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La GMG, un antidoto contro le sette

MessaggioInviato: mer lug 27, 2011 7:50 pm
da Citocromo
LA GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ, UN ANTIDOTO CONTRO LE SETTE

di Luis Santamaría del Río*

MADRID, martedì, 26 luglio 2011 (ZENIT.org).- Recentemente un giornalista mi ha chiesto se la Giornata Mondiale della Gioventù (GMG), che si terrà tra meno di un mese a Madrid, possa essere considerata come un antidoto o una forma di prevenzione rispetto al fenomeno delle sette e delle nuove religiosità. La mia risposta affermativa è stata semplice, ma penso che una domanda così intelligente e profonda come questa meriti una risposta più estesa, che vorrei dare qui in qualche modo.
Nell’agosto del 2010, Papa Benedetto XVI, principale promotore di questo evento ecclesiale, ha pubblicato un lungo messaggio per invitare i giovani di tutto il mondo alla GMG di agosto del 2010. Questo documento può darci un’idea del perché la GMG può rappresentare un buon elemento di prevenzione (e guarigione) di fronte alla realtà delle sette.
Quando il successore dell’apostolo Pietro fa riferimento alle aspirazioni dei giovani, afferma a tutto tondo che “l’uomo è veramente creato per ciò che è grande, per l’infinito” e che “è un controsenso pretendere di eliminare Dio per far vivere l’uomo”.
Nel nostro mondo secolarizzato, che ha voluto espellere da numerosi ambiti qualunque elemento religioso in quanto arretrato o irrazionale, si sono moltiplicate le offerte alternative, nel tentativo di colmare il conseguente vuoto di senso. Superstizione e magia, esoterismo e occultismo, New Age, sette più o meno nocive e correnti fondamentaliste interne alle grandi religioni, costituiscono un panorama multireligioso che continua a ricordarci che l’uomo è un essere religioso, vincolato al Trascendente, chiamato ad uscire dalla sua finitezza e contingenza per aspirare a “qualcosa di più”.
I giovani non sono avulsi da questo. Una società occidentale che li guarda molte volte come consumatori e non come persone e che al contempo emargina culturalmente e considera illegittime le opzioni religiose classiche – che hanno dimostrato il loro potenziale umanizzante e datore di senso – mette davanti ai loro occhi, nel “supermercato spirituale” o “religione à la carte”, una varietà impressionante di offerte, senza poter disporre di un criterio per il discernimento, per mancanza di formazione religiosa e – perché no – dell’esperienza di Dio.
In questo contesto, del quale ho evidenziato gli elementi più negativi, ma che rivelano anche quella sete spirituale innata nell’uomo, la GMG viene presentata dal suo “organizzatore” e in definitiva dalla Chiesa cattolica come un’occasione per vivere “un’intensa comunione tra i partecipanti”, secondo il messaggio del Papa. Mentre le sette approfittano del diffuso individualismo e del bisogno di instaurare rapporti profondi e di identificazione dei giovani, la GMG si presenta puntualmente come una comunione vivida nella Chiesa come comunità di credenti.
Benedetto XVI si riferisce anche all’incertezza rispetto al futuro, propria della gioventù di oggi, come un elemento di cui la Chiesa tiene conto, poiché “molti non hanno punti di riferimento stabili per costruire la loro vita, diventando così profondamente insicuri”, alludendo alla ricerca di sicurezza e di identità, che li rende vulnerabili di fronte alle offerte delle nuove religiosità.
A questo punto non si può non sottolineare l’appropriatezza del tema scelto per la GMG del 2011: “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”. Di fronte alle questioni umane fondamentali sul senso della vita e della realtà (“che senso ha la mia vita, quale scopo, quale direzione dovrei darle?”), e richiamando le parole di San Paolo ai Colossesi, il Papa propone due immagini di sicurezza e fermezza: essere radicati ed essere fondati. Una personalità giovane, cosciente delle proprie radici, è più facile che viva un’esperienza religiosa autentica e di liberazione. Le radici sono, tra le altre, la famiglia e la cultura, oltre alla fede, che “non è solo credere a delle verità, ma è anzitutto una relazione personale con Gesù Cristo”.
Questo pone anche una sfida pastorale fondamentale alla Chiesa: aiutare i giovani a vivere una vera esperienza di fede, che comprenda l’incontro con Cristo, l’appartenenza a una comunità accogliente, vivere la preghiera e la liturgia e un programma di vita morale derivato dal Vangelo.
L’avvertimento di Benedetto XVI che non può passare inosservato è il seguente: “Vi vengono presentate continuamente proposte più facili, ma voi stessi vi accorgete che si rivelano ingannevoli, non vi danno serenità e gioia”. Penso che possiamo collocare qui, senza grandi difficoltà, l’intero mondo delle sette e delle nuove religiosità, che vorrebbe offrire una scorciatoia nella ricerca del senso e che vorrebbe saziare una sete senza però riuscirci.
Poi c’è la tentazione del neopaganesimo ambientale, che in forma organizzata o come tendenza culturale è presente nella vita dei giovani di oggi, rappresentando un parallelo con i Colossesi a cui si rivolgeva l’apostolo Paolo e la cui comunità, secondo l’attuale Vescovo di Roma, “era minacciata dall’influsso di certe tendenze culturali dell’epoca, che distoglievano i fedeli dal Vangelo”. In questo senso, il Papa afferma chiaramente che “vi sono però dei cristiani che si lasciano sedurre dal modo di pensare laicista, oppure sono attratti da correnti religiose che allontanano dalla fede in Gesù Cristo”.
Infine, vorrei evidenziare due elementi che il Papa illustra prima di completare il suo messaggio rivolto ai giovani. Il primo: la necessità di avere un contatto diretto con Dio, attraverso Gesù, il Verbo incarnato, che vive ed è vicino all’uomo. Il secondo: l’appartenenza alla Chiesa come comunità di fede e di tradizione, chiamata a dare testimonianza e ad impegnarsi nel mondo, che sostiene il cammino personale di ciascuno nella sequela di Cristo.
La GMG sarà un evento molto concreto, è vero, ma aiuterà molti giovani partecipanti a vivere, da un lato, il fatto che “la scelta di credere in Cristo e di seguirlo non è facile; è ostacolata dalle nostre infedeltà personali e da tante voci che indicano vie più facili”. Ma, dall’altro, mostrerà che la fede, vissuta in modo festivo nella GMG, aiuterà a “far ritrovare ... il senso e la gioia della vita, che nasce dall’incontro con Cristo”. Antidoto per i giovani contro le sette? Certamente, sì.

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*Luis Santamaría del Río, sacerdote esperto in nuove religiosità e membro fondatore della Red Iberoamericana de Estudio de las Sectas (RIES).

Re: La GMG, un antidoto contro le sette

MessaggioInviato: lun ago 01, 2011 1:51 pm
da Citocromo
GIOVANI E TEMPO LIBERO: UNA GMG DI FRONTE ALLE SETTE E ALLA MAGIA

L'importanza che i giovani si sentano uniti ad altri giovani


di Vicente Jara*

MADRID, mercoledì, 27 luglio 2011 (ZENIT.org).- Se parliamo di gioventù e di sette, pensiero magico, New Age, ecc., dobbiamo approfondire le attività che svolgono i giovani. A volte noi adulti dimentichiamo che i giovani non utilizzano il tempo libero come noi.
In generale, in tutti i sondaggi e in tutti i Paesi (ci riferiamo sempre al Primo Mondo), i giovani hanno come prima attività (1) uscire con gli amici, mentre la seconda (2) è ascoltare musica. A partire da questo dato si producono le variazioni, perché i maschi puntano in terzo luogo (3) sullo sport, che è in genere preferibilmente di gruppo. L'attività successiva più realizzata dai giovani (4) è il consumo di televisione, Internet e giochi virtuali (console o computer). Gli ultimi posti sono occupati dalla lettura (5) e dal non far nulla (6) (che non è un'attività frivola e inutile, perché nel giovane, e per lo sviluppo particolare che sta vivendo, il tempo che dedica a se stesso, sia al riposo che a pensare a sé, è di importanza fondamentale per capire se stesso e il processo adolescenziale e di maturazione che sta vivendo). Questi dati si riscontrano in tutti i Paesi europei e del continente americano, così come nell'Asia sviluppata, con variazioni in base a proprie particolarità.
Approfondendo quanto detto, i sondaggi mostrano anche che la lettura (libri, riviste, periodici) è l'attività che ha subito il maggior passo indietro per la recente introduzione di Internet, del telefono cellulare, dei messaggi istantanei, di chats, iPods e simili, perché la televisione era già un elemento presente negli ambiti familiari da vari decenni. Lo spostamento è avvenuto in queste frange, perdendo in quella – lettura (5) – per guadagnare in queste – Internet e telefonia (4) –, il che è normale, perché queste attività potenziano le aree più richieste dai giovani, ovvero parlare, relazionarsi, scriversi, chattare, ovvero stare con gli amici (1) e ascoltare musica (2).
Dall'altro lato, per quanto riguarda l'uso di Internet gli studi realizzati mostrano che il suo utilizzo si rivolge alla ricerca di informazioni per svolgere lavori di studio (che in questo articolo non consideriamo perché ci riferiamo al tempo libero) e all'uso dell'e-mail, della chat e di tutte le reti sociali. I giochi in rete stanno passando dal computer alle console. Si usa il computer anche per vedere film e scaricare o ascoltare musica. E' inoltre presente l'uso di Internet per cercare informazioni sulla sessualità, o per temi sportivi tra i maschi, mentre le ragazze consultano maggiormente pagine relative a questioni sociali, sostegno emotivo, bellezza o alimentazione.
In definitiva, i giovani si mostrano come giovani e le loro priorità sono chiare. Stanno imparando a essere adulti e cercano di rispondere a tutti i cambiamenti che stanno affrontando nel modo che ritengono migliore.
Le sette, il pensiero magico, l'esoterismo e la New Age attaccano i giovani soprattutto negli aspetti emotivi e di gruppo, e molto meno negli aspetti intellettuali e di ideali, anche se ci sono anche questi casi; per la maggior parte la potenziale debolezza del giovane medio è nell'aspetto di gruppo. Il gruppo e la socializzazione, sentirsi amati e accettati, è fondamentale per il giovane, che sta cambiando rapidamente e sta adattandosi alla sua nuova vita di adulto. Se il giovane non riesce a trovare ciò che chiede in modo naturale, sarà facilmente assalito dall'offerta di gruppi settari che gli offriranno un gruppo di falsi amici a cui aggrapparsi, o andrà a rifugiarsi nel pensiero magico del New Age sognando di essere ciò che la vita e il contesto gli negano continuamente, arrivando forse a inserirsi in un tentativo di ricorrere alla magia perché la sorte cambi a suo favore.
La Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) è un incontro di giovani con giovani, e questo è importante per loro. E' un bene che i giovani si incontrino, che conoscano altri giovani, con cui poi resteranno in contatto su Internet, chattando, scrivendo e condividendo nelle reti sociali... E' un bene che ci sia un ambiente ludico, festoso e musicale, perché è assolutamente fondamentale per il giovane. Musica per giovani, festival per giovani. Si devono inoltre dare risposte a ciò che i giovani chiedono, cercano, anelano, e parlare loro senza sotterfugi, direttamente, senza infiorettare, come parlano loro, nel modo che comprendono.
E infine, la GMG è soprattutto incontro con Cristo, con Dio, con la Risposta, perché Cristo è la Verità, e in Lui c'è ogni consolazione, Egli è colui che ci capisce, che comprende i giovani; Dio si è fatto uomo, ed è stato un giovane di Nazareth, sa che cosa vuol dire essere giovane. E Dio ama il giovane per com'è, pazzamente, come nessuno lo ha amato e nessuno lo amerà più, proprio così com'è, senza guardare se si avvicina più o meno a un idolo musicale, dello sport o della televisione, o se ha le perfezioni anatomiche che riesce a ottenere su Photoshop.

*Vicente Jara è un laico domenicano e membro della Red Iberoamericana de Estudio de las Sectas (RIES).

[Traduzione dallo spagnolo di Roberta Sciamplicotti]

Re: La GMG, un antidoto contro le sette

MessaggioInviato: gio ago 04, 2011 7:44 am
da GrisAdmi
Il secondo articolo sottolinea una cosa molto importante: i giovani ormai acquisiscono una buona parte delle informazioni da Internet. Il problema, però, è che su Internet può scrivere chiunque e non è detto che chiunque abbia la competenza per dissertare di un determinato argomento, né che sia in buona fede nel farlo. Purtroppo, i cattolici sono ancora troppo poco presenti su internet, soprattutto lì dove è richiesta un'informazione "di qualità".

Re: La GMG, un antidoto contro le sette

MessaggioInviato: ven ago 05, 2011 10:35 pm
da predestinato74
Trianello ha scritto:Il secondo articolo sottolinea una cosa molto importante: i giovani ormai acquisiscono una buona parte delle informazioni da Internet. Il problema, però, è che su Internet può scrivere chiunque e non è detto che chiunque abbia la competenza per dissertare di un determinato argomento, né che sia in buona fede nel farlo. Purtroppo, i cattolici sono ancora troppo poco presenti su internet, soprattutto lì dove è richiesta un'informazione "di qualità".


I cattolici come anche gli esperti in genere. Sarebbe bello se le varie università creassero dei siti internet con del materiale di qualità e gratuito sugli argomenti più disparati.