dubbi sulla formazione

Qui può scrivere chiunque trovi dei testi adatti alla formazione dei Grissini. Le cose che lo staff riterrà più idonee a tal fine saranno successivamente inserite nella sezione "Per la formazione".

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dubbi sulla formazione

Messaggioda geodea » ven apr 20, 2007 6:24 am

prendendo atto delle considerazioni di carattere pratico che mi trovano perfettamente d'accordo..terrei a precisare che il materiale riportato non si trova pubblicato in quanto parte di dispense ad uso di varie facoltà di studi teologici, quindi ho ritenuto utile dare un assaggio di materiale recente, in quanto certo lo scritto non finiva lì. Essendo materiale di prima mano e non di bassa divulagazione ne volevo condividere il contenuto per spronare allo studio SERIO di teologia ed esegesi biblica. Certo nessuno deve imbarcarsi nello studio di greco o ebraico antico, ma non si può controbbattere alle tante castronerie che si sentono in giro dalle varie chiese e chiesucole più o meno radicate nel territorio senza una SERIA preparazione teologica, sia dogmatica che fondamentale, spirituale e di diritto canonico,ossia non fai da te,ma base di studi teologici a livello universitario o di ISSRA. Signori non ci siamo: la dialettica con le nuove sette non pùò essere affidata a dilettanti allo sbaraglio che non conoscono la storia della chiesa, i processi di formazione della tradizione e le dinamiche teologiche che hanno portato al momento attuale. Un esempio? State leggendo il libro del Santo Padre su Gesù? Sapete chi è Bultmann o Rahner o la scuola storico-critica? E vorreste spiegare ad un tdg o a un born again perchè non si può ne si deve interpretare letteralmente il testo biblico? Certe materie sono propedeutiche a QUALSIASI opera di evangelizzazione anche quella dialettica verso altre confessioni e non è per digiuni di materie teologiche. Signori come spiegate il credo niceano o quello apostolico senza una accurata conoscenza di teologia trinitaria? Non ci siamo..altro che "formazione spirituale e tecnica".. e cosa vorrebbe dire?
geodea
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Messaggioda Sandro » mer mag 02, 2007 5:35 am

Carissimo, dotto amico, che dici

>Non ci siamo..altro che "formazione spirituale e tecnica".. e cosa vorrebbe dire?

R- Vorrebbe dire che se prendiamo un esegeta di prima grandezza (e non faccio il nome per ovvii motivi) che si cimenti con un TG, ne potrebbe venir fuori (è successo ed è documentato su un libro scritto da quell'esegeta) null'altro che una arrabbiatura solenne che ha, involontariamente ma di fatto, "caricato" di entusiasmo il TG facendogli toccare con mano la "persecuzione" nei suoi confronti, profetizzata da chi lo aveva mandato.

Vorrebbe dire che, se si passa invece all'esperienza occorsa ad un altro personaggio, grande apologeta e star della televisione a cui non manca mai la parola, abbiamo che, nella stessa situazione di tentato dialogo (anche questo documentato in una videocassetta pubblica), il risultato è stato che ne è venuto fuori sfiduciato e convinto che è meglio lasciar perdere. Ottenendo cioè anche lui l'effetto opposto a quello che scienza e coscienza gli assicuravano di ottenere.

Un "Grissino" invece, opportunamente formato "spiritualmente" avrebbe avuto più pazienza, come deve averla un adulto con un bambino, e perciò avrebbe mosso l'attacco su più fronti. L'esperienza ci assicura che per un TG funziona un argomento che ha lasciato indifferente un altro.
E poi, opportunamente formato "tecnicamente" avrebbe conosciuto:

- sia il "geovese" che lo avrebbe aiutato a non equivocare circa il modo di esprimersi dei TG, evitando così impuntature e perdite di tempo inefficaci su punti secondari (come quello sul "nome di Dio");

- sia i trucchi e accorgimenti ben studiati circa la Bibbia che farebbe da base alla dottrina geovista; punti quasi "invisibili" (tanto son così bene incartati) a chi non immagina che alla base della costruzione edificata dalla Watchtower non c'è la sincerità ma l'impugnazione della verità conosciuta.

Controprova che la formazione "tecnica" funziona? Se diamo un'occhiata alle testimonianze dul sito di Achille Lorenzi (http://www.infotdgeova.it) ne troviamo parecchie di ex TG che, per nulla persuasi da generosi quanto poco illuminati tentativi di sacerdoti competenti, hanno preso coscienza di trovarsi in mezzo ad un imbroglio grazie al taglio del discorso scelto da ex TG e dal GRIS. Il taglio appunto che evidenziava i trucchi presenti nelle pubblicazioni geoviste, ove si "spiega" la Bibbia strapazzando il sacro testo e strumentalizzando (con opportuna manipolazione) autori citati a proprio favore. Insieme si evidenziano le contraddizioni dottrinali, i ripensamenti rispetto a posizioni precedenti e la conoscenza precisa del "geovese". Tutti ciò, molto più che la competenza esegetica e teologica (che ci guaerrdiamo bene dal sottovalutare!) ha fatto loro centrare il nocciolo del discorso senza perdersi in cose senza importanza.
Cordialità.

PS
Uno degli aspetti della base "tecnica" caldeggiata dal GRIS consiste nello studio delle pubblicazioni originali della Setta o MRA in questione, così da avere una base non contestabile circa la conoscenza del pensiero che si vuole valutare criticamente. Sono molti gli insuccessi a cui si va incontro quando si trascura questo dettaglio. Anzi si ottiene il giusto rimprovero dalla parte avversa che obietterà: "Ma che vuole criticare lei che è così disinformato e prevenuto sulla nostra fede?"
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Messaggioda berescitte » gio mag 03, 2007 8:36 am

A mio avviso geodea focalizza ciò che è più utile se si deve parlare ai “nostri”. Ed ha ragione. Non si può fare una conferenza o una lezione a cattolici se non si è ben preparati sulla dottrina cattolica e almeno infarinati quanto basta di esegesi e di teologia.

Tuttavia, senza ovviamente trascurare questo che riguarda la prevenzione, la finalità del FORUM (e presto del sito se riusciremo ad aprirlo) ha a cuore anche l’aiuto da dare a chi è aderente a un MRA e a chi sta coltivando simpatie per queste proposte di fede alternativa; in pratica per chi sta studiando con i portatori della nuova dottrina e si pone sia un sacco di domande critiche sulla sua fede cattolica mal conosciuta, e, contemporaneamente, "beve" con fiducia (è la parola giusta) ciò questi gli propinano in maniera semplice e… truffaldina.

Essere avvertiti appunto circa questi ammennicoli escogitati dal MRA proprio per bypassare l’attenzione, per rendere credibile l’irragionevolezza, per gabellare per vero ciò che non lo è o lo è solo in parte e in parte artefatto… a questo risponde la preparazione tecnica. Ed essa comprende sia lo studio attento delle opere originali del MRA che si propone, per trattare l’argomento con competenza, sia la conoscenza degli accorgimenti psicologici studiati a bella posta per convincere.

Facendo riferimento al movimento geovista, su cui ho una certa esperienza, penso che rientri nelle cose studiate la frequenza degli incontri, fissata come una “dose” settimanale che non deve durare più di un’ora per venire incontro alla mancanza di concentrazione di gente che vive nell’epoca della videocultura. Penso all’infarcire la lezione di citazioni bibliche così che non si ha il tempo materiale né di controllarle né di confrontarle con la Bibbia cattolica (una settimana vola e il tempo da dedicare a questo dovrebbe essere ritagliato tra i vari impegni. Cioè sarà per lo più tempo zero, come dire senza compiti a casa, come si usa in tante scuole). Penso alla bugia iniziale che garantisce di usare “qualsiasi Bibbia lei preferisca”, per dare fiducia che la nuova dottrina viene dalla Bibbia eccetera…

Faccio solo un esempio di come la preparazione tecnica possa essere determinante al fine di illuminare lo stesso Proclamatore, oltre che la pecorella verso la quale si è andati in aiuto.
Se per esempio il Proclamatore geovista contesta, sulla falsariga di quanto la sua Dirigenza ha stampato su “Ragioniamo” a pag. 381, la presenza di Pietro a Roma sostenendo che invece andò a Babilonia, servirà a ben poco obiettare che Babilonia, al tempo di Pietro era un cumulo di rovine. Il TG non ci crederà perché si fiderà di ciò che ha scritto la sua Dirigenza.
E se si contesta che il riferimento alla stesura del Talmud Babilonese, per provare che a Babilonia doveva esserci una “folta comunità ebraica” alla quale era coerente che Pietro fosse stato inviato per evangelizzarla dato che da Galati 2,9 si ricava che lui avrebbe dovuto evangelizzare i giudei…, se si contesta dico che tale riferimento non ha senso perché il Talmud Babilonese non fu composto all’epoca di Pietro, di nuovo non si otterrà credito.
Ma se (come ha fatto il nostro maestro Don Minuti) si correda questa contestazione con il trafiletto ricavato dal libro geovista “Preparato per ogni opera buona”, pag. 75, da dove si evince che il CD sapeva che il Talmud babilonese “risale al 420 d.C. e se si fa notare al Proclamatore geovista che tale citazione sta in un libro stampato venticinque anni prima di Ragioniamo, questi rimarrà folgorato! Avrà infatti la prova indubitabile che il suo CD ha mentito quando, per accreditare l’idea che Pietro non fu mai a Roma (utile ovviamente per negare la successione apostolica dei Papi) ha fatto stampare su Ragioniamo il riferimento al Talmud babilonese, come "prova" della presenza di Pietro a Babilonia.
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