RITRATTI DEGLI APOSTOLI DEL IV SEC. - Corsera 22/06/2010

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RITRATTI DEGLI APOSTOLI DEL IV SEC. - Corsera 22/06/2010

Messaggioda Leonardo » sab giu 26, 2010 8:46 pm

ARCHEOLOGIA -

Scoperti i ritratti più antichi degli apostoli nelle catacombe di Santa Tecla

Immagini risalenti al IV secolo, individuate in un piccolo cubicolo a poca distanza dalla basilica di San Paolo

ROMA - Il cubicolo degli Apostoli, nel sito conosciuto come Ponticello di San Paolo: prima San Paolo un anno fa, ora Pietro, Andrea e Giovanni. Immagini del IV secolo dopo Cristo, le prime e più antiche icone degli apostoli sono state scoperte a Roma in un piccolo cubicolo lungo un paio di metri delle catacombe romane di Santa Tecla, in via Silvio D’Amico nei pressi della via Ostiense e a poca distanza dalla basilica di San Paolo fuori le mura. Le icone sono state rinvenute a quattro metri di profondità sotto un palazzo costruito dalle Assicurazioni generali negli anni ’50, che con le sue fondamenta aveva risparmiato miracolosamente la catacomba. Il cunicolo in effetti era noto fin dal 1720, ma un solido velo di calcare ne oscurava gli affreschi.

LASER - C’è voluto il laser per scoprirli, a niente erano serviti bisturi, acqua, nebulizzazioni. Il ritrovamento è stato illustrato oggi da monsignor Gianfranco Ravasi, presidente della Pontificia commissione di Archeologia sacra, monsignor Giovanni Carrù, segretario della stessa commissione, il professor Fabrizio Bisconti, sovrintendente Archeologico delle catacombe e docente di Archeologia cristiana e medievale a Roma Tre e Barbara Mazzei, responsabile del restauro. Tutto è iniziato un anno fa, quando in un angolo della volta del cubicolo gli archeologi avevano scoperto un primo volto, quello di San Paolo. Era il giugno del 2009, da quel momento gli studiosi hanno intuito che nella volta del cubicolo si potevano nascondere altre icone. «Dopo vari tentativi falliti il laser ha fatto centro – spiega Bisconti -. Venuta giù la patina calcarea, abbiamo scoperto nei tre angoli della volta gli altri apostoli e al centro l’immagine del Buon Pastore. Sono le prime rappresentazioni degli Apostoli come icone in assoluto. Ora disponiamo delle più antiche immagini degli apostoli risalenti alla fine del IV Secolo. Per Andrea e Giovanni si tratta delle più antiche rappresentazioni in assoluto, mentre immagini dell'apostolo Pietro si hanno già alla metà del IV secolo, ma mai da solo, in un'icona". '

CULTO DEGLI APOSTOLI - «La scoperta dimostra l'introduzione e la diffusione del culto degli apostoli nelle origini del Cristianesimo'', ha spiegato la aggiunto la dottoressa Mazzei. Nella volta del cubicolo ci sono anche le immagini di una matrona romana, probabilmente la donna che lì ha trovato sepoltura, e di «un fitto cassettonato che forse imitava la basilica di San Paolo: sappiamo che alla fine del IV secolo era stato ricostruito un “martyrium paolino” e diverse fonti ci dicono che il soffitto era tutti travi e lamine d’oro». «Il cubiculo - prosegue Bisconti - emula un mausoleo o una basilica. Vicino c’è l’immagine di un collegio apostolico con Cristo al centro tra gli apostoli, come di solito era raffigurato nelle absidi delle basiliche romane. La matrona appare ingioiellata insieme alla figlia in atteggiamento orante». Secondo l’archeologo il cubicolo indica la vita religiosa cristiana di Roma di quel tempo. «Alla fine di IV secolo a Roma vive san Girolamo, che dà avvio a una sorta di ascetismo quasi monacale, coinvolgendo diverse matrone della città. E la donna sepolta in quel cubicolo poteva essere una di queste aristocratiche che, convertita al cristianesimo, viaggia poi in Terra santa per vedere i luoghi degli apostoli. Poi, al ritorno, fa riprodurre le loro immagini sulla tomba». Ora il lavoro è finito, la catacomba resta chiusa al pubblico (solo cinque sono quelle visitabili) ma su richiesta di un appuntamento presso la Commissione pontificia di archeologia sarà possibile chiedere di visionare il cubicolo.


Paolo Brogi -22 Giugno 2010
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Re: RITRATTI DEGLI APOSTOLI DEL IV SEC. - Corsera 22/06/2010

Messaggioda GrisAdmi » dom giu 27, 2010 1:56 am

Ecco uno dei ritratti scoperti, si tratta di quello dell'Apostolo Paolo.

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Re: RITRATTI DEGLI APOSTOLI DEL IV SEC. - Corsera 22/06/2010

Messaggioda Leonardo » dom giu 27, 2010 8:39 pm

GRAZIE Trianello per questa superba immagine di S.Paolo che va a beneficio dei forumisti.
Forse le sorprese da questi ritrovamenti non finiscono qui.
Sarà comunque interessante poter ammirare gli altri ritratti, a cominciare da quello di San Pietro.
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Re: RITRATTI DEGLI APOSTOLI DEL IV SEC. - Corsera 22/06/2010

Messaggioda Leonardo » sab lug 31, 2010 5:34 pm

Restaurata e riaperta la prigione di San Pietro e San Paolo

Attesero il martirio nel Carcere Mamertino -di Elizabeth Lev

ROMA, domenica, 4 luglio 2010 (ZENIT.org).- Dopo un anno di scavi, il Carcere Mamertino, dove San Pietro e San Paolo vennero reclusi prima di essere giustiziati, è stato restaurato e riaperto. Il luogo della prigione è adiacente all'antico Foro Romano, scavato nella roccia del Campidoglio e che ospitava il Senato. Si crede che il Carcere Mamertino o Tulliano, com'è anche noto, sia stato costruito dal re romano Servio Tullio nel VI secolo a.C.; consiste in due celle, poste una sopra all'altra. Quella inferiore, uno spazio stretto e umido, era accessibile solo attraverso un foro nel pavimento della cella superiore e venne usata nel periodo della Repubblica e dell'Impero come prigione e luogo di esecuzioni.

Il capo gallo Vercingetorige venne strangolato in questa cella, dopo il trionfo di Giulio Cesare, e Giugurta, re dei Numidi, vi venne lasciato morire di fame.Scrivendo nel I secolo a.C., l'autore romano Sallustio descriveva la prigione come “profonda 12 piedi, chiusa da pareti e da una volta di pietra. Il suo aspetto è orrendamente ripugnante per il suo abbandono, l'oscurità e il fetore”.

Un secolo dopo questa descrizione di Sallustio, San Pietro e San Paolo occuparono la cella inferiore negli ultimi giorni prima del loro martirio, incarcerati dall'imperatore Nerone.La presenza dei due apostoli trasformò il luogo di disperazione in uno spazio di speranza, preghiera e catechesi per i loro carcerieri Processo e Martiniano. Quando i due soldati romani chiesero di essere battezzati, nella cella non c'era acqua per il sacramento, per cui San Pietro colpì il pavimento di pietra con il suo bastone e dalla roccia sgorgò una sorgente. Il luogo della fonte miracolosa viene ancora commemorato nella cella inferiore.

I carcerieri di Pietro lo aiutarono a fuggire dalla prigione, ma dopo aver incontrato Cristo sulla Via Appia egli tornò e accettò volontariamente la morte per crocifissione nel circo di Nerone, sul colle Vaticano. La scorsa settimana, l'ufficio romano del sovrintendente di Archeologia ha annunciato che gli scavi hanno rinvenuto resti di affreschi che documentano la trasformazione del luogo in una chiesa insieme ad altre strutture nel Foro. Gli scavi hanno tracciato le diverse fasi dell'area, dall'antica cava di pietra alla prigione, e la “trasformazione realmente rapida” in un centro petrino di devozione.

Oggi la prigione è situata sotto la chiesa di San Giuseppe Artigiano, costruita nel XVII secolo, ma il luogo appartiene al Vicariato di Roma e verrà aperto al pubblico dall'Opera Romana Pellegrinaggi, forse in questo stesso mese di luglio.I pellegrini avranno la possibilità di rendere omaggio a San Pietro e San Paolo, che in un Foro pieno di templi dedicati a uomini trasformati in dei ebbero il coraggio di predicare il Vangelo di Dio fatto uomo.
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