L'Eucaristia secondo Giustino Martire

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L'Eucaristia secondo Giustino Martire

Messaggioda GrisAdmi » dom nov 16, 2008 6:22 pm

Giustino Martire (100-162/168) visse praticamente agli albori del cristianesimo ed è stato uno dei primi apologisti cristiani. E’ possibile (data l’estrema vicinanza con i tempi apostolici) che fosse stato istruito nella fede da qualcuno che l’aveva appresa direttamente dagli apostoli. Nell’anno 150, questi scrisse una Prima Apologia (poi seguita da una Seconda Apologia) in difesa del cristianesimo. Da quest’opera estrapolo un breve brano in cui si parla del Sacramento dell’Eucaristia così come era vissuto dai cristiani di quell’epoca. Giustino ci descrive ciò che accadeva nei termini di una pratica consolidata e diffusa, cosa che rende estremamente probabile anche da un punto di vista meramente storico che questi ci descriva un modo di intendere e celebrare la Messa che risale direttamente agli apostoli. I nostri amici TdG saranno sconvolti dall’apprendere di come questi primi cristiani, tra i quali sicuramente ne sopravvivevano ancora alcuni di quelli che avevano conosciuto gli apostoli, avessero una liturgia praticamente identica a quella della Chiesa cattolica di oggi (e del passato).

L'Eucaristia

LXV. - 1. Noi allora, dopo aver così lavato chi è divenuto credente e ha aderito*, lo conduciamo presso quelli che chiamiamo fratelli, dove essi si trovano radunati, per pregare insieme fervidamente, sia per noi stessi, sia per l'illuminato**, sia per tutti gli altri, dovunque si trovino, affinché, appresa la verità, meritiamo di essere nei fatti buoni cittadini e fedeli custodi dei precetti, e di conseguire la salvezza eterna.
2. Finite le preghiere, ci salutiamo l'un l'altro con un bacio.
3. Poi al preposto*** dei fratelli vengono portati un pane e una coppa d'acqua e di vino temperato; egli li prende ed innalza lode e gloria al Padre dell'universo nel nome del Figlio e dello Spirito Santo****, e fa un rendimento di grazie per essere stati fatti degni da Lui di questi doni.
4. Quando egli ha terminato le preghiere ed il rendimento di grazie, tutto il popolo presente acclama: "Amen". La parola "Amen" in lingua ebraica significa "sia".*****
5. Dopo che il preposto ha fatto il rendimento di grazie e tutto il popolo ha acclamato, quelli che noi chiamiamo diaconi distribuiscono a ciascuno dei presenti il pane, il vino e l'acqua consacrati e ne portano agli assenti.


E' carne e sangue di quel Gesù incarnato

LXVI. - 1. Questo cibo è chiamato da noi Eucaristia, e a nessuno è lecito parteciparne, se non a chi crede che i nostri insegnamenti sono veri, si è purificato con il lavacro per la remissione dei peccati e la rigenerazione, e vive così come Cristo ha insegnato.
2. Infatti noi li prendiamo non come pane comune e bevanda comune; ma come Gesù Cristo, il nostro Salvatore incarnatosi, per la parola di Dio, prese carne e sangue per la nostra salvezza, così abbiamo appreso che anche quel nutrimento, consacrato con la preghiera che contiene la parola di Lui stesso e di cui si nutrono il nostro sangue e la nostra carne per trasformazione, è carne e sangue di quel Gesù incarnato.******
3. Infatti gli Apostoli, nelle loro memorie chiamate vangeli, tramandarono che fu loro lasciato questo comando da Gesù, il quale prese il pane e rese grazie dicendo: "Fate questo in memoria di me, questo è il mio corpo". E parimenti, preso il calice e rese grazie disse: "Questo è il mio sangue"; e ne distribuì soltanto a loro. […]


Nel giorno chiamato "del Sole"*******

LXVII. - 1. Da allora noi ci ricordiamo a vicenda questo fatto. E quelli che possiedono, aiutano tutti i bisognosi e siamo sempre uniti gli uni con gli altri.
2. Per tutti i beni che riceviamo ringraziamo il creatore dell'universo per il Suo Figlio e lo Spirito Santo.
3. E nel giorno chiamato "del Sole" ci si raduna tutti insieme, abitanti delle città o delle campagne, e si leggono le memorie degli Apostoli o gli scritti dei Profeti, finché il tempo consente.
4. Poi, quando il lettore ha terminato, il preposto con un discorso ci ammonisce ed esorta ad imitare questi buoni esempi.
5. Poi tutti insieme ci alziamo in piedi ed innalziamo preghiere; e, come abbiamo detto, terminata la preghiera, vengono portati pane, vino ed acqua, ed il preposto, nello stesso modo, secondo le sue capacità, innalza preghiere e rendimenti di grazie, ed il popolo acclama dicendo: "Amen". Si fa quindi la spartizione e la distribuzione a ciascuno degli alimenti consacrati, ed attraverso i diaconi se ne manda agli assenti.
6. I facoltosi, e quelli che lo desiderano, danno liberamente ciascuno quello che vuole, e ciò che si raccoglie viene depositato presso il preposto.******** Questi soccorre gli orfani, le vedove, e chi è indigente per malattia o per qualche altra causa, e i carcerati e gli stranieri che si trovano presso di noi: insomma, si prende cura di chiunque sia nel bisogno.
7. Ci raccogliamo tutti insieme nel giorno del Sole, poiché questo è il primo giorno nel quale Dio, trasformate le tenebre e la materia, creò il mondo; sempre in questo giorno Gesù Cristo, il nostro Salvatore, risuscitò dai morti. Infatti Lo crocifissero la vigilia del giorno di Saturno, ed il giorno dopo quello di Saturno, che è il giorno del Sole, apparve ai suoi Apostoli e discepoli, ed insegna proprio queste dottrine che abbiamo presentato anche a voi perché le esaminiate.


[Giustino, Apologia Prima, XV-XVII]

*Giustino si riferisce evidentemente al Batteismo.

** Vale a dire il battezzato.

*** Il celebrante, vale a dire il sacerdote (ancora oggi, in alcune zone d’Italia, il parroco viene anche chiamato “prevosto”).

**** Chiarissimo riferimento alla Trinità.

***** Ancora oggi le chiese cattoliche risuonano di questo Amen a questo punto della celebrazione.

****** Ecco la presenza reale del corpo e del sangue di Cristo nell’Eucaristia, cosa negata da tanti che oggi si dicono cristiani.

******* E’ la domenica, con buona pace dei “sabatisti”.

******** E’ quella raccolta di offerte che si fa ancora oggi durante la Santa Messa, quella che i TdG si onorano di non fare.
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Re: L'Eucaristia secondo Giustino Martire

Messaggioda Generale Specifico » dom nov 16, 2008 6:38 pm

Grazie mille per aver postato questo brano, è davvero molto, ma molto istruttivo.
Credo che tutti i cattolici potrebbero trovare molti "puntelli" per la propria fede (nella Chiesa) leggendo e meditando le opere dei Padri della Chiesa come Giustino.
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Re: L'Eucaristia secondo Giustino Martire

Messaggioda predestinato74 » dom nov 16, 2008 8:28 pm

Generale Specifico ha scritto:Grazie mille per aver postato questo brano, è davvero molto, ma molto istruttivo.
Credo che tutti i cattolici potrebbero trovare molti "puntelli" per la propria fede (nella Chiesa) leggendo e meditando le opere dei Padri della Chiesa come Giustino.


verissimo. proprio in questi giorni sto leggendo questi scritti, dove tra le altre cose, troviamo anche il riferimento alla forma della Croce così come era conosciuta dai cristiani. Chiarissimo che egli conosce la croce tradizionale su cui Gesù fu ucciso, non certo il palo.

Il motivo per cui la sto leggendo è verificare cosa dice sul "Logos innato nelle stirpi" e come valutava le somiglianze tra la dottrina e il culto cristiani e quelli pagani.
Argomento che un buon tdg come anche qualche protestante di 3^generazione, tirerà fuori per dimostrare che la Chiesa avrebbe scopiazzato dai culti pagani.
Giustino non si meraviglia di tali somiglianze, anzi le addita in difesa del cristianesimo!
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Re: L'Eucaristia secondo Giustino Martire

Messaggioda pennanera » dom nov 16, 2008 11:36 pm

Grazie Trianello per questa lettura così chiara ed educativa. Certamente molto utile per dare più convinzione alla fede di un cristiano e alla sua appartenenza alla Chiesa cattolica. Mi verrebbe la tentazione di farla leggere a qualche TdG che conosco io, ma dubito che la accetterebbero, pare che i primi cristiani ed il loro insegnamento come ce li consegna la storia e come li tramanda la Chiesa cattolica non vadano bene. Penso come queste figure ed il loro prezioso insegnamento per figurare la Chiesa primitiva sfuggano alla abbondante letteratura geovista, la quale quando vi attinge lo fa in maniera parziale; ho mai trovato infatti nella letteratura della Soc. Tdg una trattazione ampia, ma neppure sintetica, essenziale e limpida (come questa e tante altre di Trianello) su qualche cristiano delle origini...se nella letteratura geovista ci fosse sarei interessato a sapere dove si trovi. Ogni tanto però quando serve a puntellare qualche dottrina geovista ti citano, senza trattazione completa, ma col sistema mordi e fuggi (o taglia e cuci), qualche figura cristiana delle origini, penso a quel qualcuno che dicevo prima che una volta mi sfoderò un bel Papia di Gerapoli II sec. (San Papia per la Chiesa cattolica, guarda caso) tanto per far intendere quanto le loro dottrine millenaristiche fossero agganciate alla Chiesa delle origini. Mi sembra un po' pochino per una organizzazione che si pone come unica erede della originale Chiesa primitiva. Mi aspetterei intere pubblicazioni sulle opere dei primi apologisti, sui primi martiri, sui primi cristiani se mi si deve far credere che questa organizzazione di Geova è l'unica vera continuazione di quella Chiesa là, tradita poi dalla presunta grande apostasia.... Forse però è comprensibile perché non vengano fatte.
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Re: L'Eucaristia secondo Giustino Martire

Messaggioda GrisAdmi » lun nov 17, 2008 6:49 pm

La questione è che Giustino si riferisce ai riti di una comunità nella quale sopravvivevano (molto probabilmente) anche alcuni cristiani che avevano conosciuto gli apostoli (cristiani dell'epoca apostolica, appunto) i quali, secondo i TdG avrebbero dovuto essere degli unti. In più, Giustino descrive il rito dell'Eucaristia come un qualcosa di già consolidato e diffuso, il che rende oltremodo probabile, se non certo, da un mero punto di vista storico che si tratti dello stesso rito che celebravano gli apostoli (con le relative implicazioni di tipo teologico-dogamtico). Di fronte a questo tipo di testimonianze le dottrine dei TdG scricchiolano pericolosamente, perché se questa Chiesa di cui ci parla Giustino aveva già apostatato, allora dovremmo far risalire la grande apostasia praticamente alla Chiesa apostolica (vale a dire che già la Chiesa apostolica sarebbe stata una Chiesa di apostati) e, pertanto, al periodo della stesura del Nuovo Testamento, con tutti i paradossi che ne deriverebbero.
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Re: L'Eucaristia secondo Giustino Martire

Messaggioda Generale Specifico » sab nov 22, 2008 6:16 am

Uhm... è vero.
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Re: L'Eucaristia secondo Giustino Martire

Messaggioda predestinato74 » sab nov 22, 2008 10:57 am

Trianello ha scritto: pertanto, al periodo della stesura del Nuovo Testamento, con tutti i paradossi che ne deriverebbero.


probabilmente i tdg risolvono il paradosso della stesura affermando che " Dio scrive diritto su righe storte". Detto in altre parole, che Dio, nonostante l'apostasia della Chiesa, le ha fatto comunque conoscere attraverso il popolo o la gerarchia, quali erano i libri ispirati.

il che ha una sua logica. Il problema allora si porrebbe in questi termini:
"Dio scrive diritto su righe storte"; benissimo, ma se nonostante gli uomini, Dio ha saputo far riconoscere e custodire il canone, perchè non ha fatto altrettanto con l'interpretazione del suddetto? Ovvero la Tradizione di cui parla Paolo?
Perchè fare le cose a metà?
Se è vero che Dio ha la capacità di far riconoscere agli uomini la sua parola dalle parole umane, e di farla custodire nei secoli (nonostante l'apostasia), perchè non l'ha fatto in modo pieno, facendo conoscere anche l'autentica interpretazione dei testi?

No, secondo loro avremmo dovuto aspettare Russel o Lutero o Smith o.......ecc ecc.
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Re: L'Eucaristia secondo Giustino Martire

Messaggioda GrisAdmi » sab nov 22, 2008 6:55 pm

probabilmente i tdg risolvono il paradosso della stesura affermando che " Dio scrive diritto su righe storte". Detto in altre parole, che Dio, nonostante l'apostasia della Chiesa, le ha fatto comunque conoscere attraverso il popolo o la gerarchia, quali erano i libri ispirati


Di sofismi se ne possono inventare tanti per difendere l'indifendibile. La questione è che, comunque, la posizione dei TdG risulterebbe notevolmente indebolita con l'aggiunta di questo ulteriore passaggio "logico".
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Re: L'Eucaristia secondo Giustino Martire

Messaggioda Giorgio1122 » dom nov 23, 2008 8:06 pm

Questa lettera Apologetica, mi ricorda quando brucavo furi dall'ovile , per é stata molto istruttiva.
Da quando i Testimoni di Geova dissero che la Chiesa aveva avuto periodi bui i padri della Chiesa per me sono stati molto fondamentali.
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Re: L'Eucaristia secondo Giustino Martire

Messaggioda Sandro » lun nov 24, 2008 4:55 pm

Un'utile avvertenza per quanto riguarda il valore di "verità cattolica"reperibile presso i Padri.

Poiché l'approfondimento e la delucidazione della dottrina, fino a chiare formulazioni dogmatiche, ha richiesto del tempo in seno alla stessa Chiesa, e poiché una stessa persona può aver maturato una chiarezza maggiore di espressione nei propri scritti, la Chiesa avverte che essa ritiene come validi esponenti della Sacra Tradizione solo quei Padri e all'interno di essi solo quelle espressioni dei Padri che sono in sintonia con quanto insegnato ufficialmente dal Magistero.

Questo criterio, più che ragionevole, basta e avanza a squalificare i maldestri tentativi del geovismo di voler mettere alcuni Padri, le cui espressioni dottrinali sono ambigue, contro la dottrina della Chiesa.
Un esempio probante che tale manovra sia illegittima lo si può ricavare trasformandola in boomerang, ovvero prendere l'insegnamento sfasato di qualche TG non ancora provvisto di "accurata conoscenza" e pretendere che sia dimostrativo contro la dottrina ufficiale insegnata dal Corpo Direttivo. La risposta del CD sarà ovvia: la fonte della dottrina è data dalla ufficialità. Il CD risponde solo di ciò che lui, tramite i suoi stampati, ha insegnato.
E noi continueremo sull'esempio osservando che la Sede ufficiale della WT da un lato non potrà non approvare tutto ciò che il TG sprovvisto di accurata conoscenza avrà insegnato di esatto nello stesso momento che si arroga il diritto e il potere di sconfessare tutto ciò che avrà insegnato di inesatto.
«In patientia vestra possidebitis animas vestras»... aliorumque. (Lc 21,19)
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Re: L'Eucaristia secondo Giustino Martire

Messaggioda Giorgio1122 » ven nov 28, 2008 7:34 pm

Infatti quando i TDG citano qualche Padre della Chiesa omettono di dire tutto cio che va contro la dottrina umana del Corpo Direttivo.Quindi non citano mai le opere.
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