perchè questo peregrinaggio sulla Terra??

Si suppone la conoscenza della Dottrina Cattolica in linea di massima. Qui si dà spazio al chiarimento di punti che rimanessero lacunosi per alcuni utenti.

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perchè questo peregrinaggio sulla Terra??

Messaggioda Mari » mar nov 11, 2008 11:19 pm

Dal Catechismo primario, prima parte, primo punto:

Perché dobbiamo parlare di Dio?

Perché l'uomo è per natura e per vocazione un essere religioso. Da Dio viene e a Dio ritorna. L'uomo è creato per vivere in comunione con Dio, nel quale trova la propria felicità. [214, 384]


Mi rende perplessa questa frase: "l'uomo è creato per vivere in comunione con Dio..."


Mi hanno insegnato che l'uomo, in principio, è stato creato per vivere per sempre sulla terra, in condizioni perfette e in pace con tutti, vegetazione e animali compresi. Ma a causa del peccato adamico, tutto questo si interruppe e fù necessario il sacrificio di Gesù Cristo per far sì che gli uomini potessero essere perdonati dal peccato e riottenere, nel futuro escatologico, il paradiso perduto con le sue condizioni perfette.

Ora invece ho capito che l'uomo anela alla ricongiunzione con Dio infatti, dopo la morte, se in grazia di Dio lo raggiunge e poi, nella resurrezione finale, anche col corpo glorificato, potrà vedere Dio in una Terra anch'essa glorificata (correggetemi se ho sbagliato a capire).

Ma se l'uomo anela alla comunione con Dio, perchè è stato creato così, sulla Terra e in carne e ossa? come mai Dio non l'ha creato direttamente in cielo?

Perchè questo peregrinaggio sulla Terra, vivendo nel peccato, nelle malattie, nella continua lotta con gli altri simili, imperfetti e peccatori?

Grazie, Mari
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Re: perchè questo peregrinaggio sulla Terra??

Messaggioda GrisAdmi » mer nov 12, 2008 12:21 am

Mi hanno insegnato che l'uomo, in principio, è stato creato per vivere per sempre sulla terra, in condizioni perfette e in pace con tutti, vegetazione e animali compresi. Ma a causa del peccato adamico, tutto questo si interruppe e fù necessario il sacrificio di Gesù Cristo per far sì che gli uomini potessero essere perdonati dal peccato e riottenere, nel futuro escatologico, il paradiso perduto con le sue condizioni perfette.


La filosofia, prima ancora della Rivelazione, ci insegna che l’uomo non può aspirare alla beatitudine se non in Dio. La vita eterna su questo mondo, per quanto priva di dolore e di problemi (anzi, proprio perché priva di dolori e di problemi) diventerebbe, a lungo andare, di una noia mortale, un vero e proprio incubo (un inferno, in quanto l'inferno è proprio la lontananza da Dio, dal fine ultimo della nostra esistenza). Questo perché l’uomo sarebbe bloccato in un cattivo infinito in cui non potrebbe accedere alla pienezza dell’essere ed alla verità. Un uomo abbandonato a se stesso ed alla propria limitatezza ontologica. Solo in Dio l’uomo può appagare la sua sete d’essere e di verità.

Sul tema, ti rimando al Trattato sulla Beatitudine di San Tommaso d’Aquino:

http://www.esserecattolici.com/modules. ... le&sid=151

Si tratta di una lettura molto impegnativa, ma che vale la pena di seguire.

Ma se l'uomo anela alla comunione con Dio, perchè è stato creato così, sulla Terra e in carne e ossa? come mai Dio non l'ha creato direttamente in cielo?


Perché altrimenti Dio non avrebbe creato degli uomini, ma degli angeli. L’uomo è composto di anima e corpo, è un ente spirituale incarnato e, pertanto, intrinsecamente spazio-temporale. Ed ecco perché la beatitudine dei santi non potrà essere completa fino a che i loro corpi non risorgeranno.

Perchè questo peregrinaggio sulla Terra, vivendo nel peccato, nelle malattie, nella continua lotta con gli altri simili, imperfetti e peccatori?


Perché Dio ci ha voluti fare solidali nel peccato di Adamo per poterci fare solidali nella grazia di Cristo. E’ vero, la nostra vita può essere terribile, ma nella misura in cui rifiutiamo la grazia di Cristo. Per chi è nella completa sequela di Cristo, ogni evento della vita (persino quello che l’uomo carnale, per parafrasare S. Paolo, considera il più orrendo) è un dono di Dio per la nostra santificazione. E che questa non sia una mera utopia è dimostrato dalle vite dei santi, i quali, spesso in mezzo alle più atroci sofferenze, hanno saputo vivere la loro vita come un dono sublime di Dio e pregustare già qui sulla Terra le beatitudini celesti. Da qui, anche, l’importanza che la Chiesa ha sempre dato alla venerazione dei santi.
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Re: perchè questo peregrinaggio sulla Terra??

Messaggioda predestinato74 » mer nov 12, 2008 12:53 am

Salmo 27,8 Di te ha detto il mio cuore: "Cercate il suo volto";
il tuo volto, Signore, io cerco.

Salmo 42,3 L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente:
quando verrò e vedrò il volto di Dio?

L'uomo è un essere inquieto e le cose, come le creature, non riescono a sfamare la sua fame di infinito.
Dio solo può farlo ed è lui stesso che ci ha donato questa inquietudine, questa fame di infinito.
I beni materiali possono dare una soddisfazione temporanea, ma presto o tardi la fame incolmabile si farà risentire. Non c'è Paradiso terrestre che tenga, il nostro cuore ci dice "Cercate il suo volto".
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Re: perchè questo peregrinaggio sulla Terra??

Messaggioda Mari » mer nov 12, 2008 10:33 pm

Grazie.... avrò di che meditare.
Intanto mi accingerò alla lettura di San Tommaso d'Aquino... :)
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Re: perchè questo peregrinaggio sulla Terra??

Messaggioda GrisAdmi » mer nov 12, 2008 11:16 pm

Prenditi il tempo che ti serve. Si tratta, lo capisco, di una lettura abbastanza impegnativa. Soprattutto per chi non abbia una previa formazione filosofica. Per quanto abbia ridotto le argomentazioni dell'Aquinate ai passaggi più essenziali e chiari.
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