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Ricostruttori nella prieghiera.

MessaggioInviato: mar feb 09, 2010 2:01 pm
da brunodb2
Mi ha scritto Marcuccio quanto segue:

"Ho provato a scrivere sul forum del Gris di Roma, ma non sono riuscito ad accedere col mio solito contatto... Volevo chiedere cosa ufficialmente si pensa dei "Padri Ricostruttori" di mons. Cappelletto. C'è una comunità vicino Catania e alcune persone mi hanno chiesto. Tu hai notizie ufficiali della Santa Sede circa questo gruppo? Spero di aver presto tue notizie."

Avete notizie in merito anche perchè dalle mie parti non ne ho mai sentito parlare.

:D

Bruno

Re: Richiesta urgente

MessaggioInviato: mer feb 10, 2010 5:54 pm
da GrisAdmi
Ehm... I Ricostruttori sono una vecchia conoscenza del GRIS di Roma. Alcuni membri del medesimo si sono occupati di questa realtà in prima persona, spero che intervengano al più presto.

Re: Richiesta urgente

MessaggioInviato: sab feb 13, 2010 1:22 am
da GrisAdmi
In attesa che chi è informato sui fatti scriva qualcosa, inserisco questo link:

http://www.asaap.org/ricostruttori.htm

Si tratta della pagina Web del Sito dell'ASAAP dedicato al movimento "I Ricostruttori nella preghiera".

Re: Richiesta urgente

MessaggioInviato: sab feb 13, 2010 1:27 am
da GrisAdmi

Re: Ricostruttori nella prieghiera.

MessaggioInviato: dom feb 14, 2010 4:10 pm
da GrisAdmi
Ho provveduto a rititolare questa discussione e a spostarla in una sezione più consona.

Re: Richiesta urgente

MessaggioInviato: lun feb 15, 2010 12:34 pm
da Marcuccio



Per come stanno ora le cose mi è impossibile prevedere qualcosa (cf Mt 7, 20: "Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere.")
Per ora, quindi, non mi sento di esprimere un parere definitivo in merito.
Sembra che si svolgano attività di apostolato per i "lontani" (atei, agnostici, laicisti...), ma è anche vero che per come me ne hanno parlato, e per come si può leggere dai documenti postati, si tratterebbe di una spiritualità carica di sincretismo. Bisogna vedere quanto questo sia effettivamente vero e verificabile; quanto ciò possa giovare ai fini di una comunicazione non snaturata del cristianesimo, se l'organizzazione suddetta vuole titolarsi come "cristiana", s'intende; quali frutti porta con sè.
I gesuiti - e Mons. Cappelletto lo era -, in genere, sono stati sempre molto impegnati nella dinamica dell'inculturazione del messaggio cristiano, e sono sempre stati i primi a vestire i panni dell' 'altro' pur di creare comunicazione. A tutti verrà sicuramente in mente uno dei padri fondatori dell'attività di evangelizzazione in Cina, Matteo Ricci.
Ora, sarebbe interessante vedere fino a che punto, l'attività dei 'ricostruttori', svolga un'attività chiara e lecita per dirsi attività di evangelizzazione cristiana cattolica. Se la Santa Sede ancora non giudica, di conseguenza non giudicherò nemmeno io in termini strettissimi. Sono sicuramente da tenere in conto il buon numero di vescovi locali che guardano con favore le loro attività. Di sicuro un buon gruppo di vescovi che esprime un parere positivo non è garanzia di infallibilità nel giudizio, ma bisogna prendere anche in considerazione una certa "grazia di stato".
E' chiaro che se si tratta di una spiritualità che adotta tecniche di respirazione yogiche, massaggi che sfruttano una certa sapienza orientale, e ciò è applicato alla preghiera cristiana con l'accentuazione dell'attività meditativa, senza sconvolgerne per questo l'antropologia di riferimento, non ci vedo nulla di male.
Così come è chiaro, infatti, che un cristiano e un hindu possono "stare insieme" per pregare sebbene non possano "pregare insieme", è chiaro pure che il cristiano ha più di un valido motivo per stimare la religione induista, sia per il primato assoluto e costante riconosciuto allo spirituale sul materiale sia per la normalità della vita mistica.
Cosa hanno fatto, dunque, questi "ricostruttori"?
Per prudenza eviterei di considerare come 'definitivo' il giudizio, positivo o negativo, di un singolo che parla della propria esperienza. Sebbene tenderei a fidarmi, invece, più della mia impressione, il parametro di riferimento per me è, e rimane, la Santa Sede, non il singolo.

Re: Ricostruttori nella prieghiera.

MessaggioInviato: gio feb 18, 2010 12:15 am
da Generale Specifico
Capisco perché da più parti questo movimento appaia come sospetto. Effettivamente, quello che leggo qui, però, non è sufficiente per farmi un'idea dell'ortodossia del medesimo. Ho sempre, comunque, considerato abbastanza incopatibili l'antropologia cristiana con quella orientale e non so fino a che punto determinate pratiche, nate sullo sfondo di un'antropologia che per molti versi sta agli antipodi di quella cristiana, possano essere utilizzate quali strimenti per condurre a Cristo, o almeno il Cristo presentato dalla Chiesa.