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Tutto parte da Alain Stoffen, giovane pianista con il problema della timidezza, che si rivolge al “Celebrity center” di Scientology a Parigi per risolvere i suoi problemi. L’organizzazione lo incoraggia, lo sostiene, e nel frattempo gli chiede un mucchio di soldi, per vitamine, saune, trattamenti con il famoso “elettrometro”, che serve a calcolare lo stato di salute mentale.

Stoffen viene convinto a dare a Scientology ben 45 mila euro per corsi e sedute di rieducazione, senza avere quel sollievo che cercava. Alla fine ha deciso di denunciare l’organizzazione e il Tribunale francese gli ha dato ragione, condannando il “Celebrity center” e la libreria Sel a 600 mila euro di multa. “Associazione a delinquere con finalità di truffa” l’accusa della procura, che ha ottenuto le condanne di cinque persone, tra le quali il leader di Scientology in Francia, Alain Frank Rosenberg, che ha subito la condanna più pesante. Dovrà infatti pagare 10 mila euro di multa e scontare due anni di carcere.

L’ennesima condanna subita dall’organizzazione in Francia non è una sorpresa. Le istituzioni la ritengono una setta, e non hanno nessuna intenzione di riconoscerla come regione, cosa che accade già negli Stati Uniti. Georges Fenech, presidente della commissione interministeriale Milviludes contro le sette, ha confermato che, in caso di un’altra condanna, “Scientology sarà quasi sicuramente dissolta d’ufficio”, nonostante abbia solo in Francia 45 mila seguaci.

L’organizzazione ha protestato contro la condanna, e ha annunciato che ricorrerà in Cassazione e poi alla Corte europea dei diritti dell’uomo; sono state anche organizzate delle manifestazione davanti al palazzo di giustizia di Parigi per la libertà di religione. È proprio questo il tema dirimente. La “setta dei vip” pretende che anche la Francia, e l’Europa in generale, la consideri una religione vera e propria, come già accade in America. Ma le istituzioni europee, e i vari paesi, sono finora più propensi a considerarla una setta. Il Tribunale francese non ha giudicato le leggi fissate da Hubbard, la base delle credenze delle organizzazione, per timore di essere accusata di non rispettare la libertà di culto, ma si è concentrata sulle frequenti estorsioni di denaro nei confronti degli adepti. Scientology è stata condannata per “avere approfittato della vulnerabilità degli ex adepti per sottrarre loro importanti somme di denaro”.