APERTA LA TOMBA DI S.PIO. Zenit 4 marzo 2008.

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APERTA LA TOMBA DI S.PIO. Zenit 4 marzo 2008.

Messaggioda Leonardo » mer mar 05, 2008 12:14 pm

Riesumato il corpo di San Pio da Pietrelcina
Verrà esposto alla venerazione dei fedeli a partire dal 24 aprile prossimo

ROMA, martedì, 4 marzo 2008 (ZENIT.org).- Domenica notte è stata aperta la tomba che accoglie le spoglie di San Pio da Pietrelcina, per dare così inizio ai lavori di riesumazione del corpo.

La liturgia, alla quale era presente una folla di fedeli radunatasi spontaneamente non appena trapelata la notizia, è cominciata alle ore 22:00 ed è stata presieduta dall'Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, monsignor Domenico Umberto D'Ambrosio, delegato della Santa Sede per il Santuario e le Opere di Padre Pio.

L'iniziativa della esumazione e “ricognizione canonica”, autorizzata dalla Congregazione vaticana per le Cause dei Santi, era stata annunciata dall'Arcivescovo il 6 gennaio scorso. I lavori saranno direttamente seguiti dallo stesso monsignor D'Ambrosio coadiuvato da una commissione di esperti, sia religiosi che medici.

Infine, dal prossimo 24 aprile a san Giovanni Rotondo, nella cripta della vecchia chiesa di Santa Maria delle Grazie, dove padre Pio è stato sepolto per 40 anni, i resti mortali del Santo del Gargano saranno esposti alla venerazione dei fedeli. Non ci sarà quindi nessuna traslazione del corpo nella nuova chiesa come era stato paventato da alcuni all'inizio.

La riesumazione e l'esposizione delle spoglie sono state decise per commemorare il quarantesimo anniversario della morte di San Pio (23 settembre 1968) e il novantesimo anniversario della stimmatizzazione permanente, avvenuta a San Giovanni Rotondo il 20 settembre 1918.
In una intervista ai microfoni di “Radio Vaticana” l'Arcivescovo di Manfredonia ha detto: “Abbiamo trovato in discrete condizioni le spoglie mortali di San Pio, condizioni che forse potevano essere diverse”.

“Probabilmente ha inciso negativamente sulla conservazione, il fatto che l’intonaco della fossa dove è stata poi posta la bara, era stato terminato il giorno precedente e quindi non era ancora asciutto e questo ha creato una forte umidità che abbiamo riscontrato anche nella bara”, ha aggiunto.

“Tuttavia – ha precisato –, nonostante tutto questo, possiamo dire che la parte superiore, diciamo così del volto, è in parte scheletrita, così come un po’ gli arti superiori. Tutto il resto però è ben visibile, si vedono benissimo le mani: i tecnici hanno detto che in alcune parti del corpo è iniziata una sorta di auto-mummificazione”.

Inoltre, come affermato da monsignor D'Ambrosio nell'annuncio ufficiale fatto all'una di notte tra il 2 e il 3 marzo: “Le stimmate non si vedono”.

Il presule ha quindi spiegato che la ricognizione canonica “è una prassi consolidata, millenaria nella storia della Chiesa [...] per i corpi dei santi, o di quelli che si avviano alla beatificazione, alla canonizzazione”.
La ragione è quella di “rispondere ad una sorta di responsabilità storica di garantire, attraverso tecniche appropriate, una prolungata conservazione del corpo dei santi, per permettere anche alle generazioni che verranno, la possibilità di venerare e custodire queste reliquie”.

Successivamente, ha fatto sapere che saranno eseguite le procedure idonee a garantire al corpo di San Pio da Pietrelcina le migliori condizioni di conservazione: “Queste procedure dureranno dai 30 ai 40 giorni, la custodia, la conservazione, una sorta di 'imbalsamazione' in modo da garantire poi, nella pubblica ostensione, che il corpo di San Pio venga venerato da moltitudini di fedeli”.


Il corpo ha spiegato rimarrà nella stessa cripta dove è stato sepolto per 40 anni, “l’ostensione la lasceremo forse per un intero anno [...] in un’urna che tutti potranno osservare”.

Nel prendere la parola durante la celebrazione, il Ministro provinciale della Provincia religiosa “Sant’Angelo e Padre Pio” dei Frati Minori Cappuccini, frate Aldo Broccato, ha spiegato che l’esumazione e la ricognizione canonica esprimono “in primo luogo i sentimenti di profonda umanità che la nostra Provincia nutre da sempre verso questo suo figlio illustre che tanto ha amato la Provincia e tanto ha offerto e sofferto per essa”.

“Infatti [...] mentre ci fa guardare da vicino le sue spoglie mortali, pur preziose e care al nostro cuore di uomini, devoti e confratelli, d“Questo evento – ha proseguito il Ministro provinciale – manifesti sempre più il segno della nostra fede nella comunione dei santi, nella risurrezione della carne e nella vita eterna”. Deve spronarci ad alzare lo sguardo verso l’alto, verso la luce della vita di Dio che in Cristo si è manifestata nella sua morte e risurrezione”, ha concluso.

Per prenotarsi i fedeli potranno chiamare lo 0882-417500. Maggiori informazioni sul sito http://www.teleradiopadrepio.it
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