Arkeon

Per "minoritari" si intende sia a livello numerico che di notorietà o altro... tuttavia non si tratta di un elenco accademico che li comprenda tutti, ma pastorale, ovvero sulla base della richiesta di informazioni da parte di persone coinvolte.

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Re: Arkeon

Messaggioda flaminia » ven mag 09, 2008 8:00 pm

hai ragione, ma non ho capito dove dovevo scrivere... scusate me ho poca dimestichezza con il pc.
Purtroppo ho frequentato i seminari di Arkeon per qualche anno e fortunatamente ne sono uscita un pò per volta, non è così semplice capire certe manipolazioni mentali effettute su di te.
Seguo la vicenda perchè vorrei nel mio piccolo informare altre persone dall'ingresso nelle psicosette. poi ognuno è libero di scegliere, ma quando sono entrata io non esisteva l'informazione critica o forse io non la cercavo in rete perchè ritenevo di non averne bisogno.
La paura e la vergogna spesso portano a voltarsi dall'altra parte e lasciarsi tutto alle spalle. Conosco persone che ci hanno rimesso tanto a livello personale, famiglie distrutte e persone spaesate per aver capito in che inganno ed illusione avevano creduto per tanto tempo.
grazie per l'accoglienza di questo sito.
Voi avete fatto degli studi su questo gruppo? vi sono arrivate segnalazioni in privato?
So che avevano cercato con insistenza di parlare con membri del Gris anche a Gubbio lo scorso anno.
E' un gruppo molto controverso, da un lato cercavano di essere accreditati dalla Chiesa , da un altro a seconda della convenienza.... negano tutto ciò.
Facevano psicoterapia anche senza averne titoli e capacità. Bastava spendere 15.000 € per aver il titolo di "maestro" e a quel punto si sentivano onnipotenti con chiunque spacciando consigli a tutti. Un disastro.
ciao
flaminia
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Re: Arkeon

Messaggioda Amministratore » sab mag 10, 2008 3:26 pm

Cara flaminia, sia chiaro: il nostro non voleva essere un rimprovero, ma un invito. Diciamo che è molto meglio per tutti se si sa qualcosa delle persone con cui si sta parlando.
Per inserire la tua presentazione, è sufficiente che tu vada nella sezione "Autopresentazioni" e crei una discussione apposita.
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Re: Arkeon

Messaggioda pennanera » sab mag 10, 2008 3:28 pm

Ciao Flaminia,
di do il mio benvenuto qui e se poi ti ripresenterai nella sezione apposita “Per conoscerci – Autopresentazioni” ti ridarò un più forte benvenuto.
Approfittando della tua disponibilità ad informare, mi interesserebbe capire, in base alla tua esperienza, quali siano i motivi o le promesse che spingano ad aderire ai programmi Arkeon. Quali elementi possano far capire che qualcosa non funzioni e quanto sia facile o difficile uscire se uno ad un certo punto capisse che quelle proposte non facciano più per lui?
A presto
Pennanera
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Re: Arkeon

Messaggioda algoritmo70 » dom mag 11, 2008 4:00 pm

Cara Flaminia spero anch'io di ridarti il benvenuto nella bacheca autopresentazioni,ma comprendo anche che ricominciare a vivere nella libertà richiede tempo e nuovo adattamento,trovare nuovi amici è sempre bello grazie.Algoritmo70. :D
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Re: Arkeon

Messaggioda Country » sab mag 17, 2008 11:27 am

Come ho anticipato nella pagina delle presentazioni, ho frequentato Arkeon per molti anni e ne ho avuto un'esperienza decisamente positiva. Anzi, direi senza dubbio che è stato lo strumento che mi ha portato ad una Fede più adulta, profonda e consapevole, ma che soprattutto mi ha offerto la possibilità di incontrare e riconoscere l'amore e di formare una famiglia. Sto cercando di capire perchè per alcune persone è stata un'esperienza totalmente diversa dalla mia, ma non credo ci si trovi di fronte nè ad una setta e tutte le porcherie che i media hanno riportato, nè a forme più o meno forti di condizionamento mentale o cose del genere.

Vi riporto qualche link e l'articolo di Raffaella Di Marzio. La dott.sa Di Marzio aveva anche un forum in cui si parlava di Arkeon, ma è stato oscurato. Se li conoscete già, vi chiedo di scusarmi, solo non li ho visti tra i materiali presenti nel forum. Vi chiedo scusa se è un po' lungo, ma vedo che di articoli lunghi ne sono già stati postati su questo thread.

- Pagina di Wikipedia (non dice molto, ma è sempre un po' meglio di sriscia la notizia).

http://it.wikipedia.org/wiki/Arkeon

- Discussione su un newsgroup

http://groups.google.it/group/free.it.r ... 71c?hl=it#

- Articolo su Arkeon di Raffaella Di Marzio

http://www.dimarzio.it/srs/modules/news ... toryid=148

_____________________________________________________________

Essere o non essere setta: QUESTO è il problema

Argomento: News Data: 21/2/2008


Quando l'informazione diventa dogma, i comitati diventano tribunali, gli esperti diventano guru e le persone rimangono, comunque, vittime.


Articolo di Raffaella Di Marzio

Articolo tratto da La gazzetta del Mezzogiorno, 15 Febbraio 2008, p.2.


Caso setta, blitz romano della polizia

Ottanta adepti di “The sacred path” sorpresi in un albergo della capitale: anche un prete L’attività della presunte setta “the Sacred Path”continuerebbe, almeno apparentemente. Lo dimostrerebbe il blitz, compiuto dalla polizia di Roma, in un albergo della capitale. Gli agenti hanno trovato il presunto santone, Vito Carlo Moccia, 55 anni, barese, insieme con un’ottantina di persone, impegnate a partecipare a una riunione più o meno rituale, con tanto di candele. Fra loro, anche un sacerdote e uno psicologo.

Gli agenti hanno interrotto l’incontro, hanno generalizzato i partecipanti e sequestrato alcuni documenti e le stesse candele utilizzate. L’incartamento investigativo è stato poi trasmesso al pubblico ministero inquirente, il sostituto barese Francesco Bretone. Stando alle indagini sfociate nella notifica di alcune informazioni di garanzia a ottobre scorso, il “gruppo dirigente” della presunta setta avrebbe diffuso - con un certo consenso e una popolarità anche televisiva - il metodo psicologico innovativo “ Arkeon”. La sede di “The Sacred Path” è a Bari.



Prendendo spunto da questa notizia, vorrei fare alcune riflessioni in merito a quattro questioni che, in questo articolo, vengono affrontate simultaneamente poichè sono strettamente collegate tra loro:


1) il modo approssimativo e/o aggressivo di fare informazione (di cui l'articolo della Gazzetta del Mezzogiorno è solo un pallido e sbiadito esempio)


2) il modo in cui alcune agenzie mediatiche, gruppi di professionisti esperti e di cittadini si sono impadroniti e stanno attualmente gestendo il caso ARKEON, nome attribuito ad un percorso sperimentato e ideato da Vito Carlo Moccia


3) le conseguenze generate da una gestione dei conflitti tra sistemi sociali che mira non alla risoluzione e composizione dei conflitti stessi ma ad una loro estremizzazione, allo scontro tra le diverse parti, che in alcuni casi può arrivare alla organizzazione di gruppi di pressione che si attivano per mettere in atto minacce, intimidazioni, e alimentare, comunque, un clima di tensione sociale


4) il modo di affrontare lo studio e la ricerca sulle nuove forme di religione, spiritualità e le nuove forme di aggregazione che mirano a potenziare le capacità umane e dare una risposta (religiosa, filosofica, antropologica) alle domande dell’uomo su se stesso, sul senso della vita e della morte. In questo ambito la difficoltà dello studioso sta nel comporre e verificare le diverse narrazioni, quelle di chi è entusiasta e di chi è scontento, di chi ha avuto benefici e di chi si è sentito o è stato realmente abusato



Per quanto mi riguarda mi trovo coinvolta nel caso Arkeon mio malgrado, poichè, fino a qualche mese fa, non ero a conoscenza neanche dell’esistenza di questo gruppo.

Qualche tempo fa ho ricevuto una strana email da uno dei maestri di ARKEON, i cui seminari sono stati sospesi dall’ottobre del 2007, dopo circa un anno e mezzo di indagini iniziate il 20 Giugno 2006 e la consegna di alcuni avvisi di garanzia. Erano e sono indagate dalla Procura della Repubblica di Bari sei persone, tra le quali Vito Carlo Moccia.

Una persona che si identificava con nome e cognome mi chiedeva aiuto perchè lui, la sua famiglia e le famiglie di altri aderenti allo stesso gruppo erano state oggetto di alcune trasmissioni televisive, articoli giornalistici e discussioni in Internet nelle quali ARKEON veniva definito “psicosetta” o “psicosetta satanica”, il loro fondatore “guru” o “caposetta” e loro, tutti in blocco, o poveri plagiati oppure (peggio) complici delle malefatte del “capo-setta”.

Questa persona mi indicò alcuni link dai quali si accedeva alle registrazioni delle trasmissioni, ad articoli di giornali e forum di discussione nei quali un certo numero di persone (non si sa mai quante persone dal momento che si usano gli pseudonimi) denunciavano gli abusi subiti nella “psicosetta” ARKEON.

Il maestro di ARKEON che mi ha contattato mi aveva anche chiesto dei chiarimenti su cosa fosse il lavaggio del cervello e il plagio (voleva sapere come funzionasse il processo per cercare di capire se c’era qualcosa in lui che non andava) e io l’ ho invitato a leggere alcuni miei articoli pubblicati su questo portale.

La cosa che mi lasciò perplessa fu la motivazione con la quale questa persona mi aveva scritto: chiedeva aiuto in quanto, come membro della “setta”, era stato travolto, insieme a decine di altre persone, e intere famiglie, da una ondata mediatica di fronte alla quale si sentiva “indifeso”, “confuso”, “sbigottito”, “smarrito” e "impotente", poichè, essendo definito membro di una setta, risultava anche, di conseguenza, “plagiato” e quindi qualsiasi cosa dicesse o facesse non sarebbe stata presa in considerazione da nessuno. Chi ascolterebbe un plagiato?

Non mi era mai capitato di ricevere una richiesta di aiuto simile a questa.

Le richieste di aiuto che ricevo sono quelle di famigliari di persone che sono entrate a far parte di qualche gruppo e che chiedono aiuto per ritrovare il loro congiunto. Oppure mi scrivono persone che sono uscite da una setta e chiedono come fare per ritornare alla loro vita di prima, recuperando la serenità perduta. Ricevo anche semplici richieste di informazioni su gruppi di vario genere da parte di enti o di privati.

Mi colpirono due cose: la prima fu che la persona in questione mi diceva che all’interno di ARKEON era iniziato da tempo un processo di riflessione e di autocritica, provocato anche dall'ondata mediatica e dalle accuse a loro carico. Mi diceva anche che probabilmente c’erano stati dei casi di abuso in qualche seminario e che l’aver appreso questa cosa li aveva profondamente segnati e li aveva spinti ad autoesaminarsi e a sottoporsi all’esame di enti esterni a loro. Il loro tentativo era quello di capire dove avevano sbagliato e cosa potevano fare per correggere e, se possibile, migliorare, il percorso ideato dal loro fondatore.

Il fatto che una “psicosetta” si dimostrasse disponibile a fare autocritica mi colpì perchè, anche quando sono attaccate, le "sette" si difendono chiudendosi e attaccando i critici con le stesse modalità o con maggiore ferocia.

L’autocritica è l’ultima cosa che fanno i gruppi settari.

La seconda cosa che mi colpì fu che il maestro di ARKEON mi disse di avermi contattato a titolo personale e che il fondatore, il “capo-setta”, non ne sapeva nulla.

Nelle sette non succede mai che un adepto prenda iniziative del genere (specie durante un attacco proveniente dall'esterno) senza autorizzazione del “ capo”.

Poichè non si trattava di un fuoriuscito ma di un maestro di Arkeon, vicino e solidale con il fondatore, la cosa mi stupì e cominciai a chiedermi: mi trovo veramente davanti a una setta?

Era indubbio che all’interno di ARKEON qualcuno aveva sbagliato abusando di alcune persone e c’erano alcune cose poco chiare, ma l’intera organizzazione poteva essere tacciata di essere una “psicosetta”?

Al di là delle finte e ridicole precisazioni di chi afferma che “setta” non è un termine dispregiativo, sappiamo tutti che, quando si taccia un gruppo di essere una “setta” si intende un sistema pericoloso, dove vengono perpetrati abusi sistematici sulle persone e dove i più deboli vengono indotti a pensare e a compiere azioni che, altrimenti, non avrebbero mai compiuto. La “setta” tende a fagocitare i suoi membri nel sistema separandoli dagli altri sistemi di appartenenza (famiglia, amici ecc.), la setta prosciuga i beni materiali e le risorse mentali delle persone che ne fanno parte, molte delle quali vi entrano con l’inganno, senza rendersi conto di cosa sia veramente il gruppo a cui aderiscono.

Potrei continuare ancora per molto sulla descrizione di cosa è una “setta”, ma rimando alla lettura di autori come S.Hassan e M. Singer e, per una visione critica della loro teoria, M. Introvigne, M. Aletti e altri. Per ulteriori approfondimenti, anche in questo portale si trovano una serie di articoli sull’argomento.

Mentre iniziavo a raccogliere informazioni sul caso ARKEON cercavo anche di riflettere e di non lasciarmi influenzare troppo dai media e dalle testimonianze lette, tutte molto critiche.

Le trasmissioni che avevo visto erano organizzate come dei processi in cui si sa già chi è colpevole. Ai “cattivi” veniva, di fatto, impedito di parlare, tranne che in un caso: una trasmissione di Maurizio Costanzo, in cui due membri di ARKEON sono stati invitati e hanno parlato senza essere interrotti.

Ho letto anche i messaggi delle persone che in un forum raccontano la loro esperienza “devastante” in ARKEON e, sullo stesso forum, ho letto anche i messaggi dei membri di ARKEON che cercavano di dire la loro e rispondere alle critiche: venivano di volta in volta ridicolizzati, o peggio, tanto che, alla fine, hanno rinunciato.

In ogni caso, le testimonianze dei critici erano molto pesanti:segnalavano episodi, azioni e pratiche discutibili, riprovevoli e anche penalmente rilevanti.

Dopo questa prima ricognizione delle informazioni che circolavano sulla rete e di quelle diffuse dalle varie trasmissioni, ho cercato il Sito Web di ARKEON per leggere la loro versione dei fatti o almeno il loro modo di presentarsi, ma i loro siti erano stati oscurati e quindi in rete rimanevano solo le testimonianze dei critici.

Ho cercato notizie di Arkeon in altri ambiti, in ambienti universitari e centri di studio, ma nessuno sapeva dire nulla in proposito, se non quello che avevano detto i media.

Preso atto di questa situazione ho ritenuto giusto ascoltare anche l’altra parte in causa, non solo perchè si trattava di una richiesta di aiuto da parte di una persona veramente sofferente (io attribuisco un valore identico alla sofferenza, sia che essa sia sperimentata da una vittima delle “sette” sia che sia sperimentata da una vittima degli “antisette”) ma anche e soprattutto perchè credo che lo studio di un fenomeno sia valido e accurato solo se si ascoltano tutte le parti in causa.

Dopo qualche tempo ha preso contatto con me il fondatore di ARKEON, Vito Carlo Moccia, il quale mi ha messo a disposizione i risultati di una ricerca (peraltro ancora da completare) fatta su ARKEON da un ente istituzionale riconosciuto a livello internazionale e mi ha detto di aver parlato con alcuni dirigenti del GRIS (Gruppo di Ricerca e Informazione Socioreligiosa) chiedendo anche a loro che il percorso di ARKEON fosse studiato per verificare tutto ciò che di sbagliato c’era stato e c’era ancora e quanto di positivo vi si potesse ritrovare.

Dopo aver visionato il rapporto del centro di cui ho parlato sopra e aver verificato che il desiderio di autocritica c’era e che il fondatore e gli altri membri più vicini a lui erano disponibili a farsi conoscere, ho accettato l’invito a partecipare ad un incontro informativo con allievi e maestri di ARKEON.

La motivazione di questo incontro era quella di presentarmi e di farmi conoscere (naturalmente erano sospettosi e non si fidavano più degli “studiosi” o dei giornalisti), e di chiedere la loro collaborazione per portare avanti uno studio su ARKEON. L’incontro sarebbe stato anche il momento adatto per fare alcune interviste e per riflettere su quanto stava avvenendo (campagna mediatica compresa).

Questo incontro si è svolto il 9 febbraio 2008 a Roma. Erano presenti allievi, coppie, famiglie con figli, genitori di allievi, in totale quasi un centinaio di partecipanti. C’erano professionisti, casalinghe, psicologi, medici ecc. ecc.

La sala era stata preparata con le sedie in cerchio. Dopo esserci seduti una persona ha messo al centro della sala una bella candela piuttosto grande, che è stata accesa. So che per i membri di Arkeon il fuoco ha un significato simbolico. Per questo motivo non mi sono stupita che quel simbolo fosse presente. Inoltre, mi ricordava le serate estive di diversi anni fa, quando sulla spiaggia, di sera, insieme ad altri giovani ci divertivamo ad accendere il fuoco e a sederci tutti intorno per raccontarci le nostre storie.

Subito dopo esserci seduti Vito Carlo Moccia mi ha brevemente presentato e mi ha dato la parola. Ho colto l’occasione per risalire agli inizi dei miei studi sul fenomeno settario, per spiegare le ragioni per cui ancora oggi, dopo circa 15 anni, continuo a impegnarmi in questo ambito di studio, ricerca e aiuto, e, in particolare, del mio interesse ad approfondire il caso ARKEON.

Ho esposto da una prospettiva molto critica le mie considerazioni su come i vari media-associazioni-comitati hanno condotto la feroce campagna contro di loro e ho indicato quelle che potrebbero essere le chiavi di lettura del fenomeno.

Mentre parlavo osservavo le persone intorno a me: ho visto persone piangere raccontando gli effetti devastanti e le sofferenze che la campagna mediatica ha avuto sulla loro famiglia, sui loro figli, sul loro lavoro. Ho visto persone spaventate e timorose di parlare non perchè avessero fatto qualcosa di male ma perchè traumatizzate da quanto stava loro accadendo.

Tutte quelle persone non avevano mai, in tanti anni, assistito alle scene descritte nei forum e non sapevano nulla degli abusi di cui parlavano le persone che raccontavano le loro esperienze in televisione. Cadevano letteralmente dalle nuvole.

Durante la mattinata, mentre ascoltavo e talora intervenivo, osservavo il modo di porsi degli “adepti” di fronte al “guru”. Vito Carlo Moccia è stato, durante l’incontro, salutato da tutti con affetto e gratitudine ma è stato anche criticato con vigore da qualcuno, poi sostenuto da altri, che, pur rinnovandogli stima e gratitudine, non si sono certo mostrati reticenti nel dirgli quello che pensavano di lui, di ARKEON e di quanto stava accadendo, sollecitando l’intero “cerchio” a darsi da fare per chiarire e definire il percorso ARKEON in modo da evitare ulteriori fraintendimenti e, soprattutto, fatti gravi come quelli di cui qualcuno è accusato.

Mentre avveniva questo osservavo le reazioni: si vedeva chiaramente che in quel “cerchio” e in quel contesto Moccia non era il capo indiscusso. Nessuno gli ha chiesto: cosa dobbiamo fare? Chi voleva prendeva la parola facendo riflessioni personali su quello che sta accadendo ad Arkeon, nessuno è stato censurato e nessuno ha offerto soluzioni preconfezionate.

Vito Carlo Moccia non ha cercato di rispondere, ma sembrava, piuttosto, ascoltare e riflettere.

Un altro elemento che, a mio avviso, è significativo è questo: nonostante lo sbigottimento e la sofferenza che si potevano percepire nei presenti, non ho sentito NESSUNO, denigrare, offendere o rivelare segreti di coloro che sono fuoriusciti da ARKEON e che oggi diffondono le loro esperienze e testimonianze sui media.

La maldicenza verso i fuoriusciti e la rivelazione di segreti per metterli in cattiva luce sono un altro aspetto tipico delle “sette”.

Parlando dei loro “nemici” i presenti mostravano piuttosto profondo dispiacere per la possibilità che qualcuno avesse subito abusi nei seminari e incredulità di fronte alla ferocia di alcuni di questi fuoriusciti.

A proposito di questo ho sentito raccontare perfino di violenze fisiche e ho visto con i miei occhi lettere di minaccia, intimidazioni ecc.

Negli ultimi due anni chiunque è entrato in contatto con Arkeon, ha ospitato (prima della loro sospensione, nell’ottobre 2007) le persone che partecipavano ai seminari, ha intrapreso studi su Arkeon (non finalizzati alla sua denigrazione), ha parlato pubblicamente in termini positivi del percorso ecc. ecc. ha dovuto subire intimidazioni e minacce di vario genere.

Si è costituto anche un comitato che si firma “I familiari delle tante vittime del demonio Vito Carlo Moccia” il quale dice di essere costretto all’anonimato “per tutelare i loro famigliari dalla ripercussioni negative che verrebbero perpetrate nei loro confronti da parte del Moccia per rappresaglia” e che ha inviato a decine di persone lunghi fax nei quali afferma che “ospitare i seminari di arkeon, equivale ad essere complici delle malefatte del Moccia e probabilmente anche perseguibile sia penalmente sia civilmente”.

Nella campagna diffamatoria della stampa e della televisione sono finiti anche due sacerdoti attirati con l’inganno da certi giornalisti esperti in questa modalità di fare ”informazione” e ripresi dalle telecamere nonostante le proteste e prima che potessero riprendersi dall’ amara sorpresa.

Non è necessario sottolineare come questi metodi di pressione vadano a svantaggio di tutti e contribuiscano a fare altre vittime, oltre a quelle che ci sono state.

Credo che la modalità più correta di affrontare questi conflitti sia quella di lasciar fare a ciascuno il suo “mestiere”.

Le procure, gli avvocati e le forze dell’ordine hanno dei compiti precisi che stanno già svolgendo da tempo. Le persone indagate dovranno difendersi dalle accuse e, se non ci riusciranno, dovranno pagare per i reati commessi, chi è convinto di essere stato danneggiato ha fatto il suo dovere, che era quello di denunciare.

Perchè accanirsi, allora?

Ma torniamo al 9 febbraio e alla mia osservazione.

Un altro aspetto che mi ha colpito, sapendo che ARKEON nasce all’interno di un percorso REIKI (che oggi è del tutto abbandonato) è che un certo numero di persone presenti, nel momento di condividere la loro esperienza in ARKEON,mi hanno raccontato di essere tornati o di essersi convertiti alla fede cattolica.

Ho parlato con persone separate da molti anni che si sono sposate in chiesa, con persone che hanno fatto una vita dissoluta e si sono battezzati in età adulta, ho parlato con alcoolisti e tossicodipendenti che hanno superato la loro dipendenza e oggi svolgono un’attività rispettabile, sono sposati secondo il rito cattolico e hanno bambini che hanno scelto di battezzare a loro volta.

Altre persone, invece, mi hanno detto di essere agnostiche o atee, ma di rispettare la fede degli altri.

Lo scambio di informazioni, riflessioni e suggerimenti è andato avanti fino alle 15 circa quando si è deciso di fare una pausa per pranzare.

A quel punto la mia impressione-sensazione non era quella di chi si trova dentro un gruppo settario, non mi sembrava che ne avesse le caratteristiche.

Certo, si trattava solo di una prima impressione, non era una esperienza di ARKEON durante un seminario o un intensivo, era solo un primo contatto. Anche questo, comunque è un inizio da cui partire, un tassello da cui cominciare a costruire un mosaico suscettibile di approfondimenti, aggiustamenti e verifiche.

Mi trovavo di fronte a due realtà decisamente opposte l’una all’altra: quella descritta dai media e in Internet, e quella che vedevo con i miei occhi.

Che la verità come al solito stesse nel mezzo?

Forse i membri di Arkeon presenti non erano tutti sotto influenza del lavaggio del cervello?

Oppure fingevano tutti quanti con me in una rappresentazione teatrale ben orchestrata per ingannarmi?

Se qualcuno è appassionato di complottismo potrebbe abbracciare anche questa ipotesi. Allo stesso modo si potrebbe immaginare un complotto colossale ai danni di Arkeon da parte di qualcuno, ma anche questo è complottismo puro e personalmente non ho interesse a interpretare la realtà in termini di ipotesi e complotti.

Torno dunque ai fatti e al 9 febbraio scorso.

Durante la pausa pranzo, abbiamo visto entrare alcune persone che abbiamo subito identificato come agenti della DIGOS. Siamo stati invitati a consegnare i nostri documenti, gli agenti hanno sequestrato la candela, il manifestino di Arkeon appeso fuori dalla porta della sala, un computer, delle videocassette e anche alcuni manifesti del mio sito che avevo portato quella mattina (non c’è problema, sono lieta di farne omaggio alla Digos di Roma).

Subito dopo ci è stato detto che, poichè eravamo persone informate dei fatti, ad alcuni di noi sarebbe stato chiesto di rispondere ad alcune domande.

Non so esattamente quante deposizioni siano state firmate, ma tra le altre c’era anche la mia.

Dopo circa tre ore di formalità ci sono stati restituiti i documenti e ci è stato consentito di ritornare nella sala e riprendere la riunione. Nessuno era andato via, a parte chi doveva partire, e in molti hanno condiviso la loro esperienza. Ho avuto modo di ascoltare alcune testimonianze che mi saranno utili per lo studio che ho intrapreso. L'incontro si è concluso intorno alle ore 20.

Per quanto mi riguarda vorrei cercare di rimanere fuori dalla baraonda, di avvicinarmi il più possibile alla verità, di osservare un fenomeno sociale per descriverlo.

ARKEON, come molti altri movimenti e gruppi presenti in Italia e nel mondo, è un percorso nel quale si sono ritrovate persone che, come molte altre che frequentano altri gruppi, cercano risposte su se stessi, sulla vita, sulla morte, il dolore, la sofferenza. E’ un piccolo sistema sociale con tutte le dinamiche tipiche dei sistemi sociali, all’interno dei quali c’è sempre una certa dose di “manipolazione”.

Tutto sta a comprendere se questa manipolazione supera o no un certo livello di intensità, se le persone vengono rispettate nella loro libertà, nei loro sentimenti, nella loro sensibilità oppure no.

Per quanto riguarda me ho imparato dai miei errori a non affrettare troppo le conclusioni e a non formulare giudizi sull’onda dell’emotività, del rancore, dell’ indignazione.

Procedo, dunque, con la mia ricerca su Arkeon e sono disponibile ad accogliere le testimonianze di persone che si sentono danneggiate da questo percorso, che hanno sofferto a causa di ARKEON così come accolgo le testimonianze degli altri.

Il giorno 17 febbraio 2008 un utente di questo portale ha postato per la prima volta nei Forum invitando a fare qualche riflessione su ARKEON. Chi fosse interessato può leggere i vari interventi che ritengo utili per comprendere le dinamiche interne al gruppo e anche le critiche che provengono dall’esterno.

Fino ad oggi, oltre alle esperienze ascoltate durante l’incontro (una quindicina), ho ricevuto la disponibilità di altre 30 persone che hanno frequentato seminari e che hanno avuto benefici all’interno di ARKEON e di 3 persone che criticano il percorso e si dichiarano danneggiate da esso.

Le 30 persone di ARKEON mi hanno fornito il loro nome e cognome, delle tre persone “scontente”, due sono fuoriuscite (di loro conosco nome e cognome), la terza si presenta come madre di una persona che frequenta ARKEON, ma di lei non conosco le generalità.

Ringrazio tutte queste persone per la loro disponibilità e rimango in attesa di ulteriori contributi, da qualunque “fronte” provengano.

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Re: Arkeon

Messaggioda pennanera » sab mag 17, 2008 10:10 pm

Quoto al 100% quanto detto da algoritmo
...trovare nuovi amici è sempre bello grazie

Uno dei motivi principali per i quali mi sono iscritto a questo forum è proprio questo, con il desiderio di condividere esperienze e far tesoro di quelle degli altri, per cui aspetto con ansia di risentirti, Flaminia.
Per Country:
mi piacerebbe anche a te fare delle domande simili a quelle che ho fatto a Flaminia. E' sicuramente interessante avere su questo forum una persona che abbia un parere positivo su questa realtà così da avere a disposizione più pareri discordi da confrontare. La tua citazione del pensiero della Di Marzio è utile e puntuale, però mi interesserebbe di più conoscere il tuo pensiero più approfonditamente. Spero che farai pervenire ulteriori post dove potrai spiegare perché per te è stata un'esperienza positiva, e anche a te vorrei fare la stessa domanda che ho fatto a Flaminia: quali sono i motivi o le promesse che ti hanno spinta ad aderire ai programmi Arkeon? Mi interesserebbe capire come si entra in questi programmi e come si svolgono, come è organizzata la struttura quanto impegna in termini di tempo e di risorse. Vorrei sapere se hai mai avuto dubbi su questa realtà e se si quando.
Ti ringrazio anticipatamente per la tua disponibilità.
Un abbraccio
pennanera
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Re: Arkeon

Messaggioda brunodb2 » dom mag 18, 2008 7:33 am

GIP di Monza: infondata e con insufficienti elementi la denuncia inoltrata dall’aderente di Arkeon
17/05/2008

Così il GIP di Monza, Dottoressa Licinia Petrella, risponde, accogliendola, la richiesta di archiviazione del PM, Dr. Vincenzo Fiorillo, della denuncia per diffamazione pervenuta alla Procura della Repubblica di Monza, contro il Presidente del CeSAP, un ex maestro e un fuoruscito del gruppo Arkeon, il Sentiero Sacro.
Ricordiamo che a seguito della partecipazione ad alcune puntate della trasmissione televisiva ‘Tutte le mattine’ di Maurizio Costanzo, su Canale 5, la Dr.ssa Tinelli e due convenuti alla stessa trasmissione, ricevevano una citazione per diffamazione, con richiesta di oltre 4 milioni di euro di danni dal fondatore di Arkeon e dai rappresentanti di società da lui stesso fondate.
Tale massiccia e spropositata azione giudiziaria proseguiva con la richiesta dell’oscuramento del sito del CeSAP (http://www.cesap.net) e in particolare del forum, ove comparivano le prime testimonianze critiche su Arkeon, e successivamente con centinaia di denunce per diffamazione, uguali tra loro, presentate da membri e maestri del Sentiero Sacro nelle diverse Procure d’Italia.
Nell’Ottobre del 2007 il PM di Bari, Dr. Francesco Bretone, dopo una prima fase di indagine, indagava sei membri di Arkeon, tra cui il fondatore, per associazione a delinquere finalizzata all’abuso della professione medica e psicologica, truffa, violenza privata, maltrattamento su minori.
Tre di loro, proprio per aver presentato la medesima denuncia per diffamazione già citata, vengono anche indagati per calunnia.
Nel frattempo il CeSAP, grazie ad una Ordinanza del Tribunale di Bari, è riuscita a tutelare la libertà di espressione degli utenti che utilizzano il forum, ricevendo un giudizio di merito da parte del Giudice Ordinario, Dottor Michele Salvatore per l’attività di tutela da danni derivanti da false psicoterapie.
Nel corso del tempo diverse sono state le manifestazioni di solidarietà anche da parte di membri che nel frattempo sono fuorusciti dal Sentiero Sacro, e numerose le richieste di remissione di querela.
Lo stesso PM, Dr. Fiorillo nella richiesta di archiviazione, presentata nel giugno del 2007, sottolinea come gli articoli e le affermazioni oggetto di querela non integrino gli estremi del reato per il quale si procede, e ciò sia per il difetto dell’animus diffamandi, sia – soprattutto – per la indeterminatezza del soggetto diffamato.
Con riferimento a tale ultimo punto, infatti, si richiama la giurisprudenza della S.C. per la quale “il reato di diffamazione è costituito dall’offesa della reputazione di una persona determinata e non può essere ravvisato nel caso in cui vengano pronunciate o scritte frasi offensive nei confronti di una o più persone appartenenti ad una categoria anche limitata se le persone cui le frasi si riferiscono non sono individuabili” (Cass. Se. V 91/189090); od ancora Cass. Sez. V 89/184516, per cui “la individuazione dell’effettivo destinatario dell’offesa è condizione essenziale ed imprescindibile per attribuire ad essa una rilevanza giuridica-penale …”.
Nel caso che ne occupa, le asserzioni delle quali si afferma la lesività riguardano – genericamente – l’associazione “The Sacred Path” ed associazioni similari, o, più in generale, un “metodo” (il metodo Arkeon appunto), senza che venga mai citata l’odierna P.O. né vengano forniti altri elementi che consentano di individuarla.
E ancora si evidenzia la insussistenza negli indagati del necessario ‘animus diffamandi’, posto che la Tinelli ha dato voce alle numerose segnalazioni ricevute aventi ad oggetto i supposti rischi (ma anche i supposti vantaggi, data la presenza nel relativo sito Internet anche di svariate missive di sostegno al metodo) cui sarebbero esposti gli aderenti alle associazioni che adottano il “metodo Arkeon”, mentre M. e F. hanno riferito le proprie esperienze personali. In entrambi i casi nel legittimo esercizio del diritto di critica, e senza travalicare il criterio della continenza (che non viene violato quando si abbia “una esposizione ed una critica civile, anche se vivace”, che dunque abbia luogo “in termini di adeguatezza e usi forme espressive corrette, anche senza evitare coloriture e toni aspri” e “polemici”.


Dr.ssa Lorita Tinelli

COMUNICATO STAMPA del 15 Maggio 2007

Fonte: http://www.cesap.net/index.php?option=c ... 2&Itemid=1

Ciao :D

Bruno
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Re: Arkeon

Messaggioda Country » mer giu 04, 2008 10:45 am

Ciao Pennanera,
scusa se ti rispondo solo ora, ma no, non ci ho ripensato, è solo che le tue domande richiedono un po' di riflessione che posso fare solo nel tempo libero. Scusa anche se non le cito, non ho ancora imparato ad usare gli strumenti del forum.

Arkeon è stato un'esperienza positiva perchè è stata l'esperienza che mi ha permesso di incontrare l'amore e trasformarlo in progetto di vita, matrimonio, famiglia, figli, speriamo nipotini ma non dipende da me. Mi ha dato la possibilità di avere un dialogo con i miei genitori dove prima c'era rabbia e separazione, di aprirmi alla fede, parallelamente ho fatto un cammino "tradizionale" del tutto al di fuori di Arkeon. Credo che questi siano stati per me i principali aspetti positivi di Arkeon, ma non gli unici.

Quali sono stati i motivi per cui ho scelto Arkeon. Prima di Arkeon la mia vita era normale, cioè in linea con quello che ci si poteva aspettare da me alla mia età, venivo da una famiglia non perfetta ma neanche particolare, avevo amici, amori, interessi, gioie e dolori. Mi confrontavo con la fede ma non troppo, diciamo che rimandavo il problema a giorni migliori.

E avevo dentro tutta una serie di domande umane che non trovavano ancora risposta. Non cercavo una fede religiosa diversa da quella cattolica, sapevo che, seppur in maniera disordinata, credevo in Dio Padre Onnipotente e in Gesù Cristo suo figlio e preferivo approfondire quello che del cattolicesimo non capivo o non mi trovava d'accordo, piuttosto che cercare un'altra religione "su misura".

In Arkeon ho trovato prima di tutto la libertà. Cioè il terreno in cui ascoltare e provare a rispondere alle mie domande. Ma questo da un punto di vista umano, per questo vi dicevo che Arkeon non è paragonabile ad un MRA, perchè magari tocca tangenzialmente l'aspetto religioso della vita, ma non propone una dottrina o una alternativa alla fede di ognuno. E in questo ho trovato proprio quello che cercavo: non volevo un cammino di fede, avevo altre esperienze più adatte per questo, nè una terapia, volevo solo umanamente ascoltare, comprendere, condividere profondamente quello che ero con gli altri.

Il resto, l'amore, la famiglia, la fede è venuto dopo questo.

Non so se questa lunga digressione abbia risposto alla tua domanda, se vuoi sarò più precisa la prossima volta.

Per le altre cose posso dirti che non c'era una struttura in cui si entrava, chi voleva, faceva i seminari nei tempi che voleva, decidendo volta per volta. Per il tempo impiegato, i seminari duravano di solito un week-end, gli intensivi 5 o 6 giorni, se vuoi contare i giorni all'anno, posso dirti che ero "impegnata" in media sui 20 giorni all'anno non consecutivi, ma distribuiti appunto nell'arco dell'anno. Se per risorse intendi quelle economiche, pagavo il seminario quando lo facevo, se ti interessa credo che in giro su internet puoi trovare i prezzi di ogni seminario.

Come ha detto l'amministratore del forum spetta alla Magistratura far luce su eventuali reati. Penso però che una così feroce campagna mediatica, che non ha risparmiato neanche i sacerdoti, non aggiunga nulla ad una corretta informazione o agli esiti di una indagine. Aggiunge invece grandi sofferenze a tanti che, solo per aver partecipato ai seminari, si vedono sbattuti, facce comprese in tv, con commenti assurdi mostrando momenti intimi e delicati, le lacrime, la benedizione del padre..., linkati e riportati qua e là su tutta internet, e accostati nei grafici dei quotidiani nazionali a chi ha commesso delitti che mi fa rabbrividire il solo nominarli. La mia preghiera quotidiana è anche per tutte queste persone innocenti che, a causa di tutto questo sensazionalismo, hanno o stanno silenziosamente soffrendo chiedendosi ancora il perchè, con la fiducia nella Giustizia, nella verità e, per noi Cristiani, nella carità che possano tornare ad una vita serena.
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Re: Arkeon

Messaggioda pennanera » sab giu 07, 2008 6:14 pm

Ciao Country e grazie per le risposte.
In effetti è difficile spiegare tutto in una volta, ma per il momento quello che hai detto è qualcosa. Tuttavia non mi è ancora sufficiente per capire che cosa sia Arkeon. Considera che io ne ho sentito parlare per la prima volta in questo forum, quindi rileggiti tutti i post e dimmi se quello che è stato detto fino ad ora sia in grado di far capire la questione ad un ignorante in materia come lo sono io.
Di domande il tuo intervento me ne suggerisce tante, ma non vorrei ingolfare il ragionamento. Se ti va di continuare andiamo per gradi perché voglio capire.
Comincio con questa:
Se Arkeon non è un movimento religioso e se, (come ho letto da qualche parte dove viene risposto alle accuse di abuso della professione medica e psicologica), non è neanche un programma dove si fa lavoro psicologico, che cos'è?
Grazie per la tua prossima risposta.
Pennanera

Ps.: per citare un pensiero di altri basta premere Quote nella barra degli strumenti per scrivere e ti appare in automatico la scritta quote tra parentesi quadre. Tra le due scritte quote tra parentesi quadre incolla la parte che vuoi citare, la quale ovviamente avrai copiato dal messaggio originale.
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Bari, al via il processo Arkeon: 11 gli imputati

Messaggioda Generale Specifico » ven mar 19, 2010 4:24 am

18 marzo 2010 - 17:51
Bari, al via il processo Arkeon: 11 gli imputati

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E’ cominciato a Bari il processo Arkeon a 11 persone accusate di associazione per delinquere, truffa, esercizio abusivo della professione medica, violenza privata e maltrattamenti su minori. L’inventore del “metodo Arkeon” è, secondo l’accusa, Vito Carlo Moccia, 58enne di Noicattaro. I fatti contestati si riferiscono al periodo ‘99-2008. Chi soffriva di tumori, aids o infertilità, si rivolgeva alla “psico-setta” sperando in una guarigione: 10mila i casi denunciati. Dalle indagini del pm Francesco Bretone emerge che Moccia induceva le vittime a credere per esempio di aver subito abusi sessuali in tenera età, facendogli sborsare fino a 100mila euro per le terapie.
Hanno chiesto di costituirsi parti civili l’Associazione nazionale familiari vittime delle sette, il Centro studi abusi psicologici, il Codecons, l’Ordine barese degli psicologi, l’Arcigay e 4 persone, tra cui la mamma di una delle vittime. La decisione della Corte si conoscerà il 23 giugno.

Fonte:

http://www.antennasud.com/sezioni/news/ ... -imputati/
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Re: Arkeon

Messaggioda Generale Specifico » ven mar 19, 2010 4:38 am

Questo è il servizio relativo alla notizia del TG5 di ieri:

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