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Il Natale di Gesù. Alleluia

MessaggioInviato: dom dic 21, 2008 9:27 pm
da Leonardo
Buon Natale a tutti,
prendendo a prestito le parole usate da Giovanni Paolo II, durante la celebrazione della messa nella piazza della Mangiatoia, a Betlemme, il 22 marzo 2000:

«La gioia annunciata dall’angelo non è qualcosa che appartiene al passato. È una gioia di oggi, dell’oggi eterno della salvezza di Dio, che comprende tutti i tempi, passato, presente e futuro. All’alba del nuovo millennio siamo chiamati a comprendere più chiaramente che il tempo ha un senso perché qui l’Eterno è entrato nella storia e rimane con noi per sempre. […] Il bambino appena nato, indifeso e totalmente dipendente dalle cure di Maria e di Giuseppe, affidato al loro amore, è l’intera ricchezza del mondo. Egli è il nostro tutto! In questo bambino, il Figlio che ci è stato dato, noi troviamo riposo per le nostre anime e il vero pane che non viene mai meno,
il Pane Eucaristico annunciato anche dal nome stesso di questa città:
Beth-lehem, la casa del pane.
Dio è nascosto nel Bambino;
la divinità è celata nel Pane della Vita».

Re: Il Natale di Gesù. Alleluia

MessaggioInviato: lun dic 22, 2008 5:23 pm
da Gabriella Prosperi
il tempo ha un senso perché qui l’Eterno è entrato nella storia e rimane con noi per sempre.[i][/i]

In ogni momento dovremmo ricordarci di queste perole-
Buon Natale a voi tutti

Gabriella Prosperi

Re: Il Natale di Gesù. Alleluia

MessaggioInviato: lun dic 22, 2008 7:06 pm
da GrisAdmi
Buon Natale!!!

Re: Il Natale di Gesù. Alleluia

MessaggioInviato: mar dic 23, 2008 9:55 am
da predestinato74
Buon Natale a tutti!!

Che il Signore trovi nei nostri cuori, sua Madre Maria ad accoglierlo degnamente

Re: Il Natale di Gesù. Alleluia

MessaggioInviato: mar dic 23, 2008 6:36 pm
da algoritmo70
GESU' VIENE E LA NOSTRA VITA CAMBIA ALLELUIA !algoritmo70. :D

Re: Il Natale di Gesù. Alleluia

MessaggioInviato: mer dic 24, 2008 6:48 am
da Generale Specifico
Felice natale a tutti voi!!!

Re: Il Natale di Gesù. Alleluia

MessaggioInviato: mer dic 24, 2008 8:37 pm
da pennanera
Bello questo pensiero di Giovanni Paolo II, meritava riscoprirlo...in quei giorni ero lì.
Buon Natale, carissimi.
Possano le nostre famiglie accogliere il Bambino a immagine di Giuseppe e Maria

Re: Il Natale di Gesù. Alleluia

MessaggioInviato: mer dic 31, 2008 6:34 pm
da Leonardo
Ricevo dall'amico Angelopiero e partecipo a voi-

ANCHE PER NOI E' NATALE

anche per chi come noi talvolta è incredulo
anche per chi tra noi ti cerca o Signore e non ti trova
anche per chi di noi in te si affida solo quando ha paura
anche per chi ti ha dato il suo cuore ma non ha il coraggio per dirlo
anche per chi tra noi pensa sempre di saperne più di te
anche per chi di noi non sa amare la vita tu che tu ci doni
anche per chi tra noi pensa che il successo sia più importante dell'amore
anche per chi ritiene che parlare di te sia un problema dei preti
anche per chi di noi pensa che ogni religione sia uguale senza cogliere la differenza
anche per chi ...........................................................................
Signore anche per noi è Natale, vieni tra noi non ci abbandonare
Abbiamo bisogno della Luce che illumini le nostre menti
dia forza e calore ai nostri cuori
ci inondi di coraggio nella prova
sia la vera speranza cui affidarsi per sempre
A nome di tutti noi ti ringrazio
perchè so che lo farai anche quest'anno per noi

Angelopiero Bafundi

Re: Il Natale di Gesù. Alleluia

MessaggioInviato: mer dic 31, 2008 6:51 pm
da Leonardo
---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Missionarie dell'Immacolata Padre Kolbe - Website <webmaster@kolbemission.org>
Date: 26 dicembre 2008 17.37
Oggetto: Marian Mailing
A: webmaster@kolbemission.org



Che cosa pensavi tu, o Immacolata, allorché per la prima volta deponesti
il tuo bimbo divino in quel po' di fieno?
Quali sentimenti inondavano il tuo cuore mentre lo avvolgevi in fasce,
lo stringevi al cuore e lo allattavi con il tuo seno?
Già al momento dell'annunciazione la santissima Trinità, per mezzo di un angelo,
ti aveva presentato in modo chiaro il suo piano di redenzione
ed aveva atteso da te una risposta.
Tu ti eri resa espressamente conto di ciò a cui davi il tuo consenso,
di chi stavi per diventare madre!
Eccolo ora davanti a te, in forma di debole neonato.
Quali sentimenti di umiltà, di amore e di riconoscenza
dovettero ricolmare in quel momento il tuo cuore...
mentre ammiravi l'umiltà, l'amore e la riconoscenza
che il Dio incarnato aveva nei tuoi confronti.
Riempi, ti prego, anche il mio cuore della tua umiltà,
del tuo amore, della tua riconoscenza!
San Massimiliano Kolbe

Marian Mailing

Re: Il Natale di Gesù. Alleluia

MessaggioInviato: ven gen 02, 2009 9:58 pm
da Leonardo
Lo chiamano Natale.
(Una ricordo del Natale, di Dino BUZZATI)

“Ti ricordi” chiese, nel paradiso degli animali, l’anima del somarello all’anima del bue “ per caso ti ricordi quella notte, tanti anni fa, quando ci siamo trovati in una specie di capanna, e là, proprio nella mangiatoia...?”
“Lasciami pensare... Ma sì” confermò il bue. “Nella mangiatoia c’era un bambino appena nato. Come lo potrei dimenticare? Era un bambino così bello.”
“Da allora, se non sbaglio” fece l’asino “sai tu, da allora, quanti anni son passati?”
“Figurati, con la memoria da bue che ho!” “1959, esattamente.” “Caspita!”
“E, a proposito, lo sai chi era quel bambino?”
“Come faccio a saperlo? Era gente di passaggio. Certo, un fantolino meraviglioso. Chissà perché, non mi è mai uscito di mente. E sì che i genitori parevano gente molto comune. Dimmi, chi era? ”L’asinello sussurrò qualche cosa in un orecchio al bue.
“Ma no!” fece costui sbalordito. “Sul serio! Vorrai scherzare, spero.” “La pura verità. Lo giuro... del resto, io l’avevo subito capito.”
“Io no, confesso” disse il bue. “Si vede che tu sei più intelligente. A me, non mi aveva neanche sfiorato il sospetto. Benché, certo, a vedersi, fosse un bambino straordinario.”
“Bene, da allora, gli uomini, ogni anno, fanno gran festa per l’anniversario della nascita. E per loro non ci sono giornate più belle. Tu li vedessi. E’ il tempo della serenità, della dolcezza, del riposo dell’animo, della pace, delle gioie familiari, del volersi bene. Perfino gli assassini diventano buoni come agnelli. Lo chiamano Natale. Anzi, amico, mi viene un’idea. Già che siamo in argomento, vuoi che ti conduca a vederli gli uomini che festeggiano il Natale giù sulla terra.” “Ci sei già stato?” “Ogni anno faccio una scappata.
Mi hanno dato un lasciapassare speciale per aver scaldato il bambino con il fiato.”
“Su, vieni, se non vuoi perdere il meglio. Oggi è proprio la vigilia.”

Era uno spettacolo impressionante, i mille lumi delle vetrine, i festoni, le ghirlande, gli abeti, e lo sterminato ingorgo di automobili che tentavano affannosamente di passare in angusti budelli e il formicolio vertiginoso della gente che andava e veniva, entrava ed usciva, si accalcava nei negozi, si caricava di pacchi e pacchetti, tutti con una espressione ansiosa e frenetica, come se fossero inseguiti.
“Senti, amico asinello, tu mi hai detto che mi portavi a vedere il Natale. Guarda che ti devi essere sbagliato. Te lo dico io: qui stanno facendo la guerra.”
“Ma non vedi come sono tutti contenti?”
“Contenti? A me sembrano dei pazzi. Ma non vedi che facce spiritate? Non vedi che occhi di febbre?”
“Perché tu sei un provinciale, caro il mio bue, che non ti sei mai mosso dal paradiso. Tu non sei pratico degli uomini moderni, tutto qui. Per divertirsi, per trovare gioia, per sentirsi felici, hanno bisogno di rovinarsi i nervi.”
Passavano fattorini in bicicletta con immense cataste di pacchi pericolanti, camioncini caricavano e scaricavano, gigantesche pile di dolci e montagne di fiori si disfacevano sotto l’assalto del pubblico anelante, lampadine si accendevano e spegnevano, strane canzoni simili ad urli rimbombavano da ogni parte.
Dovunque arrivassero, era il medesimo spettacolo. Andare e venire, comprare o impaccare, spedire e ricevere, imballare e sballare, chiamare e rispondere. E tutti guardavano continuamente l’orologio, tutti correvano, tutti ansimavano col terrore di non fare in tempo e qualcuno crollava, boccheggiando, sotto l’incalzante marea di pacchi, plichi, cartoncini, calendari, strenne, telegrammi, lettere, carte, biglietti, eccetera.
“Mi avevi detto” osservò il bue “che era la festa della serenità, della pace, del riposo dell’animo.”
“Già” rispose l’asinello. “Una volta era così. Ma, cosa vuoi, da qualche anno, all’avvicinarsi del Natale, gli uomini vengono morsi da una misteriosa tarantola e non capiscono più niente. Ascoltali, del resto.”
Il bue ascoltò, stupito. Per le strade, nei negozi, negli uffici, nelle fabbriche, uomini e donne si scambiavano l’un l’altro, come automi, delle monotone formule: buon Natale, auguri, auguri, a lei, grazie altrettanto, auguri, auguri, felici feste, grazie, auguri, auguri, auguri. Era un brusio che riempiva la città.
“Ma ci credono?” chiese il bue “Vogliono veramente così bene al prossimo?”
L’asinello tacque.“ E se ci ritirassimo un po’ in disparte?” suggerì il bovino.
“Ho ormai la testa ch’é un pallone.”
Sgusciarono attraverso le cateratte vorticose d’automobili, si allontanarono un poco dal centro, dalle luci, dal frastuono , dalla frenesia.
“Dimmi, tu che sei pratico” chiese il bue, ancora poco persuaso “ma sei proprio sicuro che non siano usciti tutti pazzi?”
“No, no, è semplicemente il Natale.”

Ma ti ricordi, quella notte, a Betlemme, la capanna, i pastori, quel bambino? era freddo, anche lì, eppure c’era una pace, una soddisfazione. Come era diverso!”
“E’ vero. E quelle zampogne lontane, che si sentivano appena appena.”
“E la stella? Chissà che non ci sia ancora. Le stelle di solito hanno vita lunga.”
“Ho idea di no” disse il bue, scettico. ”C’è poca aria di stelle, qui.”
Alzarono i musi a guardare , non si vedeva niente. Sulla città c’era solo un soffitto di caligine.

Dino Buzzati da ”Corriere d’informazione”, 25 dicembre 1959