Teologia mormone

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Teologia mormone

Messaggioda Hermes » dom dic 22, 2013 1:43 am

Riporterò in questo thread alcune riflessioni sulla dottrina mormone, per cercare di comprenderne l'essenza e le ragioni, con obbiettività, per quel che è possibile.
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Re: Teologia mormone

Messaggioda Hermes » dom dic 22, 2013 1:43 am

(1) La Theosis e il rapporto creatore-creatura

A questo argomento credo spetti la posizione di testa, è certamente il più caratterizzante per il mormonismo. Qui parlo del mormonismo in generale, e vale anche per la chiesa SUG.
Quindi lasciamo da parte le sciocchezza su Dio che avrebbe avuto rapporti carnali con Maria (non è dottrina :fronte: ), per capire (capre, non giustificare ad ogni costo) il mormonismo si parte da qui.

Per i cristiani mainstream la Theosis, la divinizzazione dell'uomo resuscitato ha un senso particolare che certamente conoscete, ma rispolveriamo alcuni concetti base (risparmiatemi le citazioni bibliche, magistero ecc. vado a braccio). E se sbaglio mi corigerete.
Dopo Armagheddon, il giudizio universale purgatorio ecc. l'uomo resuscitato e glorificato si ritrova a godersi la visione divina, che è possibile perché ormai purificato dal peccato e reso il più possibile simile a Dio, in modo che sia possibile vederlo "così come Egli è". La parola fondamentale è "simile", cioè NON uguale, il che fa capire che la theosis, la divinizzazione, è un innalzamento della creatura verso il creatore che "ci adotta" come suoi figli. La creatura non può comunque diventare in tutto e per tutto uguale a Dio perché tra creatura e creatore esiste una differenza che non potrà mai essere superata: la creatura ora è divenuta immortale, ma ciò non cancella che è stata creata, Dio è eterno. La divinizzazione è come un cristallo che viene fatto brillare da una luce, che ne trasforma l'aspetto ma non ne cambia radicalmente l'essenza.
Siamo dunque figli di Dio, ma adottati.

Per il mormonismo invece non è così, gli uomini non sono figli per adozione, ma figli letteralmente (ma lasciamo perdere la storia sui rapporti sessuali di Dio eh...).
In questo, si vede che il mormonismo non è che una riedizione moderna dello gnosticismo. In verità Joseph Smith non ha inventato niente, ha ripreso molte delle letture che fece in gioventù, poiché non era per niente quel ragazzotto di campagna ignorante che si vuol fare credere (e qui rimanderei a un'opera fondamentale di D. Michael Quinn: Early Mormonism and the Magic World View, 650 pp. - era uno storico mormone alla BYU, poi scomunicato dalla chiesa ma rimase lostesso mormone, senza chiesa).

Per capire la questione senza troppe complicazioni, semplifichiamo un po' e rifacciamoci ad una famosa metafora gnostica sulla creazione: Dio è come un fuoco che prorompente emana luce, calore e ogni tanto qualche tizzone ardente che svolazza finché giunge all'estremo della portata del suo calore. A quel punto il tizzone ardente può cadere all'esterno per poi spegnersi nel buio, oppure rivolgersi verso la sua sorgente e tentare il ritorno. Il luogo in cui ciò accade è il nostro mondo, nel quale dobbiamo deciderci se rivolgerci alla materia amorfa e lì finire la nostra esistenza, o se riscoprire la scintilla divina che è in noi e tentare di tornare alla sorgente, dove l'uomo può tornare ad essere quello che era.

I mormoni hanno una concezione molto simile, quando uso immagini di questo genere nelle mie lezioni trovo sempre un riscontro entusiasta. La derivazione dallo gnosticismo non è accettata ufficialmente, ma la simpatia c'è di sicuro.
L'unica chiesa cristiana mainstream che si avvicina a quella mormone per la Theosis è quella ortodossa (certe interpretazioni teologiche che però la chiesa cattolica ha condannato come eretiche), non per niente sono tanti i mormoni che se dovessero lasciare la loro chiesa, dichiarano che appunto opterebbero più per gli ortodossi, che per altro.

Rimane la questione: come è possibile la completa divinizzazione, la crescita dei figli di Dio allo stato di Dio, se gli uomini sono stati creati, quindi non eterni? Ecco, il punto è che per la teologia mormone l'essenza dell'uomo è coeterna a Dio. L'uomo non è creato corpo e anima dal nulla, ma Dio Padre genera un corpo spirituale per delle "intelligenze" che sono eterne. Concetto questo, che non ha riscontro nella Bibbia, né in nessun'altra teologia cristiana.

E qui abbiamo, come conseguenza, un'altra differenza enorme: il Padre genera figli spirituali, ma senza un corpo materiale, invece noi sappiamo che per la teologia cattolica Dio crea l'uomo e la sua anima dal nulla e contemporaneamente, non è che prima crea l'anima e poi il corpo.
Ecco quindi un'altra peculiarità del mormonismo: la credenza in un'esistenza spirituale degli uomini PRECEDENTE alla loro nascita sulla terra. Una specie di iperuranio platonico insomma.
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