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Sentire le voci, l'appello dei medici

MessaggioInviato: mer feb 15, 2012 11:12 pm
da Armando
Sentire le voci, l'appello dei medici:
«Non sempre è un problema psichiatrico»
http://www.corriere.it/salute/disabilit ... ea4a.shtml
Appello internazionale degli psicologi e degli psichiatri a far uscire allo scoperto chi soffre di allucinazioni uditive. In pratica chi sente le voci. Non è sempre sintomo di disturbi psichiatrici. Non è motivo per essere considerati matti. E le voci non sono sempre negative o spaventose e alcune persone le vivono come una compagnia e si sentono sole se le perdono. Potrebbero anche essere sintomo di traumi o abusi subiti in età giovanile ed entrati in un oblio obbligato dalla psiche stessa.

LE ASSOCIAZIONI - La frequenza del fenomeno nella popolazione generale è comunque tale che ha portato alla costituzione in diversi Paesi di associazioni di persone che «sentono le voci». Associazioni che recentemente si sono unite nel network Intervoice. La Rete accoglie decine di storie analoghe anonimamente raccontate sui blog. Alla ricerca di simili. Per non sentirsi soli e anormali. Di allucinazioni verbali si parla a Roma da oggi al 18 febbraio, nell'ambito del congresso della Società italiana di psicopatologia (Sopsi). Presente anche il massimo esperto mondiale in questo campo: Ralph Hoffman, dell'università di Yale. Sta studiando, con la risonanza magnetica funzionale, le diverse aree cerebrali attivate nel momento in cui si sentono le voci: in assenza di un disturbo psicotico, sono le stesse che si "attivano" nel dormi-veglia. Quelle che emettono le onde alfa registrabili dall'elettroencefalogramma. Le stesse eccitate quando si entra in meditazione.

CHI NE SOFFRE - In Italia soffrono più o meno ufficialmente di allucinazioni uditive oltre due milioni di persone. Ma si stima che possano essere anche il doppio, proprio perché si tende a non parlarne. Stesso discorso a livello planetario: oltre 140 milioni, altrettanti di cui non si sa. E come dar loro torto: in passato molti hanno finito la loro vita in un manicomio per questo. E' sempre accaduto dalla notte dei tempi, se non si veniva considerati Cassandre o soggetti in linea diretta con le divinità. Altri semplicemente tollerati perché geniali: pittori quali Vincent Van Gogh e Ligabue ne sono esempio. Voci o rumori che non provengono dall'esterno, ma dal proprio interno.

L'ALLUCINAZIONE - L'allucinazione è una percezione che si manifesta in assenza di una reale stimolazione del relativo organo di senso: la persona sente o vede o percepisce con l'olfatto, il gusto o il tatto qualcosa che in realtà non c'è. «Tra le allucinazioni, quelle uditive a contenuto verbale (voci) si verificano nel 70% delle persone con diagnosi di schizofrenia», dice Mario Maj, neuropsichiatra dell'università di Napoli e presidente della Società europea di psichiatria. Ciò però non significa che siano collegabili a un disturbo mentale. Dice Giuseppe Tissi, responsabile del Centro psico-sociale dell'ospedale Sacco di Milano: «Gli studi di Marius Romme, università di Maastricht, su 15 mila persone - spiega - hanno evidenziato che una percentuale compresa tra il 2 e il 4% della popolazione è coinvolta. E in due terzi di questi non esiste alcuna patologia psichiatrica». Spiega Maj: «Tradizionalmente, si è sempre ritenuto che la comparsa di allucinazioni uditive verbali avvenisse esclusivamente nell'ambito di patologie mentali, malattie del cervello (come l'epilessia e i tumori cerebrali) o stati di intossicazione. Al di fuori di queste situazioni, veniva finora considerato "normale" sentire le voci nelle fasi di addormentamento o di risveglio (fino al 25% della popolazione generale) o dopo la morte di una persona cara (sentire la voce del defunto). In questi ultimi anni, invece, diversi studi hanno documentato che allucinazioni uditive a contenuto verbale possono manifestarsi, nello stato di veglia e al di fuori del contesto del lutto, anche in persone che non hanno altri sintomi di patologia mentale, che hanno un funzionamento sociale e lavorativo del tutto normale e che non provano alcun disagio in rapporto al sintomo (8-15% della popolazione). Per loro voci che consigliano, guidano, incoraggiano o criticano. A volte si attribuisce ad esse un significato "spirituale"". Attenzione però. La causa potrebbe anche essere di origine traumatica: una violenza sessuale, un'aggressione, una catastrofe naturale. È molto importante, e quasi mai semplice, individuare questo trauma sepolto nella memoria della persona. In apparenza inaccessibile. Sottolinea Maj: «Una storia relegata nell'oblio che, secondo studi recenti, si associa ad un rischio doppio di avere allucinazioni uditive verbali e circa sei volte maggiore di sentire voci che commentano o comandano». Pensieri e ricordi interpretati come di origine esterna. In apparenza oblio, nella realtà una "memorizzazione" attraverso canali cerebrali diversi. Ma di che tipo sono le voci sentite quando realmente c’è una patologia mentale? Frequentemente "dialogano tra loro" o "si riferiscono al soggetto in terza persona", hanno spesso una valenza emozionale negativa. Tipico dei pazienti psicotici, l’interpretazione delle voci in chiave delirante: dovute, per esempio, ad apparecchi impiantati nel loro cervello.

Mario Pappagallo
13 febbraio 2012 (modificato il 14 febbraio 2012)