ANTOLOGIA RAGIONATA... se occorre

Qui può scrivere chiunque trovi dei testi adatti alla formazione dei Grissini. Le cose che lo staff riterrà più idonee a tal fine saranno successivamente inserite nella sezione "Per la formazione".

Moderatore: berescitte

ANTOLOGIA RAGIONATA... se occorre

Messaggioda Sandro » mar mag 22, 2007 11:42 am

1. PER UNA FONDAZIONE SOLIDA DELLA FEDE

Nel suo discorso ai vescovi brasiliani, durante il suo viaggio recente, Giovanni Paolo II ha detto:
«Tra i problemi che affliggono la vostra sollecitudine pastorale c'è, senza dubbio, la questione dei cattolici che abbandonano la vita ecclesiale. Sembra chiaro che la causa principale, tra le altre, di questo problema possa essere attribuita alla mancanza di una evangelizzazione in cui Cristo e la sua Chiesa stiano al centro di ogni delucidazione. Le persone più vulnerabili al proselitismo aggressivo delle sette (...) sono in genere i battezzati non sufficientemente evangelizzati, facilmente influenzabili perché possiedono una fede fragile e, a volte, confusa, vacillante ed ingenua, anche se conservano una religiosità innata».
(Lettere al Direttore: Teologia della liberazione. Corriere della Sera 17/5/2007)

Ragionandoci
La parte finale della citazione ripete un rilievo già inteso e condiviso da tutti. Ciò che di nuovo invece dovrebbe colpire mi sembra sia un po' prima. Quando il Papa esorta a far sì, per creare la "roccia" su cui poggia la fede, che si delucidi in modo centrale, quando si parla di fede, Cristo e la sua Chiesa; il ruolo, i rapporti tra Cristo e la sua Chiesa, la loro fontalità in rapporto alla verità, il fatto che questa Chiesa è quella di Cristo perché risale senza soluzione di continuità fino a lui ecc...
Non a caso le Sette e MRA inculcano nei loro adepti un fortissimo senso di comunità e di appartenenza alla loro organizzazione (=chiesa infinitesimale), fonte del loro creduto messaggio salvifico.
Ultima modifica di Sandro il sab gen 12, 2008 5:49 pm, modificato 4 volte in totale.
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Messaggioda Sandro » mar mag 22, 2007 12:02 pm

2. UNA PREGHIERA ADATTA AI "GRISSINI"

Dal reparto di Odontoiatria del Gemelli, affissa alla parete, oggi 21/5/2007, copio e propongo. Basterà considerare l’aderente a NMR come un malato di errore ideologico per renderla pertinente all’apostolato dei Grissini, medici orientatori. Manco a farlo apposta il greco odoùs (dente) è poco diverso nella forma da odòs (cammino, via, itinerario, e metaforicamente anche dottrina, fede).

PREGHIERA PER TE CHE SERVI IL MALATO

O Signore Gesù.
Tu che vesti i panni del povero, del carcerato, dell’infermo,
del bambino abbandonato e di ogni uomo che soffre,
apri i nostri occhi a riconoscerti in loro.
Consegnaci ancora il mandato dell’amore
Ed aiutaci ad indossare il grembiule del servizio
Perché la nostra vita si consacri in pienezza di opere
A color che tu affidi al nostro amore.
Rivestici della tua umanità,
perché il nostro volto riveli la tenerezza del tuo amore.
Grazie per il bene che ci hai concesso di fare,
perdonaci se siamo tentati di accontentarci.
Ultima modifica di Sandro il sab gen 12, 2008 5:51 pm, modificato 2 volte in totale.
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Messaggioda Sandro » mar mag 22, 2007 12:21 pm

3. ATTITUDINI NECESSARIE, OLTRE LA MENTE

105. Mi preme concludere questa Lettera enciclica rivolgendo un ultimo pensiero anzitutto ai teologi, affinché prestino particolare attenzione alle implicazioni filosofiche della parola di Dio e compiano una riflessione da cui emerga lo spessore speculativo e pratico della scienza teologica.(...)
Tengano sempre presente l'indicazione di un grande maestro del pensiero e della spiritualità, san Bonaventura, il quale introducendo il lettore al suo Itinerarium mentis in Deum lo invitava a rendersi conto che
« non è sufficiente la lettura senza la compunzione, la conoscenza senza la devozione, la ricerca senza lo slancio della meraviglia, la prudenza senza la capacità di abbandonarsi alla gioia, l'attività disgiunta dalla religiosità, il sapere separato dalla carità, l'intelligenza senza l'umiltà, lo studio non sorretto dalla grazia divina, la riflessione senza la sapienza ispirata da Dio ».

(Prologus, 4: Opera omnia, Firenze 1891, t. V, 296; tratto da Fides et Ratio n. 105)

Ragionandoci
Si tratta di inquadrare l'apostolato intellettuale - quello proprio anche dei Grissini, che a tutta prima sembra coinvolgere solo la mente - di inquadrarlo corredato dalle disposizioni interiori che tireranno la grazia di Dio e renderanno il nostro dire più convincente.
Per contro sbaglierebbe anche chi, all'opposto, contasse tutto su questi aspetti trascurando la precisione nella esposizione della dottrina cattolica e la puntualizzazione, documentata, della critica agli aspetti inconsistenti della posizione altrui.
Ultima modifica di Sandro il sab gen 12, 2008 5:52 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Sandro » sab gen 12, 2008 5:48 pm

4. RISPETTO PER NOMI, SEGNI, LUOGHI

E' blasfemia tanto la bestemmia, quanto l'abuso del Nome divino per uso magico, o peggio per commettere un crimine, fino alle norme estreme, perciò «il terrorismo in tutte le sue manifestazioni, e l'assassinio "in nome di Dio" non possono mai essere giustificati» (Comitato Internazionale Cattolico-Ebraico, Dichiarazione congiunta, Buenos Aires 2004). All'opposto, e specialmente nella società pluralista contemporanea, si richiede il rispetto reciproco per i segni religiosi delle varie fedi, in particolare da quanti - ebrei, cristiani e musulmani - si rifanno all'unica radice ebramica monoteista. (pag. 7)

... è certo che non solo nell'intimo della coscienza e nella vita privata, ma ancor più nella vita sociale e pubblica, occorre manifestare reciproco rispetto per i segni religiosi delle singole fedi, e tra questi il posto più alto spetta senz'altro al nome divino. (pag. otto)

«Come rappresentanti delle comunità di fede cattolica ed ebraica, ci uniamo nel rivolgere un appello a uomini e donne di tutte le fedi, perché onorino la libertà religiosa e trattino con rispetto gli altrui luoghi santi. (...)
Attendiamo in continua preghiera il momento in cui tutti godranno del diritto di vivere religiosamente senza ostacoli e nella pace. Desideriamo ardentemente un tempo in cui i luoghi santi di tutte le tradizioni religiose saranno sicuri, e tutti tratteranno gli altrui luoghi santi con reciproco rispetto». (Comitato Internazionale Cattolico-Ebraico, Dichiarazione congiunta, New York 2001) (pag.14)


(dal Sussidio per la Giornata di Riflessione ebraico-cristiana 17 Gennaio 2008 - a firma di +VINCENZO PAGLIA, Presidente della Commissione Episcopale per l'Ecumenismo e il Dialogo della CEI, e GIUSEPPE LARAS Presidente dell'Assemblea dei Rabbini d'Italia)

Ragionandoci
Ricaviamo che un Grissino non si permetterà mai di irridere o ironizzare sul nome di Geova. Anche se sappiamo che è sbagliato (e lo possiamo dismotrare in sede filologica), il rispetto si impone non in relazione all'errore ma alla dignità delle persone, nostri fratelli, che non ritenendolo tale ritengono tale nome venerabile. Lo stesso motivo ci pemetterà con tranquilla coscienza e sincerità di cuore di coprirci il capo entrando in sinagoga o toglierci le scarpe entrando in moschea.
"Mangiar carne non è niente. Ma se ciò scandalizza il mio fratello, non mangerò mai carne" (in sua presenza, si capisce).
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Messaggioda Sandro » lun gen 14, 2008 5:34 pm

5. ANDATE, IO VI MANDO

La risposta alla chiamata diventa testimonianza per altri: l’amore divino è sempre coinvolgente: “Vieni e vedi”.
E’ l’invito che spesso possiamo rivolgere ai nostri interlocutori ancora dubbiosi della fede (…)
Di fronte a questa chiamata quanti dubbi, quanti tentennamenti, quanti rifiuti… Ma Gesù a coloro che hanno deciso di seguirlo ripete: “Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi”.

(Calendario del Patrono d’Italia 2008, Ed Biblioteca Francescana, Milano 2007, 5 Gennaio)

Gesù convoca Pietro, Andrea, Giacomo e Giovanni ad essere i primi lavoratori per il Regno, perché il Regno di Dio si costruisce in comunità. Il suo sguardo sceglie: vide.
Le sue parole sono cariche di autorità: seguitemi. E' lui che decide la missione: pescatori di uomini. Ai chiamati spetta decidere, scommettere su una vita diversa, da vivere in riferimento a lui.
E lo seguirono. Decidere di intraprendere una vita nuova significa, però, lasciare qualcosa, senza rimpianti o nostalgia.
(ibid. 14 Gennaio)

L’orgoglio porta a rinchiudersi e di conseguenza a dimenticare la vocazione che Dio ha affidato a Israele di comunicare l’amore di Dio a tutti i popoli. Il Signore ricorda al suo popolo che Egli ha salvato anche i filistei e gli aramei, ma ad Israele ha affidato il compito di far conoscere il nome di Dio fino ai confini della terra. C’è un senso di universalità nelle parole di Amos che va compreso anche per il popolo della nuova alleanza: Dio, anche attraverso di noi, vuole raggiungere tutti i popoli e liberarli dalle loro schiavitù. (…) E’ la missione che Gesù stesso prima di ascendere al cielo ha affidato ai suoi discepoli di allora e di ogni tempo. Anche a noi, all’inizio di questo nuovo millennio, il Signore dona il compito di far giungere la sua voce sino agli estremi confini della terra perché gli uomini, a qualunque popolo appartengano, si scoprano figli di uno stesso Padre e fratelli tra loro. (VINCENZO PAGLIA, La Parola di Dio ogni giorno 2008, Leonardo International, Milano 2007, 68)

Ragionandoci
Non dovrebbe essere difficile applicare quanto sopra in relazione all’apostolato del GRIS. Troveremo altri di questi testi stimolanti e rammemoranti che quella dei Grissini è una missione non inventata da noi e che, come sappiamo, ha Gesù stesso al timone.
Ultima modifica di Sandro il lun gen 14, 2008 6:08 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Sandro » lun gen 14, 2008 6:01 pm

6. PERCHE' "Grissini"?

Certo, è scherzoso, giacché, almeno a Roma, i "grissini" sono quel pane biscottato e tubolare che, in sezione minima, si trova sulla tavola dei ristoranti. Ma è stato coniato da Don Minuti oltre vent'anni fa con bonomia volendo significare non solo "aderenti al" o "componenti del GRIS" ma anche che l'attitudine spirituale da coltivare è quella di offrirci come cibo buono da sgranocchiare piacevolmente. Un po' come il prete che, a quanto disse lo Chevrier "è un uomo mangiato".
Di impegno ce ne vuole Dio sa quanto per essere e restare così. Ma è nel nostro programma e pertanto possiamo dire - come Giovanni Paolo II - ai laici e aderenti ai vari NMR (Nuovi Movimenti Religiosi): se venissimo meno a tale disponibilità d'animo "voi ci corrigerete".

L'acronimo GRIS, come è noto, significa Gruppo di Ricerca e Informazione Socio-religiosa. Nel programma, dopo la ricerca, è incluso il compito di documentare, per iscritto o a voce, ciò che si è trovato. Si tratta di un servizio alla verità, che, come dice Gesù, rende liberi giacché l'errore è una forma di schiavitù che spinge a scelte sbagliate.
Ma la verità, come ricorda il Concilio, si deve fare strada da se stessa con dolcezza e soavità. Perciò il GRIS dovrà avere di "aggressivo" solo la sigla e giammai il comportamento nel dialogo o nello scritto. Questa attitudine va riservata solo contro l'errore secondo la massima di S. Agostino:
"Errores interficiantur, errantes vivificantur" (gli errori siano uccisi, gli erranti salvati).

E' una cosa da non dimenticare mai. E, per aiutarci a ricordarlo, faremo riferimento sempre alle dottrine e mai alle persone degli adepi la cui colpevolezza lasciamo al giudizio di Dio, invocandone la misericordia con la preghiera (ad es. valuteremo criticamente il "geovismo" e non mai "i Testimoni di Geova").
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Messaggioda Sandro » gio mar 06, 2008 7:47 pm

7. L'ANIMA DELL'APOSTOLATO

All’inizio del 1900 l’abate Chautard, Trappista della Trappa di Nostra Signora di Sept-Fons, autore de “L’anima dell’Apostolato” offerse copia del volume al Papa, che era Benedetto XV, il quale accolse l’uscita del volume con queste parole:
“Ci rallegriamo vivamente che abbia così bene dimostrato, nel suo libro intitolato “L’Ame de tout Apostolat” la necessità della vita interiore negli uomini di azione, per rendere veramente fecondo il loro ministero.”

I “Grissini” sono uomini di… azione catechistica. Devono studiare molto, documentarsi, spostarsi per incontri, dialoghi, convegni, conferenze, trasmissioni… Penso che farà loro bene, come lo ha fatto a me, appuntarsi questo avvertimento-tesi dell’abate Chautard, che ha avuto, prima di altre conferme autorevoli di vari Cardinali e Vescovi, l’avallo della S. Sede. Ecco dunque qualche stralcio, che ho tratto da “L’anima dell’apostolato”, SEI, Torino 1939, 9a edizione.

“Non par vero che una tesi così evidente, e che tutti dovrebbero mettere a fondamento e a base di tutto, sia trascurata! Perché tante opere crollano? Perché tante fatiche, che rimangono sterili?Perché tanti apostolati, che si chiudono a mani vuote? Perché?... Non ci si pensa, e non si pensa che il seme aveva parvenze di buon seme, ma invece era morto: non aveva anima.” (Card. Pietro Maffi, Arcivescovo di Pisa)

“Il volume è veramente prezioso e ai nostri tempi opportunissimo, perché se teoricamente non sono molti gli apostoli che pretendono attuare la loro missione senza la vita interiore, praticamente però purtroppo sono i più; ed è per questo che nonostante tutta l’attività dell’apostolato dei tempi nostri, il risultato non è corrispondente al lavoro.” (S.E. il Vescovo di Bosa)

“E’ questo un libretto scritto per ecclesiastici e laici che vogliano vedere le loro opere di zelo religioso e sociale coronate di effetto sicuro, duraturo, vantaggioso realmente alla religione e al civile consorzio… ed è tutto nel dimostrare l’assoluta necessità della vita interiore in chiunque voglia attirare sulle sue opere la benedizione di Dio.” (S. E. Mons Vincenzo Migliorelli, Vescovo di Norcia)

“Datomi all’Azione Cattolica fino dai primi anni della mia vita ecclesiastica, notai ben presto che il più valido aiuto mi veniva da coloro, che, sebbene laici, erano stati formati nello spirito da un vecchio Sacerdote (…) Capii quindi fino d’allora che l’Azione Cattolica, mentre è commendevole sotto molti rispetti, può tuttavia divenire facilmente per tutti (anche pei Sacerdoti) sorgente di dissipazione, se chi la esercita non attende seriamente a coltivare anzitutto lo spirito in sé e negli altri.
Divenuto poi Vescovo, nel governo della diocesi questa verità mi apparve sempre più evidente, e deplorai che, per non avere tenuto nel debito conto un principio così essenziale, fossero le tante volte e in tanti luoghi riuscite sterili le fatiche ed inutili i vari mezzi adoperati per dar vita o incremento all’Azione Cattolica.”
(S.E. Giovanni Volpi, Vescovo di Arezzo)

Un esame di coscienza quotidiano, che rettifichi l’intenzione e controlli se abbiamo fatto il rifornimento spirituale necessario (oratio, meditatio, contemplatio), ci aiuterà ad evitare questo pericolo.
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Re: ANTOLOGIA RAGIONATA... se occorre

Messaggioda Sandro » gio mag 21, 2009 5:09 pm

8. IL CREDO DEI CHIAMATI

Viene da un semplice foglio, stilato da non si sa chi e da me ritoccato. Lo ritengo utile sia per la meditazione sia come preghiera personale, o dichiarazione comunitaria di fede, di coloro che si sono dedicati all'apostolato del GRIS

Noi crediamo, o santa Trinità, che tu ci hai scelti da prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al tuo cospetto. (cf Ef 1,4)

Noi crediamo che quelli che Tu, Padre, da sempre hai conosciuto li hai anche predestinati ad essere conformi all’immagine del Figlio tuo. (cf Rm 8,29)

Noi crediamo che Tu, Padre, ci hai eletto fin dal seno materno, ci hai chiamati con la tua grazia e ti compiaci di rivelare a noi il tuo Figlio, perché lo annunziamo. (cf Gal 1,15-16)

Noi crediamo che Tu, Padre, ci hai salvati e ci hai chiamati con una vocazione santa non in base alle nostre opere, ma in base alla tua grazia che ci è stata data in Cristo Gesù fin dall’eternità. (cf 1Tm 1,9)

Noi crediamo che Gesù Cristo ci ha stimati degni di fiducia chiamandoci al suo servizio. (cf 1Tm 1,12)

Noi crediamo di essere apostoli per vocazione, servi ed amici di Cristo Gesù, prescelti per annunciare il Vangelo di Dio. (cf Rm 1,1)

Considerando la nostra chiamata noi crediamo che Dio ha scelto ciò che è considerato debole e stolto nel mondo per confondere ciò che è ritenuto forte e intelligente, affinché la nostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana ma sulla potenza di Dio. (cf 1Cor 1,25; 27)

Noi crediamo che a ciascuno Dio ha dato una manifestazione del suo Spirito per l’utilità comune. (cf 1Cor 12)

Noi crediamo di doverci comportare in maniera degna della vocazione che abbiamo ricevuto: con tutta umiltà, mansuetudine e pazienza, cercando di crescere in ogni cosa verso la perfezione del Padre celeste. (cf Ef 4,1-2)

Noi crediamo che tutto concorre al bene per coloro che amano Dio e che sono stati chiamati secondo il suo disegno. (cf Rm 8,28)

Noi crediamo a Colui che in tutto ha il potere di fare molto di più di quanto possiamo domandare o pensare, secondo la sua potenza che già opera in noi. (cf Ef 3,20)

Noi crediamo che Colui che ha iniziato in noi quest’opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù, perché Colui che ci ha chiamati è fedele. (cf Fil 1,6; 1Ts 5,24)
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Re: ANTOLOGIA RAGIONATA... se occorre

Messaggioda Citocromo » sab lug 10, 2010 1:36 pm

QUAL E’ LO SPIRITO DEL GRIS?

Mettendo in ordine alcuni appunti, ho trovato queste citazioni che ho preso da una esposizione di Sandro nella trasmissione di aprile 2010 su Radio Maria. Si tratta di passi antologici ricavati da una lettera che l’Assistente Spirituale del GRIS nazionale ha inviato a febbraio ai Grissini. Mi sembra importante riportarli nel forum, in modo tale che siano oggetto di meditazione da parte di tutti i Grissini e di coloro che si impegnano nel dialogo con le vittime dei MRA.

“e vediamo e sopportiamo e, per quanto possiamo, cerchiamo di controbattere, discutendo, persuadendo, incontrando anche sgomentando, ma mettendo in tutto grande amore.” (Sant’Agostino, Enarrationes in Psalmos, 39,1)

“Non c’è nessun tempo in cui la Chiesa non si sia opposta a questi errori; spesso li ha anche condannati, e talvolta con la massima severità. Quanto al tempo presente, la Sposa di Cristo preferisce usare la medicina della misericordia invece di imbracciare le armi del rigore; pensa che si debba andare incontro alle necessità odierne, esponendo più chiaramente il valore del suo insegnamento piuttosto che condannando. (…) 3. Così stando le cose, la Chiesa Cattolica, mentre con questo Concilio Ecumenico innalza la fiaccola della verità cattolica, vuole mostrarsi madre amorevolissima di tutti, benigna, paziente, mossa da misericordia e da bontà verso i figli da lei separati.” (Giovanni XXIII, Discorso in apertura del Concilio Vaticano II, 2-3, 11 ottobre 1962)

“il dialogo non è orgoglioso, non è pungente, non è offensivo. La sua autorità è intrinseca per la verità che espone, per la carità che diffonde, per l'esempio che propone; non è comando, non è imposizione.* È pacifico; evita i modi violenti; è paziente; è generoso. La fiducia, tanto nella virtù della parola propria, quanto nell'attitudine ad accoglierla da parte dell'interlocutore: promuove la confidenza e l'amicizia; intreccia gli spiriti in una mutua adesione ad un Bene, che esclude ogni scopo egoistico. 84. La prudenza pedagogica infine, la quale fa grande conto delle condizioni psicologiche e morali di chi ascolta:(57) se bambino, se incolto, se impreparato, se diffidente, se ostile; e si studia di conoscere la sensibilità di lui, e di modificare, ragionevolmente, se stesso e le forme della propria presentazione per non essergli ingrato e incomprensibile.”
(Paolo VI, Ecclesiam Suam, 83-84)

* C’è un’affermazione del Concilio che dice: “Il sacro Concilio professa pure (…) che la verità non si impone che per la forza della verità stessa, la quale si diffonde nelle menti soavemente e insieme con vigore.” (dalla Dichiarazione Dignitatis Humanae, n. 1)
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Re: ANTOLOGIA RAGIONATA... se occorre

Messaggioda Citocromo » mer lug 28, 2010 12:09 pm

VOCE E PAROLA

Giovanni è la voce nel tempo, Cristo in principio la Parola eterna. Togli la parola, che cos'è la voce? Non ha nulla di intelligibile, è strepito a vuoto. La voce, senza la parola, colpisce l'orecchio, non edifica il cuore. (…) Se penso a quel che dirò, la parola è già nel mio cuore; ma, volendo parlare a te, cerco in qual modo sia anche in te ciò che è già in me. Cercando come possa arrivare a te e trovar posto nel tuo cuore la parola che occupa già il mio, mi servo della voce e, mediante la voce, ti parlo. Il suono della voce ti reca l'intelligenza della parola; appena il suono della voce ti ha recato l'intelligenza della parola, il suono stesso svanisce; ma la parola, a te recata dal suono, è ormai nel tuo cuore e non si è allontanata dal mio. Perciò il suono, proprio il suono, quando la parola è penetrata in te, non ti sembra dire: Egli deve crescere ed io, invece, diminuire?
(Sant’Agostino, Discorsi, 293,3)

Che cos’è il Grissino? Il Grissino è solo una “voce” che passa, una voce che è al servizio della Parola. Cosa fa la voce? La voce fa risuonare la Parola eterna del Cristo. Solo avendo la consapevolezza di essere “servi inutili” della Parola, senza manipolarla, cambiarla e, quindi, snaturarla, possiamo essere Suoi fedeli discepoli. La voce non deve mai inglobare la Parola al punto da identificarsi o confondersi con essa: “Egli deve crescere e io invece diminuire” (Gv 3,30). La voce pian piano deve diminuire fino a scomparire per far posto alla Parola e per permetterle di operare nel cuore di chi l’ha ascoltata, dove produrrà il cento, il sessanta, il trenta (cf. Mt 13,8). La voce deve essere consapevole che Paolo, Apollo, Cefa hanno irrigato, ma è la grazia di Dio che ha fatto crescere.
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Re: ANTOLOGIA RAGIONATA... se occorre

Messaggioda Citocromo » sab ago 28, 2010 2:00 pm

ZELO APOSTOLICO

Mi ricollego ai punti 5 e 7 trattati da Sandro e aggiungo questa citazione, valida per i Grissini e, in generale, per tutti i Cristiani:

"Cristo si aspetta molto dal tuo lavoro. Ma devi andare a cercare le anime, come il Buon Pastore uscì alla ricerca della centesima pecora: senza aspettare che ti chiamino. Poi, serviti dei tuoi amici per fare del bene ad altri: nessuno può sentirsi tranquillo – dillo a ciascuno – con una vita spirituale che, dopo averlo colmato, non trabocchi all’esterno in zelo apostolico." (Josemarìa Escrivà, Solco 223)
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Re: ANTOLOGIA RAGIONATA... se occorre

Messaggioda Citocromo » sab ago 28, 2010 2:37 pm

ATTITUDINI NECESSARIE, OLTRE LA MENTE (2)

"Il divino Maestro m’ha fatto anche conoscere che coloro che si affaticano per la salvezza delle anime, se nutriranno una tenera devozione per il suo Sacro Cuore e s’impegneranno a propagarla e stabilirla dove possono, lavoreranno con successo e impareranno l’arte di toccare i cuori più induriti. Infine è più che evidente che chiunque avrà per Gesù Cristo un amore vero e riconoscente (come è appunto quello che gli viene tributato con la devozione al suo Sacro Cuore) potrà aspettarsi dal cielo ogni genere di aiuto." (S. Margherita M. Alacoque, Scritti spirituali, p. 161, Ed. AdP)

Cuore di Gesù, guida con la Tua mano tutti i Grissini, infiammali di santo zelo per la Tua gloria e dona loro il Tuo Santo Spirito, affinchè possano lavorare con frutto per la salvezza delle anime imprigionate dall'errore. O Padre Misericordioso, Ti preghiamo di liberare i nostri fratelli e sorelle dall'errore e di donare loro la Tua pace.
Sacro Cuore di Gesù, confidiamo e speriamo in Te!
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Re: ANTOLOGIA RAGIONATA... se occorre

Messaggioda Sandro » mar ago 31, 2010 3:52 pm

Plaudo a questi interventi di Citocromo ma, prima che altri concorrano a quella che era stata pensata come una attività specifica della presidenza e di autoformazione fraterna dei membri del nostro GRIS, ne prendo occasione per ricordare che questo 3D, volendo essere soltanto una antologia di testi:
1) non è forumabile;
2) deve raccogliere solo testi utili a nutrire lo spirito apostolico specifico dei GRISsini;
3) anche l'eventuale commento - di regola breve ed essenziale - deve rispecchiare tale finalità;
4) resta in arbitrio allo Staff dirigenziale l'accettazione o meno dei contributi.

Grazie!
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Re: ANTOLOGIA RAGIONATA... se occorre

Messaggioda Sandro » mar gen 25, 2011 1:04 pm

9. RISPETTO E DISCREZIONE

Commentando il viaggio dei Magi, il notissimo Autore ipotizza che uno di essi si sia perso, staccandosi dalla carovana, e che potrebbe incontrare uno strano cristiano, sinceramente benintenzionato ma poco illuminato, che pretenda di indicargli la strada per trovare Gesù. Dio guardi tutti i GRISsini dal voler aiutare in questo modo gli aderenti ad altre fedi e quelli che, delusi, cercano la via giusta.

«Io oggi ricordo questo solitario che si è staccato dalla carovana dei Magi, ha perso le ruote, e percorre una pista non segnata sulle carte.
Ce ne sono tantissimi altri, come lui, in tutto il mondo. Appartengono alla stessa famiglia. Discendenti di quello che non si è ancoa presentato all'appuntamento.
Non saprei se augurargli di imbattersi in qualcuno che ha trovato, o che ritiene di aver trovato.
Conoscendo un certo stile aggressivo di alcuni "convertiti". forse è meglio evitargli quegli incontri pericolosi. Meglio che quelli ritornino "per un'altra strada". Lo allontanerebbero ancora di più dalla meta, invece di facilitargli il ritrovamento.
Ci sono sicurezze ostentate che fanno male più dei dubbi autentici.
Meglio la sofferenza della ricerca che la soddisfazione boriosa, tracotante e supponente della scoperta.
Meglio la povertà e la precarietà di chi non riesce a districarsi dai veli del dubbio, che il trionfalismo di una fede ostentata.
Io stesso, anche se sapessi dove si trova, avrei molte esitazioni ad avvicinarmi. Paura di imbrogliare le cose, rovinare tutto.»
(ALESSANDRO PRONZATO, Il Vangelo secondo noi. Ciclo A, Gribaudi, Milano 2004, p. 46)
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Re: ANTOLOGIA RAGIONATA... se occorre

Messaggioda Sandro » mer giu 29, 2011 7:50 am

10. LA VERITA' NEL TERRENO PIETROSO

Incontrai il vescovo Ambrogio, noto a tutto il mondo come uno dei migliori, e tuo devoto servitore. In quel tempo la sua eloquenza dispensava strenuamente al popolo la sostanza del tuo frumento, la letizia del tuo olio e la sobria ebbrezza del tuo vino. A lui ero guidato inconsapevole da te, per essere da lui guidato consapevole a te. Quell'uomo di Dio mi accolse come un padre e gradì il mio pellegrinaggio proprio come un vescovo. Io pure presi subito ad amarlo, dapprima però non certo come maestro di verità, poiché non avevo nessuna speranza di trovarla dentro la tua Chiesa, bensì come persona che mi mostrava benevolenza. Frequentavo assiduamente le sue istruzioni pubbliche, non però mosso dalla giusta intenzione: volevo piuttosto sincerarmi se la sua eloquenza meritava la fama di cui godeva, ovvero ne era superiore o inferiore. Stavo attento, sospeso alle sue parole, ma non m'interessavo al contenuto, anzi lo disdegnavo. La soavità della sua parola m'incantava. Era più dotta, ma meno gioviale e carezzevole di quella di Fausto quanto alla forma; quanto alla sostanza però, nessun paragone era possibile: l'uno si sviava nei tranelli manichei, l'altro mostrava la salvezza nel modo più salutare. [...]

Non badavo dunque a imparare i temi, ma solo ad ascoltare i modi della sua predicazione. Sfiduciato ormai che all'uomo si aprisse la via per giungere a te, conservavo questo futile interesse. Pure, insieme alle parole, da cui ero attratto, giungevano al mio spirito anche gli argomenti, per cui ero distratto. Non potevo separare gli uni dalle altre, e mentre aprivo il cuore ad accogliere la sua predicazione feconda, vi entrava insieme la verità che predicava, sia pure per gradi. Dapprima, incominciai a rendermi conto ormai che anche le sue tesi erano difendibili, e ormai mi convinsi che non era temerario sostenere la fede cattolica, benché fino ad allora fossi stato persuaso che nessun argomento si potesse opporre agli attacchi dei manichei.

(S. Agostino, Confessioni, V,13,23-24)

Ragionandoci
Si cambi l'ultima parola della citazione con Testimoni di Geova, Scientologist, New Ageriani, Mormoni... & Co., cioè lo si riferisca a persona di qualunque denominazione che sia portatore di una fede alternativa. Il testo è atto a dare fiducia che, anche se a noi non appare; anche di fronte alla persona più refrattaria; metti il caso estremo di chi non ha alcuna intenzione di conoscere il tuo pensiero e mentre parli conta mentalmente a ritroso (ci è stato detto!); anche in tale pietraia il buon Dio può trovare la strada per far attecchire il seme della verità che il GRISsino porta. Siamo dunque sempre invitati a ricordarci che la nostra pastorale richiede la nostra fede e... tanta santa pazienza.
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