nella storia della Chiesa, dei popoli e del singolo uomo-donna: presenza e missione che consistono nell’aiutare tutti a trovare nell’itinerario di fede nel Signore Gesù la via verso la casa del Padre. Le apparizioni appartengono alla categoria delle grazie donate gratuitamente “dal Cielo” e talvolta prescindono dallo stato di grazia di chi le riceve. Dio si inserisce nella storia del mondo con il contributo materno di Maria e i positivi effetti sono evidenti: le apparizioni mariane [nostra suddivisione – ndr]
- non sono dirette alla gloria della Vergine, ma sono finalizzate a irrobustire la fede nel Dio di Gesù Cristo,
- promuovono la devozione eucaristica,
- guidano alla conversione e al rafforzamento della vita cristiana-ecclesiale e in questo modo loro proprio influiscono sulla storia del mondo,. Queste manifestazioni
- non amplificano la Rivelazione data con la Sacra Scrittura alla Chiesa, ma piuttosto la rendono attuale in un dato tempo:
- aiutano la Chiesa, rafforzano la fede e approfondiscono la coscienza e la necessità della salvezza negli uomini.
Le apparizioni di Maria, orante misericordiosa presso il trono della Trinità, non possono non richiamare, per essere genuine e congrue, il grande valore e la necessità della preghiera, di cui lei è in Cristo e nello Spirito maestra ed educatrice sempre attuale.»
(seguita)
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Re: Convegno GRIS a S. Giov. Rotondo sulle Rivelazioni Private

Messaggioda Generale Specifico » mer mag 20, 2009 5:28 am

Un sentito ringraziamento a Sandro per l'opera di sintesi che sta qui realizzando. :D
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Re: Convegno GRIS a S. Giov. Rotondo sulle Rivelazioni Private

Messaggioda Leonardo » gio mag 21, 2009 9:27 pm

Sandro il Signore te ne renda merito di queso grosso impegno che ti sei prefisso.
Chi non é potuto essere al Convegno ha un resoconto meraviglioso e sintetico dei lavori;
chi ha avuto l'opportunità di essere presente può apprezzarne la veridicità e consigliarne la lettura.
Grazie.
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